Insignito della Laurea Honoris Causa in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio, Claudio Descalzi ha parlato nella sua Lectio Magistralis delle strategie adottate da Eni per mantenere un alto standard di competitività internazionale nel panorama economico attuale.

La Lectio Magistralis di Claudio Descalzi, AD di Eni

Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di EniRicerca scientifica e collaborazione con le Università: Eni ha investito dal 2010 a oggi 1,5 miliardi di Euro nel settore, impegnandosi in particolare nell'ambito delle rinnovabili. Lo ha dichiarato l'Amministratore Delegato del gruppo petrolifero, Claudio Descalzi, nella Lectio Magistralis che ha accompagnato la cerimonia di consegna della Laurea Honoris Causa in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio, assegnatagli dall'Università «Tor Vergata» di Roma. Il manager, nel suo intervento, ha voluto condividere il prestigioso riconoscimento con la società e i colleghi che collaborano con lui da 37 anni. Si è successivamente soffermato sull'impegno ambientale di Eni, sottolineando l'importanza della riduzione delle emissioni di gas serra e dell'attenzione verso il soddisfacimento dei bisogni energetici di tutto il mondo. Soltanto attraverso l'azzeramento delle emissioni entro il 2100 si giungerà agli obiettivi prestabiliti, da perseguire attraverso l'abbattimento dell'impatto carbonico e allo sviluppo delle rinnovabili. Solare, eolico e gas sono il futuro del nostro pianeta.

Claudio Descalzi: l'impegno di Eni in ambito ambientale

L'obiettivo di Eni da qui al 2025 è la riduzione del 43% delle emissioni di gas serra. Tale target, come emerge dalle parole di Claudio Descalzi, ha comportato un investimento sempre più massivo nelle rinnovabili, ovvero nella sostituzione del gas usato per la produzione interna con pannelli fotovoltaici, strategia utilizzata in particolare in Africa. La diminuzione del flaring, la minimizzazione delle emissioni «fuggitive» di metano e l'attenzione all'efficienza energetica sono gli step necessari per il cambiamento e per poter progredire in materia di sostenibilità ambientale. Sotto questo punto di vista l'Italia offre risorse notevoli: sono stati spesi, infatti, 2,5 miliardi di Euro in 8 anni per le bonifiche di alcuni terreni nel sud (4 mila ettari tra Sicilia, Sardegna, Puglia e Basilicata) all'interno dei quali verranno installati pannelli fotovoltaici. In questo modo si potrà arrivare a una riduzione annuale di 300 mila tonnellate di CO2.
 
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