Luigi Crespi commenta le motivazioni che hanno portato i giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Milano alla sentenza del 15 dicembre scorso

La lettura delle motivazioni della sentenza di primo grado è ancora più sconcertante del dispositivo pronunciato a suo tempo.

Non solo mi hanno condannato dove avrei dovuto avere giustizia, ma vi è stato accanimento su una storia marginale quale quella di Mediaset, in realtà estranea alle motivazioni del dissesto che ha portato al fallimento di HDC.

Ciò ha determinato attenzioni mediatiche eccessive che hanno nuociuto alla reale comprensione dei fatti e che hanno finito col danneggiarmi anche perché il primo a sostenere l'estraneità di Fedele Confalonieri dalla vicenda HDC sono stato io.

Non mi rassegno, forte delle mie ragioni e condurrò senza indugio la mia personale battaglia in sede di appello.

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