Fu proprio a causa di una divergenza sull'interpretazione sogni che Jung e Freud litigarono. La storia infatti è la seguente: i due, dopo essersi conosciuti e aver scritto un libro a quattro mani. partirono verso gli Stati Uniti per un ciclo di conferenze. Durante la traversata atlantica, però, i due analizzavano l'uno i sogni dell'altro e su questo argomento litigarono, dividendo per sempre le loro strade di studiosi dell'inconscio.
Freud e Jung, come si sa, sono i padri della psicanalisi; fu Freud il primo a dare importanza ai vissuti onirici dei pazienti, ritenendo che fossero l'occasione in cui l'inconscio riusciva a emergere e a comunicare, tramite immagini e trame assurde alla coscienza del soggetto, seppur in forma mascherata. Secondo Freud l'inconscio utilizza alcuni stratagemmi per evitare di essere censurata dalla coscienza: uno è la condenzasione, uno lo spostamento, la drammatizzazione, la simbolizzazione e la rappresentazione per l'opposto.
La condensazione è il collegamento tra più elementi latenti che nel sogno sono rapprensentati da un solo elemento manifesto; lo spostamento attribuisce il carattere di un elemento ad un altro elemento; la drammatizzazione significa che i contenuti latenti del sogno sono rappresentati tramite azioni; la simbolizzazione indica l'utilizzo dei simboli, che per la coscienza sono accettabili anche se rappresentano contenuti inaccettabili. Esistono, secondo Freud, simboli universali e simboli individuali. Infine, l'affascinante rappresentazione per l'opposto: il contenuto manifesto è il contrario del contenuto latente. Ciò che ricordiamo del sogno è il contrario di quello che desideriamo in realtà ( per Freud il sogno era l'appagamento di un desiderio).
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