_Cane adottato in canile e cane da allevamento: i luoghi comuni
"Personalmente non nascondo di essere orientata verso l’adozione
da canile di un cane. Adoro la varietà di colori, forme, caratteri, ecc.
del cane “mix” che lo rende unico nelle sue caratteristiche.
Ovviamente dall’altra parte ci sono razze stupende su un piano
estetico che sicuramente conquistano per bellezza e che fanno
scattare la voglia di poter avere un cane simile.
Quando io e Stefano abbiamo deciso di prendere un cane,
pensando subito di cercare tra cani di canile il primo luogo comune
con cui ci siamo confrontati è che in quanto di canile si trattasse di
cani con problemi particolari, sia comportamentali che di salute.
Nulla di meno vero! Tralasciando che i canili sono spesso di cani di
allevamento acquistati e poi abbandonati, salute e carattere non
dipendono esclusivamente dal pedigree. Certo, un allevamento che
lavora bene può assicurare cuccioli esenti da patologie genetiche,
può garantire a mamma e cuccioli condizioni di vita che creano i
presupposti di una buona salute, può seguire con attenzione le fasi
di sviluppo anche emotivo e comportamentale per crescere un
soggetto equilibrato ma ciò non sempre accade e ancora più
importante ciò non esclude che un cane di canile non possa avere
le stesse caratteristiche. Su un piano comportamentale talvolta anzi
le esperienze libere hanno formato un carattere solido e hanno
permesso di acquisire competenze che con un cane di allevamento
vanno invece costruite con impegno e varietà dal proprietario.
Altrettanto in termini di salute, la selezione naturale nel processo
evolutivo naturale della genetica spesso fa sì che il cane “mix” risulti
più resistente e longevo.
Altro luogo comune è spesso l’aspetto di attaccamento per cui si
pensa che il cane di allevamento sia più abituato alle persone del
cane di canile. La cosa può essere in parte vera o comunque
dipende molto dal vissuto del cane di canile che potrebbe ad
esempio essere anche un cane a cui un’altra famiglia ha rinunciato
e che perciò ha perfettamente esperienza di vita a 6 zampe. Lo
stesso ad esempio sul fatto di abitudine a vivere in appartamento. Il
cane di canile si adatta spesso molto rapidamente alla vita di casa
e con un minimo di pazienza, la stessa necessaria a qualsiasi
essere vivente che vive un grande cambiamento, si inserisce
prontamente nei ritmi umani.
Nel cane di allevamento si portano poi le aspettative sul carattere e
il comportamento del cane, creando delle etichette alle varie razze
per cui quella è più giusta per questo, quella per l’altro, ecc. Questo
è sicuramente vero almeno in gran parte ma stiamo parlando
comunque di individui che pur presentando delle motivazioni tipiche
di razza possono scostarsi da queste. Viceversa le stesse
motivazioni o particolari abilità si possono riscontrare senza
difficoltà anche in cani di canile.
Il discorso in verità presenterebbe molte sfaccettature e andrebbero
fatte molte distinzioni sulla base anche dell’età del cane, della sua
provenienza, del suo carattere e delle sue motivazioni di razza (che
possono essere ritrovate anche nei cani “mix”). Quello che più di
tutto penso sia importante è considerare le caratteristiche
dell’individuo e del nostro stile di vita per poter trovare chi meglio si
adatta a noi e con cui quindi si potrà creare una squadra affiatata
che trovare nella convivenza soddisfazione reciproca." [Elena]
_Il cane in appartamento, la verità una volta per tutte
"Una delle cose che spesso ci sentiamo chiedere io e Elena quando
conoscono i nostri cani, tre e tutti di taglia medio-grande, è se
abbiamo anche un grande giardino. In realtà viviamo proprio al
contrario in un appartamento ma questo non rappresenta
decisamente un problema! Ovviamente pur di tenere presente le
loro esigenze. Vale a dire anzitutto le uscite e le passeggiate.
Distinguo perchè un conto è parlare dell’uscita “igienica”, magari
rapida rapida, giusto per assolvere ai bisogni fisiologici, un conto è
il camminare, meglio ancora se in contesti naturali, che possano
appagare il cane sia sul piano dell’esercizio fisico sia su quello della
socialità e delle esperienze fuori casa (annusare, esplorare, ecc.).
In questo senso che si abiti in un appartamento o in una villa la
situazione non cambierebbe in modo poi assoluto. Per spiegarmi
meglio, il cane che ha disponibile in giardino non può comunque
passare tutta la sua vita girando solo per il giardino. Ha bisogno di
incontrare altri cani, esplorare il mondo attorno, annusare nuovi
odori, ecc. e per questo bisogna comunque portarlo fuori.
C’è poi da sperare che pur avendo un giardino non passi la vita
solo lì senza poter accedere agli spazi di casa, perchè l’isolamento
sociale dai propri compagni umani è quanto di più triste si possa
pensare per questi animali che concepiscono il branco come un
valore e una sicurezza.
Naturalmente avere un cane in appartamento richiede anche
alcune altre attenzioni perchè servirà definire degli spazi per il suo
riposo, consoni a garantire tranquillità e comfort, degli spazi per
mangiare, riconosciuti come zona di rispetto per i loro pasti. Sarà
bene prendere alcune precauzioni di sicurezza che riguardano ad
esempio oggetti, materiali, prodotti da togliere dalla portata del cane
perchè potenzialmente pericolosi, piante da evitare perchè
velenose, dispense di cibo da rendere di non facile accesso per
evitare tremende indigestioni!
Vita in appartamento ma più in generale vita con un cane significa
anche dividere del tempo assieme anche in casa oltre che fuori e
quindi avere spazio e tempo per giocare o anche semplicemente
per stare insieme.
E poi avere una buona aspirapolvere! Perchè un cane deve poter
fare il cane e questo a volte significa un po’ di pelo e terra in giro!
Sia chiaro che non voglio dire qui che qualsiasi numero di cani, di
qualsiasi taglia in qualsiasi spazio possa andare bene ma che non
bisogna neppure prendere la scusa dell’appartamento per decidere
se avere un cane o meno o decidere sulla base dei mq i kg di peso
del cane. E’ più una questione del tempo che siamo disponibili e
possiamo condividere."
_I cani adulti da adottare sono per tutti oppure alcune situazioni
vanno considerate in modo diverso?
"Scegliere un cane adulto può risultare più semplice e allo stesso
tempo più difficile. E’ più semplice perchè il carattere è formato e ci
permette di conoscerlo senza eccessive sorprese, più difficile
perchè i suoi trascorsi possono avere lasciato segni importanti che
incidono sulla convivenza.
La risposta secondo me è che nell’adozione di un cane adulto,
soprattutto se non si hanno esperienze o competenze già
consolidate è utile affidarsi ai consigli di chi conosce il cane in
canile e di un educatore. Alcuni cani adulti sono assolutamente per
tutti. Cani tranquilli, maturi, che magari hanno avuto altri proprietari
o magari sono anche sempre vissuti in canile ma hanno comunque
un carattere socievole e sereno, che possono inserirsi facilmente
nella vita domestica umana e che magari sono in grado di
convivere con bambini, altri animali di casa senza alcuna difficoltà.
Altri casi sono totalmente diversi perchè riguardano cani arrivati in
canile a seguito di esperienze fortemente traumatiche o cani alla
stato brado chiusi in canile senza alcuna socializzazione con
l’uomo. Queste sono situazioni da affidare solo a persone esperte o
che comunque abbiano una forte motivazione (e tempo disponibile)
ad impegnarsi con l’aiuto di professionisti per aiutare il cane a
superare certi traumi o semplicemente a trovare una convivenza
sostenibile. L’aspetto più importante da considerare è che non
bastano sempre le buone intenzioni e l’affetto che possiamo dare ai
nostri animali perchè alcuni cani hanno una storia importante alle
loro spalle che spesso non possiamo conoscere e che li rende più o
meno adatti a vivere in certi contesti familiari affinchè tutti possano
essere felici di questa convivenza. Spezzo una lancia a favore del
cane adulto comunque! Guidati da qualcuno che ascolti lo stile di
vita umano tra i cani adulti si possono più facilmente trovare
individui che stanno cercando proprio quello stile di vita e assieme
ai quali potremo diventare reciproci ottimi compagni di vita." [Elena]
_Se adotto un cane da solo farà una vita dignitosa o ne risentirà?
"La risposta che possiamo dare io e Elena sembrerebbe scontata
dato che adesso siamo arrivati a quota tre! In realtà meritano delle
precisazioni. Il cane è un animale sociale che generalmente
apprezza la compagnia dei propri simili come quella delle persone o
almeno dei propri compagni bipedi. Anche un cane da solo può
vivere splendidamente dunque insieme ai propri umani. La
condivisione di tempi e spazi è la base di una vita felice e se c’è
l’impegno a soddisfare i bisogni fondamentali del cane, intendendo
con questo non solo cibo e riposo ma passeggiate, esperienze
insieme, socialità con altri cani, ecc. anche il “figlio unico” avrà una
vita fantastica!
Convivere con altri cani sarà d’altronde fantastico per un cane che
ama la compagnia dei propri simili perchè è ovvio che per quanto
possiamo impegnarci non potremo mai fino in fondo comprendere e
comunicare con loro quanto un simile.
Gianbattista è stato figlio unico per qualche anno. L’arrivo di Bartina
ha ovviamente cambiato gli equilibri ma non ha tolto tempo e
attenzioni a nessuno ed anzi ha arricchito la vita di tutti ed è stato
cruciale per Bartina che veniva da una situazione di deprivazione
avere la solidità di Gianbattista suo simile, più ancora di noi.
Concetta, entrata da cucciola, ha trovato nei due adulti di casa un
riferimento solido e di guida per la crescita che non avremmo potuto
dare allo stesso livello da umani e ha portato una ventata di
gioventù che ha ringiovanito Giamba e sbloccato Bartina su tante
iniziative.
Francamente il “branco” è splendido e lo raccomanderei a chiunque
ha la possibilità di gestire più di un cane ma ritengo assolutamente
che un cane da solo possa avere una vita totalmente appagante
con i propri compagni umani, consapevoli delle sue esigenze da
cane e attenti a soddisfarle." [Stefano]
_Non ho mai avuto un cane, sarò in grado di occuparmene
davvero?
"Come si dice nessuno nasce imparato! Anche essere cresciuti da
bambini con un cane non risponderebbe a questa domanda perchè
la responsabilità diretta di un cane è altra cosa. In realtà credo che
ogni volta che si adotta un cane la domanda si ripresenta perchè
anche se si “conoscono” i cani nel senso che se ne hanno avuti o
anche si è studiato nel settore cinofilo, l’unicità di un individuo ci
mette subito in scacco e apre sempre nuovi scenari.
L’unico punto su cui è facile rispondere è se saremo in grado di
occuparcene dal punto di vista puramente economico perchè lì
gioca la matematica e dunque fare due conti con le spese previste
e prevedibili.
Su tutto ciò che sarà la nostra vita poi la prima risposta sta nella
voglia che abbiamo di impegnarci ad occuparcene e nel tempo che
abbiamo disponibile per farlo. Una vita che ci porta sempre in giro
fuori casa, con orari di lavoro instabili e soprattutto che non lasciano
tempo libero dovrebbero farci valutare che non avremo margini e
anche solo concentrazione per poterci occupare di un animale.
D’altronde avere tempo è una condizione necessaria ma non
significa che poi lo impiegheremo davvero per il nostro cane se la
nostra idea di avere un cane si limita al concetto di parcheggiarlo in
giardino, piuttosto che dargli da mangiare, ecc.
La motivazione ad impegnarsi a capire il mondo del nostro amico a
4 zampe investendo tempo e risorse per farlo, affidandoci se serve
anche ad esperti, aprendoci alla voglia di imparare a dialogare con
lui/lei è la vera risposta che ci permetterà di scoprire un
meraviglioso mondo di esperienze condivise attraverso cui potremo
crescere insieme al nostro cane." [Stefano]
Potete conoscere meglio Elena e Stefano qui: Elena e Stefano Io mangio Reico
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