Quando il postino suona al tuo citofono, probabilmente entri subito in uno stato di tensione. Questo dipende dal fatto che sempre più spesso l'amministrazione cittadina e statale tende a sommergere il contribuente con comunicazioni di sanzioni.

Se poi il postino reca in mano la famosa e tanto odiata busta verde, sai già che dentro troverai una cartella esattoriale. Quello che però forse non sai è che hai tutta una serie di tutele prima di arrenderti all'evidenza di dover pagare la sanzione.

Se abiti in provincia di Brescia o zone limitrofe, hai anche a disposizione il portale www.dirittolavorobrescia.it, che puoi consultare in ogni momento per sapere come tutelarti.
Continua a leggere questo articolo, nel quale ti spigheremo cosa puoi fare nel caso in cui tu abbia ricevuto una cartella esattoriale.

Cartelle esattoriali: cosa sono


Le cartelle Esattoriali sono uno degli atti amministrativi più invisi alla popolazione. La buona notizia però è che sono anche gli atti più ricchi di errori che possono essere impugnati.
La paura di ricevere una cartella dall'Agenzia di Riscossione, è quella innanzitutto della cifra. Tra interessi, spese e addebiti vari, spesso il totale della cartella arriva quasi al doppio della sanzione originaria.

In secondo luogo le cartelle esattoriali sono temute perché prevedono in caso di insolvenza, il fermo amministrativo o l'espropriazione forzata di un bene.
Ecco allora quello che devi sapere nel caso in cui ti dovesse arrivare questo atto.

Cartelle di riscossione: chi può mandarle 


Su www.dirittolavorobrescia.it, troverai tante indicazioni utili. Tra queste la prima sicuramente è quella che riguarda l'emittente della cartella, cioè chi è autorizzato ad inviarla.
Come prima cosa quindi verifica che il mittente della stessa sia uno tra:
  • Agenzia delle Entrate
  • Comune
  • Inps
  • Ente autorizzato.
Gli altri non hanno facoltà di emettere cartelle. Facciamo un esempio pratico: il tuo gestore telefonico non potrà inviarti una cartella esattoriale vera e propria, ma darà via semmai ad un decreto ingiuntivo.
Una volta verificato che chi invia la cartella sia autorizzato, devi verificare che l'atto contenga tutto quello previsto dalla legge. In caso contrario l'atto è nullo e puoi impugnarlo (e non pagarlo).

Cartelle di riscossione: errori che possono farle impugnare
Come prima cosa fai caso alla data di notifica. Questa non si riferisce al momento in cui è stata spedita la cartella, ma al momento in cui tu l'hai ricevuta. Fa fede la firma che metti sul registro del postino.

Hai a disposizione 60 giorni per impugnare una cartella non valida.
Presta molto scrupolo in questo, perché una cartella anche se nulla non decade automaticamente, ma va sempre contestata per iscritto.
Controlla poi la cartella stessa, perché se manca uno di questi dati il cittadino (cioè tu) ha diritto di chiedere l'annullamento:
  • deve essere specificato chi chiede il pagamento;
  • deve essere specificato il tuo nome come debitore;
  • deve essere indicata chiaramente la cifra;
  • deve essere indicata la causa della richiesta del pagamento;
  • devono essere specificati gli interessi e i calcoli che li hanno prodotti;
  • devono essere specificate tutte le somme riportare nella cartella.

Ulteriori cose importanti da sapere per la tua tutela

Ci sono poi delle cose molto importanti che quasi nessuno conosce.
Poniamo il caso che tu abbia ricevuto una cartella, e alla prima disamina tu ti sia reso conto che è perfettamente in regola dal punto di vista formale.

Poniamo anche il caso che la cifra inserita nella cartella sia molto bassa (ad esempio 20,00€).
In questo caso potresti decidere di pagare subito la multa, anche perché non avresti motivo di impugnarla, dato che è in regola.
Oltre tutto, decisamente la cifra è bassa, e quindi non rappresenta un danno grave.

Tuttavia sapevi che dal primo luglio del 2012 non sono legittime tutte quelle cartelle che prevedono somme inferiori ai 30,00€? Ebbene si, si tratta delle cosiddette 'minicartelle', abolite da quella data.
Quindi se dovesse arrivarne una, prima di pagare sappi che non è valida per quanto riguarda la cifra indicata. Contestala per iscritto però, altrimenti non ha valore la tua opposizione

Premesso che è sempre giusto saldare i propri debiti, sappi che la legge ti tutela sempre.       

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