Eni pubblica il report di sostenibilità 2018: l'AD Claudio Descalzi sottolinea l'impegno del gruppo nel "portare energia innovativa e più pulita dove necessario".
Claudio Descalzi: Eni For 2018, il nuovo Report di Sostenibilità pubblicato dal gruppo
Eni lo sa bene, come ha detto anche l'AD
Claudio Descalzi:
"Con una popolazione mondiale che nel 2040 potrebbe superare i 9 miliardi, avvertiamo la responsabilità -
in quanto compagnia del settore dell'energia -
di portare energia innovativa e più pulita dove necessario". Sono sufficienti queste parole a comprendere il valore che il gruppo attribuisce alla sostenibilità: emerge anche da "Eni For 2018", il tredicesimo report di sostenibilità in cui sono illustrati i progressi raggiunti su questo fronte. Per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, Eni continuerà a impegnarsi nella lotta al cambiamento climatico e a incentivare progetti che puntano a salvaguardare ambiente, salute e sicurezza, a garantire il rispetto per i diritti umani e a favorire istruzione, formazione professionale e sviluppo locale. Nel report si parla inoltre del percorso di decarbonizzazione intrapreso da Eni e della strategia sul clima, definita in base alle raccomandazioni della Task force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD), di cui il gruppo è l'unico dell'Oil & Gas a farne parte sin dalla sua fondazione. Eni For 2018 mette in luce anche l'investimento di 480 milioni che il gruppo guidato da
Claudio Descalzi prevede nei prossimi quattro anni su economia circolare e ambiente.
Claudio Descalzi: Eni e sostenibilità, un 2018 di traguardi
"Possiamo contribuire a promuovere lo sviluppo economico, investire nell'istruzione e nella formazione, migliorare le condizioni di salute e l'accesso all'acqua" ha affermato
Claudio Descalzi in merito alla pubblicazione del tredicesimo report di sostenibilità di Eni. Fondamentali in questa prospettiva sono le numerose partnership create sia con realtà del settore pubblico che con governi e organismi internazionali, ONG, organizzazioni della società civile e aziende private. Sono stati sottoscritti diversi accordi, tra cui quello con il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (UNDP) per espandere l'energia sostenibile in diversi Paesi africani e quello con l'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura (FAO) per costruire pozzi d'acqua a energia solare in Nigeria. È proseguito inoltre il programma di sminamento avviato da Eni in Angola insieme ad HALO Trust, la più grande organizzazione umanitaria al mondo che si occupa di rimozione di mine. Nel documento si sottolinea poi come l'intensità delle emissioni di gas effetto serra (GHG) sia stata ridotta, in linea con l'obiettivo di -43% al 2025 rispetto al 2014 nelle operazioni upstream. A marzo l'AD
Claudio Descalzi ha annunciato l'intenzione di eliminare le mediazioni nette dell'upstream entro il 2030: un obiettivo che sarà raggiunto aumentando l'efficienza delle proprie attività, riducendo le emissioni di GHG e sviluppando progetti di conservazione delle foreste.