Bonfrisco: In politica, la quota utile è la meritocrazia <div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on"> <br /> <div style="background-color: white; color: #555555; font-family: Arial, Tahoma, Verdana; font-size: 12px; line-height: 20px; padding: 0px 0px 15px;"> <em>Al salone della sede di Confindustria dall’Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda (Aidda), confronto tra candidate e proposte trasversali ai partiti. In politica, la “quota” utile è la meritocrazia, serve parità anche nei salari. La <a href="http://www.youtube.com/watch?v=fH7AbPPi4n8" style="color: #008dcf; text-decoration: none;" target="_blank"><strong>Senatrice Bonfrisco</strong></a> “mondo ancora di soli uomini”.</em></div> <div style="background-color: white; color: #555555; font-family: Arial, Tahoma, Verdana; font-size: 12px; line-height: 20px; padding: 0px 0px 15px;"> Testo integrale dell’articolo apparso su Il Giornale di Vicenza del 16 febbraio 2013.</div> <div style="background-color: white; color: #555555; font-family: Arial, Tahoma, Verdana; font-size: 12px; line-height: 20px; padding: 0px 0px 15px;"> <a href="http://phinetblog.files.wordpress.com/2013/02/anna-bonfrisco1.jpg" style="color: #008dcf; text-decoration: none;"><img alt="Anna Bonfrisco" class="alignnone size-full wp-image-4765" src="http://phinetblog.files.wordpress.com/2013/02/anna-bonfrisco1.jpg?w=630" style="border: none; display: inline; margin: 0px 0px 10px; max-width: 100%; padding: 0px;" /></a></div> <div style="background-color: white; color: #555555; font-family: Arial, Tahoma, Verdana; font-size: 12px; line-height: 20px; padding: 0px 0px 15px;"> «Ma se anziché Lehman Brothers si fosse chiamato Lehman Sisters pensate che sarebbe successa la stessa cosa?». Una battuta facile facile, ma quella della senatrice pidiellina <strong>Cinzia <a href="http://www.senato.it/leg/15/BGT/Schede/Attsen/00022717.htm" style="color: #008dcf; text-decoration: none;" target="_blank">Bonfrisco</a></strong> è la sintesi del pensiero trasversale femminile che mette nel mirino, con decisione sempre più crescente, i totem del potere maschile. Banche, in primis, «mondo ancora di soli uomini».</div> <div style="background-color: white; color: #555555; font-family: Arial, Tahoma, Verdana; font-size: 12px; line-height: 20px; padding: 0px 0px 15px;"> Fedeli alla vocazione e alla fama di praticità, determinate a cercare di cambiare le regole create dalla metà maschile del cielo, Francesca Businarolo (Movimento 5 Stelle), Ilaria Capua (Civica con Monti), Manuela Lanzarin (Lega Nord), Susanna Magnabosco (Fare per fermare il declino), <strong>Anna Bonfrisco</strong> (Pdl) e Alessandra Moretti (Pd) non perdono tempo in recriminazioni. Invitate nel salone della sede di Confindustria dall’Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda (Aidda) guidata da Marisa Bano Roncato, si raccontano con semplicità, fanno squadra a prescindere dagli schieramenti e dai ruoli, si chiamano «ragazze», condividono l’emozione delle neofite, invocano la meritocrazia anche salariale, si ascoltano senza parlarsi sopra e soprattutto indicano le cose da fare.</div> <div style="background-color: white; color: #555555; font-family: Arial, Tahoma, Verdana; font-size: 12px; line-height: 20px; padding: 0px 0px 15px;"> Sapendo fin da ora che dovranno farle loro. Un pò massaie un pò imprenditrici – buon senso e senso di responsabilità – invocano una rivoluzione culturale e di pensiero che, a 100 anni dalla prima legge sulla gravidanza, sembra già in alcuni numeri lasciati cadere sapientemente sull’uditorio dalla moderatrice Cristina Greggio: dall’ultimo rilevamento Istat, che ricorda come in Veneto ci siano 95 uomini ogni 100 donne, fino alle proiezioni che parlano di 285 donne elette passando per il 55% di candidature femminili nel liste grilline. Il tutto “maschi permettendo”. Il monolite maschilista, del resto, qualche crepa la evidenzia. Come la legge Golfo-Mosca sulle “quote rosa” nei CdA delle aziende quotate e pubbliche, sebbene alla norma si accompagni una data di scadenza, 2022, che ha il sapore dell’inganno. O come l’aumento di rappresentanza femminile («ora siamo in tre» sorride ottimista la gianniniana e imprenditrice Magnabosco) nel consiglio della Popolare Vicentina. E se il vicesindaco Moretti invita a mantenere, una volta elette, lo sguardo critico su ciò che verrà fatto, Lanzarin ribadisce l’importanza della conciliazione dei tempi fra lavoro e famiglia. «Alla fine – sottolinea Capua – siamo noi che abbiamo il dono meraviglioso di poter dare la vita».</div> <div style="background-color: white; color: #555555; font-family: Arial, Tahoma, Verdana; font-size: 12px; line-height: 20px; padding: 0px 0px 15px;"> FONTE: <a href="http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Cronaca/470388_donne_in_politica_la_quota_utile__la_meritocrazia/?refresh_ce" style="color: #008dcf; text-decoration: none;" target="_blank"><strong>Il Giornale di Vicenza</strong></a></div> </div> Bonfrisco: In politica, la quota utile è la meritocrazia Al salone della sede di Confindustria dall’Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda (Aidda), confronto tra candidate e proposte trasversali ai partiti. In politica, la “quota” utile è l… Continua a leggere...» 18 Feb 2013