La prima cosa fatta, immediatamente dopo le festività natalizie, è stata quella di tirare le somme e fare un bilancio di come sono andati i consumi in questi primi giorni di festa. Ebbene i risultati ottenuti non sono mai stati così sconfortanti. Quello appena trascorso, infatti, può essere classificato come uno dei Natali più poveri della storia italiana.
Nessun settore è stato risparmiato dalla recente crisi economica, che ha costretto gli italiani a tagliare praticamente su tutto, non solo sulle spese non necessarie. Così se ci si attendeva un calo delle vendite in settori come l’abbigliamento e le calzature, che però hanno fatto registrare un calo maggiore rispetto a quanto previsto(-30%), nessuno si aspettava che settori tradizionalmente forti, come quello alimentare e dei giocattoli, subissero una flessione. Invece per questo Natale gli italiani hanno deciso di risparmiare anche sul cibo e i bambini si sono dovuti accontentare di molti giochi in meno.
La Coldiretti ha reso noto che sono stati spesi circa 2,3 miliardi di euro per cibo e bevande, che la maggior parte degli italiani ha deciso di trascorrere il Natale in famiglia e che sul versante regali la maggior parte degli italiani si sia addirittura indirizzato ai finanziamenti per rispettare alcune tradizioni. In totale la spesa è calata di circa il 18%, e non sembra che il periodo dei saldi subirà una sorte diversa. Pare infatti che anche i saldi invernali si dimostreranno un vero e proprio flop: -30-40%.
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