Sanofi malaria, progetto artemisinina, parte dall`Italia una “rivoluzione” nel trattamento della malaria, la più diffusa malattia parassitaria al mondo e la seconda malattia infettiva per mortalità, dopo la tubercolosi. Presso il sito Sanofi di Garessio, uno degli stabilimenti farmaceutici più antichi d’Italia, è stata inaugurata una nuova linea per la produzione industriale dell’artemisinina per via semisintetica, la materia prima da cui derivano i principi attivi che compongono i farmaci antimalarici di combinazione (ACTs–Artemisinin-based Combination Therapies) indicati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come terapie d’elezione per la cura della malaria.
Sanofi
Si tratta del risultato finale del “Progetto Artemisinina”, guidato dall’organizzazione no-profit OneWorld Health, programma di sviluppo dei farmaci di PATH, e sostenuto dalla Fondazione Bill & Melinda Gates, che ha visto in prima linea fin dal 2008 Sanofi come partner industriale.
Artemisinina semisintetica
Gli operatori del sito Sanofi di Garessio, uno dei sei stabilimenti produttivi del Gruppo Sanofi in Italia, sono riusciti, primi al mondo, a realizzare una sorta di “rivoluzione”: grazie alla foto ossidazione, processo che riproduce l’azione della luce solare, è stato possibile creare un impianto che consente l’accelerazione del processo di conversione dell’acido artemisinico – precursore dell’artemisinina ottenuto chimicamente – in artemisinina semisintetica. L’acido artemisinico è stato ottenuto per la prima volta dal team di Jay Keasling, Professore di Chimica e Ingegneria Biomolecolare presso l’Università della California, Berkeley, e co-fondatore di Amyris Inc., partner del progetto, che ha scoperto come l’impianto di una combinazione di geni della pianta di Artemisia annua e di un lievito in un batterio consentissero al batterio di produrre l’acido artemisinico che poteva poi essere convertito nella sostanza chiave delle ACTs.
Stabilimento Sanofi Garessio
A Garessio verrà prodotto almeno un terzo del fabbisogno annuale mondiale di Artemisinina. Questo consentirà di rispondere alla crescente domanda mondiale di antimalarici (mediamente vengono richiesti circa 300 milioni di trattamenti l’anno) e rendere più efficace la lotta alla malaria. Sanofi prevede infatti di produrre a Garessio 35 tonnellate di Artemisinina semisintetica nel 2013, per salire poi fino a 50-60 tonnellate l’anno nel 2014 e negli anni successivi.
La produzione su larga scala dell`artemisinina semisintetica permetterà di ottenerne una maggiore disponibilità per far fronte al continuo aumento della domanda di antimalarici: nel 2013 sarà possibile passare dagli attuali 80 milioni di trattamenti antimalarici l’anno a 120/130 milioni di trattamenti. Inoltre consentirà di assicurare la stabilità dei prezzi dei farmaci contro la malaria: attualmente il valore dell’artemisinina ottenuta per via naturale tramite estrazione dalla pianta di Artemisia annua varia, infatti, da 250 a 1000 dollari al chilo, con ripercussioni sul prodotto finito.
Il sito di Garessio è stato selezionato fra i 75 siti produttivi che fanno parte del network industriale del Gruppo Sanofi nel mondo. “Grazie all’impegno e al lavoro di squadra di tutti i collaboratori dello stabilimento è stato possibile predisporre l’impianto in soli otto mesi ed avviare cosi questa importante produzione” spiegaDaniele Pellungrini, Direttore dello Stabilimento Sanofi.
“La produzione di Artemisinina semisintetica avviata nel sito produttivo di Garessio è un grande successo ottenuto dalla nostra azienda in Italia e conferma ancora una volta come Sanofi intenda puntare sul nostro Paese, in controtendenza rispetto a numerose aziende del settore” aggiunge Arturo Zanni, Amministratore Delegato di Sanofi in Italia.
I referenti di PATH – partner del “Progetto Artemisinina” con OneWorld Health, programma di sviluppo dei farmaci – hanno così commentato: “Portare su scala industriale innovazioni salvavita richiede diversi fattori, ma si basa quasi sempre su forti collaborazioni e un’elevata attenzione a quelle che sono le principali e più concrete necessità sul campo. Per questo motivo sono estremamente soddisfatto della partnership con Sanofi per la produzione su larga scala di artemisinina semisintetica, elemento chiave nel trattamento della malaria. Contribuire ad assicurare una fornitura costante e a prezzi calmierati di artemisinina di alta qualità è una componente essenziale degli sforzi di PATH per sconfiggere la malaria e far progredire un ideale di equità sul fronte della salute. Una vita senza malaria è una vita ricca di possibilità,” Steve Davis, Presidente e CEO, PATH.
“La forte collaborazione instaurata è stata fondamentale il successo di questo progetto. Sono orgogliosa della partnership instaurata con l’Università della California – Berkeley, Amyris, e Sanofi, che ci ha consentito di portare il progetto dal laboratorio allo sviluppo industriale. A partire dalla tecnologia che ha costituito il solido fondamento del progetto sino all’innovazione scientifica che ha consentito l’industrializzazione della produzione, è stata la forza della cooperazione tra diversi settori che ci ha portato a questo entusiasmante risultato,” Ponni Subbiah, Global Program Leader, Drug Development, PATH
La registrazione della inaugurazione della nuova linea produttiva di Artemisinina semisinteticapresso lo stabilimento Sanofi a Garessio (CN) è disponibile al seguente link:
http://webeventservices.reg.meeting-stream.com/77505_sanofi

FONTE: Sanofi

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