L’Adoc, l’associazione di orientamento dei consumatori, l’aveva previsto, e infatti un cambiamento, forse non ancora radicale, ma indubbiamente significativo c’è stato. Quale? A Natale, festività che si associa sempre al gioco e al divertimento con amici e familiari, a spopolare non è stata la tombola, né tantomeno i tradizionali giochi di carte, bensì il gioco del poker. Non stiamo qui a dire che i giochi della tradizione natalizia sono scomparsi da un giorno all’altro o da un Natale all’altro, ma lo spostamento di preferenze verso il tavolo verde è sempre più consistente e a farne le spese, ovviamente, sono giochi datati come il sette e mezzo, piuttosto che il mercante in fiera, piuttosto che le tantissime varianti con le carte da ramino che ogni famiglia conosce e con cui ci si diverte tra cene e cenoni.


La tombola sembrerebbe comunque mantenere il passo, forte di una tradizione difficilmente da scalfire, o perché non ancora del tutto minacciata da una febbre del bingo online che invece non sembra più di tanto interessare le famiglie italiane. Ma anche questo aspetto sarà da valutare nelle prossime festività. Il dato certo è che comunque il gioco del poker prende sempre più piede avvantaggiato com’è dalle modalità del poker online che consentono agli utenti di non dover aspettare la notte del Natale, ma di poter giocare 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno.



Altro dato inconfutabile è che la spesa per il gioco aumenta anno dopo anno e che quindi è la febbre del gioco, solo quella, a non cessare mai. E allora sarà la tombola, sarà un più familiare mercante in fiera, sarà il gioco del poker o del bingo, e potremo continuare anche in out-door con le lotterie nazionali, le lotterie istantanee, con il gratta e vinci, durante la festività, tredicesime a parte, il consumo al gioco aumenta notevolmente così come la voglia di ognuno di cercare il colpo di fortuna e ingraziarsi, così, le feste.

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