Per divenire portatore sano di innovazione è fondamentale tenersi aggiornati sulle nuove tecnologie e sui nuovi strumenti per migliorare le proprie performance professionali e il core business aziendale. E' stato questo il motivo per il quale gli organizzatori del IV Salone Molisano della Comunicazione, quest'anno, hanno voluto offrire un'importante occasione formativa aperta sia agli imprenditori che agli aspiranti imprenditori.

Ad inaugurare tale spazio dello SMOC 2011 è stato il Dott.re Argenziano, amministratore della società IsoNetwork, intervenuto su "Strategie del marketing d'innovazione". Il corso di alta formazione ha offerto ai partecipanti un approccio corretto ed ottimizzato sul marketing strategico dell'innovazione, focalizzandosi sui più importanti strumenti di cui hanno bisogno le imprese per essere competitivi a partire dalla fase di start up.

A formare i partecipanti sul web 2.0 è stato, invece, l'e-business consultant, Matteo Chiarullo cha ha aperto stimolanti momenti di confronto in materia di direct marketing, di cui le aziende Molisane tendono ancora a sottovalutare l'importanza strategica. Il corso, tutto incentrato sui nuovi strumenti di comunicazione ha introdotto un valido utilizzo dei social media marketing per riuscire ad incrementare il proprio volume di affari.

"Come comunicare ad un Advisor" è stato, poi, il titolo del corso di formazione nel quale sono intervenuti Andrea di Camillo, Consigliere delegato di Banzai SpA, Rita Polarolo Fund Manager Quantica SGR E William Liani, Business Development Manager Fotolia. Il primo ha concentrato il suo intervento su tutto quello che c'è da sapere per presentare un'idea imprenditoriale ad un finanziatore. William Liani si è, invece soffermato sull'apporto che le immagini possono offrire a chi fa impresa, mentre la Fund Manager Rita Polarolo ha, infine, illustrato come redigere al meglio un business plan e l'elevetor pich, per presentare efficacemente la propria idea di business all'investitore.

L'alto livello formativo che ha caratterizzato questi tre diversi percorsi ha dato conferma che per produrre innovazione bisogna prima formarsi all'innovazione.

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