GIULIANOVA, 26 giugno - Importante operazione nelle acque giuliesi condotta dalla Guadia Costiera contro la pesca abusiva delle specie ittiche più pregiate. Nella mattinata odierna, infatti, a seguito di una segnalazione effettuata dal Co.Ge.Vo. (Consorzio Gestione Vongole), gli uomini dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova, coordinati dal comandante Tenente di Vascello Sandro Pezzuto, hanno rinvenuto e sequestrato ben 54 sacchi di vongole, riempiti oltre misura, nello specchio di mare interno nei pressi del molo nord del porto di Giulianova. L'intera partita della varietà ittica è stata quantificata in totale a 600 chilogrammi e più. L'ingente quantitativo di pescato, di provenienza illecita, era stato occultato in modo scaltro lungo il ciglio della banchina con lo scopo, evidentemente, di rendere facilitato il recupero dello stesso. Le vongole, una volta al sicuro con un'operazione notturna, sarebbero state avviate alla distribuzione e commercializzazione fraudolenta in quanto prive della necessaria tracciabilità. Per la riemersione dei sacchi dal fondo è stato necessario l'impiego di un sommozzatore specializzato, oltre all'ausilio dei militari della Guardia Costiera. Subito dopo i molluschi sono stati sottoposti ad ispezione da parte del medico veterinario della Asl di Teramo che, dopo aver attestato l'inidoneità al consumo umano, ha disposto il rigetto in mare delle vongole in quanto ancora vitali. Sull'episodio è stata aperta un'inchiesta tesa all'identificazione dei responsabili e sembra che qualcosa sarebbe già emerso. Tutto comunque è avvolto dal massimo riserbo. Così il Tenente di Vascello Sandro Pezzuto commenta quanto accaduto: "Un fatto gravissimo che non può essere tollerato. Voglio tornare a sensibilizzare quanti si rendano testimoni di attività illecite per petrate a danno della pesca e dell'ambiente marino. E' sufficiente -conclude il comandante del porto di Giulianova- segnalare al numero 085 - 8004918 l'eventuale notizia o elemento che possa essere utile per consentire un'efficace e giusta attività di contrasto alle attività illecite". 
                                                                               Alfonso Aloisi   


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