Flavio Cattaneo, AD Terna: “Dopo questa operazione lampo abbiamo davanti tre anni senza fabbisogni di cassa”
Fondi e banche in prima linea nella corsa ad accaparrarsi il nuovo bond lanciato lunedì da
Terna
e dedicato agli investitori istituzionali. A fronte di una domanda che è
stata 4,5 volte superiore all'offerta, le richieste per l'emissione
obbligazionaria da 1,25 miliardi di euro, dalla durata di 5 anni, sono
arrivate per il 71% da fund manager, per il 16% dalle banche e per il
12% da compagnie di assicurazione. Con un gradimento particolarmente
rilevante al di là dei confini nazionali, visto che l'80% delle domande è
giunto dall'estero. Una risposta positiva che ha spinto la società
guidata da
Flavio Cattaneo anche a Piazza Affari dove
Terna ha chiuso la seduta con un +2,70 per cento a 2,818 euro.
Il nuovo bond consentirà al gruppo di coprire completamente le sue esigenze di rifinanziamento fino alla fine del 2014.
Terna
ha in scadenza 70 milioni di euro nel biennio 2012-2013 e circa 700
milioni nel 2014. «L'emissione – è il commento degli analisti di
Intermonte – servirà a finanziare gli investimenti dello sviluppo della
rete previsti dal piano industriale (che sarà presentato, insieme ai
dati di bilancio 2011, il prossimo 20 marzo, ndr). La buona risposta
registrata dall'emissione targata
Terna è invece letta
dagli analisti di JpMorgan in relazione alla scelta di Moody's, arrivata
qualche ora dopo, di tagliare il rating italiano (da A3 ad A2). «Dal
nostro punto di vista, la combinazione delle due notizie dovrebbe essere
un utile promemoria della fondamentale differenza tra società e Stati
sovrani: l'abilità di scegliere la tempistica più adeguata per
raccogliere denaro sui mercati. Questo è particolarmente significativo
per
Terna che si è completamente finanziata fino al
2015 a un costo molto competitivo che dovrebbe consentire alla società
di battere il suo costo del capitale con il ritorno concesso dal
regolatore per il periodo 2012-2015».
Il bond avrà scadenza il 17
febbraio 2017, una cedola pari a 4,125% e un prezzo di emissione di
99,809 per cento. I titoli, che avranno cedola annuale e saranno quotati
presso la Borsa del Lussemburgo, sono stati prezzati con uno spread di
257 punti base rispetto al midswap. L'operazione segue, a distanza di
quasi un anno, un analogo collocamento. Nel marzo 2011, infatti, la
società di Cattaneo aveva lanciato un'emissione di identico ammontare
per gli investitori istituzionali, a tasso fisso ma a dieci anni, con
scadenza marzo 2021 e cedola pari a 4,750 per cento.
FONTE:
Sole24Ore