Dati 2010 – I numeri forniti ieri dal presidente Luigi Roth e l’ad Flavio Cattaneo, dimostrano che Terna è tra le società più amate dai fondi di investimento. E il motivo è presto detto: perché ogni anno alza il monte dividendi, convincendo in questo modo le istituzioni finanziarie a metterla nel loro portafoglio titoli. Facendo salire così la quotazione in Borsa.

Un circolo, in questo caso, virtuoso che si è ripetuto anche per il 2010, come dimostrano i numeri forniti ieri dal presidente Luigi Roth e l’ad Flavio Cattaneo, entrambi in cerca del loro terzo mandato. Giusto per presentarsi bene all’appuntamento, va detto che Terna ha presentato risultati record: ricavi in crescita del 14,3% a 1,58 miliardi, margini in salita del 17,1% a 1,17 miliardi e, manco a dirlo, utile netto che è incrementato del 31,8% a 466 milioni. Da qui, un ulteriore crescita del dividendo proposto che è pari a 21 centesimi per azione (+10,5% rispetto a un anno fa).

Del resto, Terna è di suo una macchina da soldi: gestendo la rete elettrica nazionale ad alta e altissima tensione ha un monopolio di fatto. La capacità del management è stata quella di averla rese più efficiente, aumentato gli investimenti da quando è stata staccata proprietariamente da Enel e aver indovinato alcune operazioni. Ad esempio, l’acquisizione di una rete elettrica in Brasile che è stata venduta con ricca plusvalenza, così come è avvenuto per la creazione di uan società per la gestione di impianti fotovoltaici realizzati attorno alle aree di proprietà di Terna attorno ai tralicci venduta a un fondo di investimento con una plusvalenza per 204 milioni di euro. Anche grazie a queste operazioni, Terna ha distribuito in sei anni 2 miliardi di dividendi, con un incremento medio annuo del 10%.

In ultimo, va ricordato che la redditività di Terna è legata alla quantità di investimenti – così come è previsto da alcune delibere dell’Autorità dell’energia – e non deve quindi stupire se è aumentato l’indebitamente netto a 4,7 miliardi rispetto ai 3,7 di un anno prima. Ma questo è anche il frutto “dell’accelerazione degli investimenti per lo sviluppo della rete che raggiungono i 1.671,7 milioni di euro (+30%), per oltre mille chilometri di nuovi elettrodotti e 48 nuove stazioni”.

L’Amministratore Delegato, Flavio Cattaneo, ha commentato: “Chiudiamo il 2010 con risultati importanti, che premiano tutta la squadra di Terna. Abbiamo dimostrato di saper mantenere le promesse, senza un euro di contributo pubblico. Ci siamo mossi su un doppio registro: il core business e le opportunità al di fuori delle attività tradizionali. Con la vendita di Rete Rinnovabile abbiamo chiuso a tempo di record la terza operazione di M&A in due anni, con un ulteriore risultato di creazione del valore, a beneficio del Paese, del sistema elettrico e degli azionisti”.

(Fonte: Repubblica.it)

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