Mostra personale dell'artista ungherese ad aprile e maggio 2011 nel complesso laurenziano.

Dal 7 aprile al 7 maggio 2011, nel Salone di Donatello, sottochiesa della basilica di San Lorenzo a Firenze, accanto ai sepolcri di Donatello e di Cosimo Il Vecchio de' Medici, saranno esposte 28 opere del maestro ungherese Karl Stengel. Le opere della mostra fiorentina sono suddivise in due gruppi: le grandi tele dominate dal colore, di forte impatto emozionale, che affondano le proprie radici nella sperimentazione informale americana ed europea postbellica, e una figurazione surreale su carta, di più contenute dimensioni, di ascendenza espressionista tedesca.
Karl Stengel ha detto: "un mese in compagnia di Michelangelo, Brunelleschi, Donatello, Verrocchio, Bronzino, Filippo Lippi, Rosso Fiorentino, sarà un'esperienza incredibile. Esporre in San Lorenzo sarà per me un'intensa emozione".

In occasione della mostra verrà stampato un catalogo realizzato da Studio Abba con prefazione critica di Giampaolo Trotta, in soli 99 esemplari, ognuno con una copertina diversa, disegnata a mano dall'artista.

Nella mostra sono esposti i disegni con la grande pagina bianca 'fuori scala', caratteristica di Stengel: pagina alta quanto e più dei personaggi, li avvolge piegata in due o in tre parti come un paravento, come il fondale della scena dove agiscono e interagiscono personaggi isolati tra loro, soli, che si stagliano sul fondo colorato di un cosmo magmatico interiore tutto da esplorare. L'uomo intuito da Stengel deve liberarsi e ritrovare nelle geometrie dello spazio il suo volo di libertà, come paiono indicare i grandi volatili che si librano in aria in alcune sue opere, alla ricerca di sciogliere gli incubi fossilizzati interiormente e quella prigionia, ancor prima che nel corpo nell'anima, subita dall'artista durante gli anni bui della seconda guerra mondiale in Russia.

Nella produzione più recente di Stengel – come spiega Giampaolo Trotta – "pare riaffermarsi quanto sosteneva Kandinskij a proposito della spiritualità nell'arte: l'anima è come un pianoforte con molte corde, il colore è il tasto, l'occhio è il martelletto; il movimento del colore è una vibrazione che tocca le corde dell'interiorità (…). Colore nel quale prende poi forma larvale la figura umana 'pensata' da Stengel, che nasce dal colore stesso per danzare libera da ogni schema sulla tela, in un giuoco di rossi (caldi come il suono vitale di una tuba), di verdi acqua (vibranti ed espressivi come il suono riposante del violino) e di silenti neri, con accenni di azzurro (agile ma pastoso come il suono del flauto tranquillo), su statici fondi bianco-grigi, che donano pause alla composizione".

7 aprile – 7 maggio 2011 – Sottochiesa della basilica di San Lorenzo, Piazza San Lorenzo, Firenze
La mostra è a ingresso libero, mentre per visitare le altre parti del Museo Laurenziano (con il Tesoro) e la basilica, è previsto un biglietto di ingresso. Un altro biglietto necessita, poi, per visitare il Museo delle Cappelle Medicee con la Sagrestia Nuova e le opere di Michelangelo.
orari: tutti i giorni feriali dalle ore 10 alle ore 17 (ingresso dal portone di facciata laterale sinistro).
Per informazioni: organizzazione e ufficio stampa Studio Abba 055292082 info@studioabba.com
http://karlstengel.studioabba.com/

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