Ancora una brutta notizia dal fronte economico e, più precisamente, dal settore dei prestiti. Stando a quanto diffuso dal bollettino dell'Abi, infatti, tra il 2008 e il 2012 sono triplicati i prestiti "in sofferenza" delle banche italiane. In sostanza imprese e privati non riescono più a far fronte ai propri impegni e, quindi, a restituire i soldi avuti in prestito.

Stando a quanto riferito dall'Abi il numero dei clienti in sofferenza è quasi raddoppiato nei 4 anni presi in esame, arrivando ad oltre un milione nel corso del 2012. Si tratta di un dato estremamente allarmante: oltre 1 milione di italiani non sono in grado di rimborsare le rate di un finanziamento contratto in precedenza.

Non a caso, quindi, continuano ad essere pochi i finanziamenti erogati dagli istituti di credito. Lo scorso mese sono stati erogati il 3,1% di prestiti in meno rispetto ad un anno fa confermando una tendenza ormai in essere da circa 13 mesi.

E la situazione non è certo migliore per i mutui se consideriamo che le banche tra gennaio e maggio 2013 hanno accettato solo il 7% delle richieste dei clienti (dato mutui.it).

Insomma tutto ciò non fa altro che mettere in evidenza, ancora una volta, il difficilissimo momento attraversato dalle famiglie e dalle imprese del nostro paese. Ormai la sensazione è quella di essere entrati in un circolo vizioso dove chi ha già un finanziamento non riesce a restituirlo spingendo le banche a non approvarne di nuovi.

Non a caso i prestiti erogati ai pensionati o quelli ai dipendenti con regolare busta paga a tempo indeterminato sono tra i pochi ad essere concessi senza troppi problemi (ovviamente a patto di non essere segnalati come cattivi pagatori e non avere già altri finanziamenti in essere).

E tutti gli altri?

0 commenti:

Posta un commento

 
Top