News Dichiarazioni fiscali – Settimana n. 23-24 anno 2019
Redditi Enti non Commerciali 2019: rilascio applicazione
L’Agenzia delle Entrate con il provvedimento n. 23572 del 30 gennaio 2019 ha approvato il modello e le istruzioni della dichiarazione Redditi Enti non Commerciali 2019 anno imposta 2018.
Effettuando l’update del software da oggi è disponibile l’applicazione Redditi Enti non Commerciali 2019. La dichiarazione Redditi Enti non Commerciali deve essere presentata per via telematica, direttamente dal dichiarante o tramite un intermediario abilitato.
Il modello Redditi Enti non Commerciali deve essere presentato entro il 30 settembre dell’anno successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta, salvo eventuali proroghe.
Redditi 2019: gestione addizionale comunale
La gestione Addizionale comunale, come indicato dal nome, gestisce il calcolo dell’imposta addizionale comunale in saldo e in acconto che tutti i contribuenti, titolari e non di partita IVA, devono versare a favore del Comune nel quale hanno il proprio domicilio fiscale.
La
gestione si trova sia all’interno dell’applicazione Modello 730
(quadro 730_3 Riepilogo) che nell’applicazione Redditi PF (quadro
RV). Poiché i dati per il calcolo dell’addizionale comunale si
differenziano da Modello 730 a Redditi PF, la gestione si presenta
con delle differenze tra le due applicazioni.
Addizionale
comunale 2019: esenzioni particolari
A
seguito della news del 5 giugno “Redditi
2019: gestione Addizionale comunale”
oggi andiamo a vedere come si comporta la gestione in presenza di un
Comune che applica delle esenzioni particolari.
Se
siamo in presenza di un Comune con esenzioni particolari, la gestione
esegue determinate verifiche al fine di stabilire se l’esenzione
può essere applicata oppure no, tenendo conto di quanto previsto
dalla particolarità.
In
tale circostanza, all’interno della gestione si attiva la tab
“Verifica
condizioni per l’applicazione dell’esenzione particolare”
per eseguire la verifica di applicabilità.
Per
spiegare al meglio il funzionamento della gestione proponiamo di
seguito degli esempi di compilazione. Vediamo di seguito un esempio:
Il
Comune di Sant’Antonio Abate applica l’esenzione particolare “A1
– Esenzione per reddito derivante da pensione inferiore od uguale a
12.000 euro”.
Le
condizioni per l’applicazione di questa esenzione sono:
- Il reddito complessivo deve essere esclusivamente di pensione.
- Il reddito complessivo deve essere minore uguale alla soglia di esenzione prevista dall’esenzione particolare, che in questo caso è di 12.000 €.
Diritto
annuale 2019: disponibile applicazione
Le
misure del diritto annuale 2019 sono state stabilite dal Ministero
dello Sviluppo Economico con la circolare n. 0432856 del 21 dicembre
2018. Come stabilito dall’art. 28 comma 1 del DL 24 giugno 2014 n.
90 gli importi dovuti sono ridotti del 50%.
La
gestione “Diritto camerale 2019” che permette di calcolare il
tributo dovuto da ogni impresa iscritta alla Camera di commercio
competente per territorio, è disponibile nell’applicazione
Contabilità 2019.
Come
viene ricordato nella circolare, nel calcolo di quanto dovuto si deve
tenere conto delle maggiorazioni del 20% approvate dal DM 22 maggio
2017 per il triennio 2017-2019 e dal DM 2 marzo 2018 per il biennio
2018-2019.
Maggiorazione
del 50%
L’art.1
comma 784 della Legge 205/2017 ha stabilito che le Camere di
Commercio i cui bilanci presentino squilibri strutturali in grado di
provocare dissesto finanziario possono applicare una maggiorazione
fino ad un massimo del 50% del diritto annuale.
Il
Ministero dello Sviluppo Economico con il decreto del 21 dicembre
2018 ha autorizzato le seguenti camere di commercio ad incrementare
le misure del diritto annuale per gli anni 2018 e 2019:
- Messina
- Catania – Ragusa – Siracusa della Sicilia Orientale
- Palermo – Enna
- Agrigento
- Caltanissetta
- Trapani
Pertanto
i soggetti iscritti alle camere di commercio di cui sopra devono:
- Versare il diritto annuale 2019 maggiorato del 20%+50%
- Versare la maggiorazione del 50% calcolata sul diritto annuale 2018
Richiesta di acquisizione massiva degli ulteriori dati ai fini ISA: rilascio applicazione
Per
la compilazione degli Indici sintetici di affidabilità, oltre ai
dati contabili derivanti dalle risultanze dell’esercizio,
l’intermediario deve avere a disposizione anche ulteriori dati
presenti all’interno del cassetto fiscale del contribuente.
Per
richiedere all’Agenzia delle Entrate la messa a disposizione in
modalità massiva dei dati precompilati necessari ai fini
dell’applicazione degli ISA, gli intermediari possono operare in
due diverse modalità, a seconda che abbiano o meno la delega alla
consultazione del cassetto fiscale del proprio cliente.
Modalità di richiesta di acquisizione massiva degli ulteriori dati ai fini ISA
Intermediario
in possesso della delega alla consultazione del cassetto finale
In
questo caso è sufficiente inviare un file contenente l’elenco dei
contribuenti per cui risulta la delega.
Intermediario
NON in possesso della delega alla consultazione del cassetto finale
In
questo caso si deve acquisire una specifica delega, valida
esclusivamente per l’acquisizione dei dati necessari
all’applicazione degli ISA, insieme alla copia del documento di
riconoscimento del delegante. Infine l’intermediario dovrà
trasmettere all’Agenzia delle Entrate, il file contenente l’elenco
dei contribuenti da cui ha acquisito la delega, attraverso il canale
Entratel.
Il
file dovrà contenere, per ciascun delegante i seguenti elementi:
- Codice fiscale del contribuente;
- Codice fiscale dell’eventuale rappresentante legale/negoziale, o tutore del delegante;
- Numero e data della delega;
- Tipologia e numero del documento di identità del delegante;
- Gli elementi di riscontro contenuti nella Dichiarazione IVA 2018 anno di imposta 2017 o, in assenza, nel modello dei dati rilevanti ai fini della applicazione degli Studi di Settore 2018 periodo di imposta 2017.
Le
deleghe acquisite dovranno essere numerate ed annotate giornalmente
in un apposito registro cronologico, indicando il numero progressivo
e la data della delega, il codice fiscale, i dati anagrafici del
delegante e gli estremi del documento di identità del delegante.
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