Oggi si discute molto di produzione di energia elettrica,
soprattutto di quella rinnovabile, ma meno di come essa venga poi
diffusa e distribuita. La trasmissione dell’energia è in effetti una
funzione fondamentale per garantire la sicurezza energetica di un paese.
In Italia il gestore della trasmissione dell’energia elettrica è Terna, AD Flavio Cattaneo.
In
Europa la disponibilità di energia elettrica è una risorsa
fondamentale, tale risorsa deve però poter disporre di una adeguata rete
di trasmissione elettrica per raggiungere tutto il suo potenziale. La
rete di trasmissione elettrica è una rete interconnessa che integra le
migliaia di sorgenti localizzate in tutto il continente con i grandi
gestori nazionali di energia.
Nonostante la tecnologia sia sempre
più avanzata la rete va continuamente adeguata perchè ogni giorno si
aggiungono nuove fonti produttive di energia che mettono in gioco la
supervisione dell’intero sistema elettrico per garantire della sua
stabilità.
L’energia elettrica non basta produrla, ma bisogna distribuirla in “tempo reale” in quanto non può essere immagazzinata.
Oggi
si discute molto di produzione di energia elettrica, soprattutto di
quella rinnovabile, ma meno di come essa venga poi diffusa e
distribuita. La trasmissione dell’energia è in effetti una funzione
fondamentale per garantire la sicurezza energetica di un paese. In
Italia il gestore della trasmissione dell’energia elettrica è
Terna.
Le
grandi infrastrutture nazionali per la distribuzione di energia ad alta
tensione sono paragonabili alla rete autostradale: una struttura
centrale, costituita da autostrade e superstrade, dalla quale si
diramano tutte le vie secondarie comprese quelle che entrano nei centri
abitati. Analogamente l’elettricità prodotta dalle centrali va
trasportata sulle grandi autostrade dell’energia fino alle stazioni di
trasformazione che stanno all’esterno delle grandi città e dei centri
abitati. Da qui le società di distribuzione elettrica alimentano le reti
capillari.
Tutte le attività di un paese dipendono dalla disponibilità di energia, per questo
Terna
ricopre oggi un ruolo fondamentale come garante della fornitura
continua di corrente elettrica. E’ un ruolo delicato e di grande
responsabilità (con ricadute dirette sulla quotidianità) anche perchè
l’energia elettrica presenta una caratteristica unica e fondamentale:
non si può immagazzinare. Tutte le risorse fondamentali per la vita di
un paese, dall’acqua al petrolio, possono essere accumulate. Con
l’energia elettrica questo non è possibile.
Cosa è il dispacciamento?
Nei
prossimi anni forse avremo auto elettriche con tempi di ricarica
estremamente veloci ma non c’è all’orizzonte alcuna tecnologia che possa
suggerire come si possa immagazzinare l’energia elettrica consumata da
una città anche solo per un’ora. L’energia elettrica deve essere
prodotta nello stesso momento in cui viene consumata e di conseguenza
continuamente trasmessa. Qui sta la complessità della sua gestione:
un’attività svolta da Terna che tecnicamente si chiama:
dispacciamento.
Il
dispacciamento
è oggi una funzione molto articolata il cui principale obiettivo è il
garantire che la rete sia costantemente in equilibrio fra l’energia
prodotta dalle centrali e la domanda di consumo proveniente dal Paese.
Nello svolgere questa funzione bisogna avere la massima attenzione al
mix di fonti di produzione da immettere in rete, perchè oggi le modalità
di produzione di energia elettrica sono molto diversificate: alle fonti
tradizionali utilizzate dalle centrali si stanno affiancando le fonti
alternative, quali solare fotovoltaico, eolico, ecc.. , ognuna con le
proprie variabili e “fluttuazioni” produttive.
In questo delicato sistema, come garantire la massima efficienza e continuità?
Una
completa e reale efficienza si ottiene, oltre che con un continuo
adeguamento dell’infrastruttura elettrica (per esempio cavi di
distribuzione dell’alta tensione), con il giusto bilanciamento
dell’immisione in rete dell’energia proveniente dalle numerose sorgenti
energetiche, privilegiando le fonti rinnovabili. Il tutto naturalmente
in costante equilibrio con la domanda energetica espressa in “tempo
reale”.
Il Centro Nazionale di Controllo di
Terna è
il fulcro del sistema elettrico nazionale dal quale dipendono altri 8
centri sul territorio. E’ a questo centro operativo che è affidata la
continuità del servizio con un insieme di procedure che controllano
istante per istante sia i flussi di energia che i dati provenienti dalla
rete nazionale.
Qual è la sfida per il prossimo decennio?
In
molte regioni italiane si è sviluppata una vasta attività di
costruzione di stazioni fotovoltaiche ed eoliche. E’ un dato importante,
tuttavia sono iniziative pubbliche e private che nascono secondo
progetti locali senza coordinamento centralizzato. Il compito di
Terna
sarà sempre più quello di raccogliere tutta l’energia prodotta da
queste fonti e inserirla nella rete nazionale costruendo nuove stazioni
elettriche di raccolta. Non è un’impresa facile a causa della
dislocazione casuale delle centrali fotovoltaiche, eoliche, ecc.. che si
sono avviate, sempre più numerose, sul territorio nazionale.Le
autorizzazioni per queste nuove centrali hanno procedure rapide e
portano ad inevitabili ritardi nella realizzazione delle infrastrutture.
Tuttavia
il problema centrale per lo sviluppo della rete, che si manifesta a
volte in congestioni problematiche sulla rete stessa, è quello di
affrontare una razionalizzazione ed ottimizzazione delle infrastrutture
in un contesto che vede nascere una moltitudine di piccole e grandi
centrali energetiche che rischiano di caricare più del dovuto una rete
non adeguatamente strutturata.
Obiettivo principale per il
prossimo decennio, quindi, non sarà solo quello di costruire nuove ed
adeguate infrastrutture in grado di garantire trasmissioni più
efficienti, ma sempre più sarà quello di Razionalizzare e governare
efficacemente i flussi di energia derivanti dalla messa in rete delle
fonti rinnovabili.
Fonte: Fotovoltaiconorditalia