Terna: Flavio Cattaneo, 2012 partito bene, avremo altro anno in crescita. Efficienza e creazione di valore i driver della nostra azione
Terna
compensa la Robin Hood tax con le attività non tradizionali e chiude il
bilancio 2011 con un utile netto adjusted in crescita dell'1,1% a 465,3
milioni. Il dividendo complessivo per lo scorso esercizio è invariato a
21 centesimi per azione: il gruppo guidato da
Flavio Cattaneo
ha già pagato un acconto di 8 centesimi, i restanti 13, se approvati
dall'assemblea, andranno in stacco il 16 giugno e in pagamento il 21.
“
Abbiamo superato un anno di crisi in modo molto soddisfacente” ha commentato
Cattaneo aggiungendo: “
Congiuntura
negativa e Robin Hood tax hanno pesato molto, ma per il settimo anno
consecutivo i nostri risultati sono stati comunque positivi grazie a una
strategia preventiva sul business non tradizionale e non regolamentato,
l'innovazione e la tecnologia. Strategia che crescerà anche nei
prossimi anni”.
In questo contesto, la nuova politica dei
dividendi prevede, a partire dal 2012, una cedola base di 19 centesimi
di euro per azione dalle attività tradizionali; a questa si aggiungerà
il 60% di pay out derivante dal contributo dei risultati delle attività
non tradizionali.
Nel piano strategico 2012-2016, sono previsti investimenti fino a 6 miliardi di euro. Nei prossimi 5 anni, infatti,
Terna
prevede di investire fino a 4,1 miliardi nelle attività tradizionali
per la sicurezza e sviluppo della rete elettrica e fino a 1,9 miliardi
per le attività non tradizionali. Di questi fino a un miliardo sarà
investito per la realizzazione di sistemi di accumulo a batterie per la
rete, gli altri 900 milioni saranno destinati a progetti in attività non
regolamentate.
Alla fine del piano industriale, il margine ebitda
sarà superiore all'80% contro il target del 78% del piano 2011.
L'aumento dei ricavi e il controllo dei costi si tradurrà in un ebitda
cumulato negli anni di piano in crescita del 19% circa rispetto al
precedente piano: la crescita annuale media dell'ebitda passerà dal 5 al
7,5 per cento.
Per aumentare la propria flessibilità finanziaria
Terna “
potrebbe
eventualmente valutare la cessione di un gruppo di asset per
reinvestire i proventi in nuovi investimenti di sviluppo, senza mettere a
rischio nel lungo termine la stabilità della struttura del capitale”.
Dal 1 aprile 2012, la distinzione tra attività tradizionali e non, si
rifletterà su un nuovo assetto operativo che prevede due società
dipendenti dalla holding: "
Terna rete Italia" si occuperà delle attività di trasmissione e dispacciamento, "
Terna Plus" sarà focalizzata sulle attività non tradizionali sia in Italia che all'estero.
Fonte:
Repubblica Economia e Finanza