Giulianova, 27 luglio 2012 – Vittorio De Luca, giuliese dalla nascita e figlio di genitori con radici nel centro storico, nell’antico palazzo “De Luca” di fronte alla chiesa di Sant’Anna, torna da “cittadino romano” nella sua Giulianova. E lo fa portando con sé l’ultimo lavoro che sarà presentato nella ristrutturata Sala Buozzi domenica 29 luglio 2012, alle ore 21:30. Si tratta del volume “Siamo tutti Migranti – La convivenza possibile” che affronta appunto il grande problema del nostro secolo che è quello del movimento dei popoli. L’emigrazione appunto che l’Italia conobbe nei primi anni del XX secolo quando in molti partivano alla volta degli Stati Uniti d’America, considerati la nuove terra promessa, imbarcandosi sui “bastimenti” che salpavano le ancore dal porto di Napoli o di Genova. IL LIBRO. I volti di diversi colori che osserviamo ogni giorno sono tanti e sono persone come noi, con cui condividiamo spazi pubblici, la metro, il bus, il cinema. A volte senza accorgercene. Molto spesso sono stranieri fra noi. Esiste, largamente diffuso, un pregiudizio sociale che rappresenta la barriera da abbattere innanzitutto interiormente al fine di fare chiarezza sulla complessità del vive quotidiano. Secondo Vittorio De Luca una serena convivenza è possibile ed è auspicabile. Un percorso da compiere da parte della società occidentale in modo da superare il concetto di chi, a torto, ritiene di aver costruito modelli di vita, di culture e di progresso civile per tutti i popoli e per tutte le genti.
L’autore si propone di dare una precisa e puntuale valutazione del fenomeno dell’immigrazione, che possa diventare spunto di riflessione e traccia di un cammino verso la convivenza.
De Luca si sofferma a considerare quali siano le cause del razzismo, come i giovani si relazionino col fenomeno immigratorio (con atteggiamenti che oscillano tra accoglienza e disprezzo), riportando anche alcune storie particolarmente rappresentative.
L’ultima parte del libro traccia le linee per una pace possibile, condizione necessaria per l’apertura all’altro. Per illuminare questo cammino, l’autore si rivolge, attraverso le loro storie e le loro parole, ai più grandi pacifisti dei tempi moderni: Gandhi, Martin Luther King, papa Giovanni XXIII, Madre Teresa di Calcutta, Nelson Mandela, Giorgio La Pira..
La condizione di chi sperimenta l’emigrazione a causa della precarietà della propria posizione nel Paese natale è da considerarsi una delle forme di povertà e di esclusione sociale.
Quello dell’immigrazione è un fenomeno incalzante, in costante aumento. Quanto più un Paese si sviluppa, tanto più è considerato la meta ideale di chi vive in condizioni disagiate.
L’immigrazione porta con sé fenomeni di razzismo, indifferenza, esclusione e rifiuto del diverso. Il pregiudizio sociale è la prima barriera da abbattere dentro di noi per fare chiarezza nella complessità del vivere quotidiano.
Il libro offre una riflessione e propone una traccia per un possibile cammino verso l’accettazione dell’altro. È diviso in tre parti:
1. Stranieri tra noi: rapporto Migrantes 2011, Italiani nel mondo, Dossier Caritas 2010, l’immigrazione in cifre;
2. Le radici del razzismo: i giovani fra tolleranza e razzismo, i rom, storie di accoglienza e di multiculturalità;
3. La pace è possibile: la scienza per la pace, il no alle armi, la Marcia Perugia-Assisi, brevi storie di grandi testimoni di pace.
L'AUTORE
Vittorio De Luca (Giulianova, 18 settembre 1934) è uno scrittore, saggista e autore televisivo italiano. Per trentaquattro anni ha lavorato presso la RAI, curando inizialmente la programmazione destinata ai ragazzi: i cicli Panorama delle Nazioni, Invito allo sport e la trasmissione Vangelo vivo. Per cinque anni ha diretto la rubrica settimanale Scuola aperta. Interessato alle tematiche del lavoro, dell'evoluzione della società e del mondo cattolico, è stato responsabile e coautore di inchieste e serie su questi argomenti, tra cui Il lavoro che cambia, La chiesa dopo il Concilio (con P. Giuntella e L. Castellani), Oltre il Duemila (otto puntate), La grande utopia - l'incredibile '68, Le mille e una Italia - viaggi tra i beni culturali (otto puntate, con V. Emiliani e L. Castellani). Ha inoltre ideato e coordinato la realizzazione di una serie di programmi di approfondimento dedicati a personaggi e testimoni del nostro tempo: Lelio Basso, Giorgio La Pira, Adriano Olivetti, Giuseppe Lazzati, Primo Mazzolari, Vittorio Bachelet, Enrico Mattei; la serie Italiani d’America e la serie Un vescovo una città per RaiDue. Divenuto capostruttura di RaiTre, ha curato la realizzazione dei programmi Geo, Un giorno in pretura e Voglia di tenerezza (le adozioni in Italia). Dopo aver lasciato la RAI, si è dedicato allo studio dei mass media e al mondo del volontariato con speciale attenzione al fenomeno migratorio, temi sui quali tiene incontri e conferenze.
Opere letterarie:
• Scuola e lavoro, verso la professione (1977)
• La Generazione Precaria (1983)
• Testimoni del nostro tempo (1986)
• Un vescovo, una città: Carlo M. Martini (1986)
• Un figlio ad ogni costo? (1995) con G. Straniero
• La memoria e il coraggio, vita di Giuseppe Lazzati (1999)
• Papa Giovanni (2000)
• Stranieri tra noi (2005)
• Vincenzo Bellisario, educatore e politico (2005) con G. Verna
Pubblicazione a cura di Alfonso Aloisi
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