È una delle rare presenze italiane al festival di Berlino, dove è stata selezionata tra le dieci “shooting stars”, gli attori più promettenti del 2009. Quest'estate sarà a Trieste, ospite della decima edizione del festival Maremetraggio. Alba Rohrwacher, cognome tedesco ma passaporto italiano, sarà infatti la protagonista femminile del festival cinematografico triestino in programma dal 26 giugno al 4 luglio. A questa giovane attrice il festival del cortometraggio e delle opere prime dedicherà una “prospettiva”: uno spazio ad hoc all'interno della manifestazione per narrare, attraverso il cinema e la sua voce, il suo percorso formativo e le aspettative per il futuro. Il pubblico potrà conoscerla attraverso otto sue diverse interpretazioni, una selezione di quattro film e quattro cortometraggi che l'hanno vista protagonista: da “Mio fratello è figlio unico” al meno noto “Riprendimi”, senza dimenticare “E' come uccidere”, corto del 2005 targato Silvio Soldini. Ma ci sarà spazio anche per i suoi film più recenti, tra cui “Due partite” di Enzo Monteleone, e per le opere prime da lei interpretate, alcune delle quali saranno in concorso al festival. Per conoscerla oltre lo schermo, Alba sarà a Trieste per raccontare se stessa, il suo lavoro e le sue aspirazioni al pubblico del festival. Per Maremetraggio la prospettiva sarà una scommessa sul futuro professionale di questa attrice, che ha iniziato la propria carriera muovendo in modo particolarmente interessante i primi passi nel mondo del cinema. Pelle bianchissima, capelli rossi e cognome difficile da pronunciare, Alba ha già avuto modo di farsi apprezzare in Italia. Ha debuttato con una particina per Carlo Mazzacurati, in “L'amore ritrovato”, del 2004, per poi partecipare alla commedia low-budget “Kiss me Lorena”, dei demenziali Licaoni: il primo film italiano distribuito interamente gratis su internet. Sono seguiti, in ruoli secondari, “Melissa P.” di Luca Guadagnino e “4-4-2- Il gioco più bello del mondo” di Claudio Cupellini. Alba ha recitato quindi per Peter Del Monte, in “Che cosa c'è”, e per Emanuele Barresi in “Non c'è più niente da fare”, film in uscita solo quest'anno per le imperscrutabili ragioni del cinema. Sempre nel
Home
»
»Nessuna etichetta
» MAREMETRAGGIO 2009 PUNTA SU ALBA ROHRWACHER
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento