MOVIMENTO PER L'INDIPENDENZA DELLA SICILIA
fondato nel 1943
- CUMUNICATU STAMPA -
ASTENSIONE ATTIVA O VOTO D'EMERGENZA
fondato nel 1943
- CUMUNICATU STAMPA -
ASTENSIONE ATTIVA O VOTO D'EMERGENZA
Il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia, in prossimità delle elezioni "politiche" e "regionali" che si celebreranno il 13 e 14 aprile, ritiene opportuno ribadire la propria assoluta estraneità al regime italiano ed ai suoi partiti, strumento, al pari della mafia, di oppressione coloniale. Sottolinea altresì che nessuna delle forze politico-elettorali in campo, finanche quelle sedicenti "meridionaliste", "sicilianiste" o addirittura "indipendentiste", soddisfa negli intenti dichiarati la parte più qualificata del proprio programma politico-sociale ed economico.
Senza dimenticare l'assoluta e acclarata non democraticità del voto in Sicilia, pressoché totalmente gestito e indirizzato da clientelismo, voto di scambio e metodologie di controllo del voto stesso.
Ribadendo con forza l'assoluta libertà che ogni sostenitore, membro, simpatizzante del MIS ha nel formulare le proprie scelte, elettorali e non, perché non si può lottare per la libertà negandola o cercando, al pari dei partiti italiani, di gestire quella dei propri associati, il MIS suggerisce quindi di non recarsi a votare, annullare la scheda elettorale o, preferibilmente, di praticare l'astensione attiva.
Essa si concretizza firmando il registro della sezione elettorale, facendo vidimare le schede elettorali ma rifiutandole facendo verbalizzare al Segretario della sezione stessa, che per legge (D.P.R. 30 marzo 1957, n°361) è tenuto a farlo senza reticenze, il seguente testo di protesta (non "reclamo"), che potrà, per semplicità e per evitare l'esternazione vocale di opinioni politiche, essere sottoposto e fatto allegare in forma scritta o stampata:
«Rifiuto le schede elettorali in quanto ritengo l'attuale procedimento elettorale in Sicilia come irregolare, non democratico, viziato e influenzato da dinamiche illegali, in cui l'espressione del voto non è libera, personale e segreta, e animato da un sistema di partiti che mi rifiuto di riconoscere in quanto antidemocratico, abusivo, colonialista e allogeno, teso a mettere in atto politiche e norme autoreferenziali, autoperpetuanti ed escludenti verso nuove forze politiche ad esso realmente contrapposte».
Tale testo dovrà, sempre per la stessa normativa, essere letto presso la Camera dei Deputati in sede di convalida del risultato delle elezioni.
Tale scelta, se effettuata in maniera serena, composta e circostanziata, non può in alcun caso consistere in «turbativa del procedimento elettorale» e non è in alcun modo proibita dalle normative vigenti. Si ricorda che è possibile, senza far ricorso ad inutili e dannose discussioni, sempre ai sensi della stessa normativa rivolgersi alla forza pubblica per richiedere l’intervento dell’ufficiale giudiziario che può avere accesso alla sezione elettorale per notificare al Presidente proteste e reclami relativi alle operazioni della sezione stessa.
Nel caso in cui l'elettore indipendentista, conscio delle circostanze attuali di alto rischio per la Sicilia, dovesse decidere comunque esprimere un voto valido (si sconsigliano sempre e comunque le schede bianche, troppo semplici da "votare" per furbe mani in sede di spoglio) di "emergenza", il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia invita a tenere conto di alcuni elementi.
In primis, data l'assoluta importanza ed identità con la stessa lotta indipendentista che il MIS attribuisce alla lotta antimafia, si sconsiglia di conferire la propria preferenza a liste e candidati di quelle forze politiche i cui membri abbiano dimostrato e/o esternato accondiscendenza al fenomeno mafioso, senza che tale comportamento sia necessariamente stato oggetto di rinvii a giudizio o condanne, o comunque si siano resi artefici di comportamenti e dichiarazioni contrarie all'etica degli indipendentisti siciliani.
Tali liste sono riassumibili nelle seguenti: "Popolo della Libertà", "Lega Nord", "Movimento per l'Autonomia" (comprese le liste sussidiarie regionali "Sicilia Forte e Libera" e "Democratici Autonomisti"), "Unione di Centro", "La Destra", "Aborto No Grazie", "Partito Democratico" (compresa la lista sussidiaria regionale "Anna Finocchiaro Presidente per la Sicilia"), "Italia dei Valori", "Partito Socialista".
In seconda istanza, si invita a concedere la preferenza a quelle liste/candidati che si siano impegnati a contrastare il fenomeno mafioso e almeno alcune delle altre minacce che pendono come una spada di Damocle sulla testa dei Siciliani, soprattutto il Ponte sullo Stretto.
Infine, tra questi è da preferirsi sempre e comunque quanti, nella propria comunicazione e nei loghi elettorali, abbiano, per ragioni diverse, evitato di far ricorso alla retorica italianista e all'uso del tricolore italiano.
In conclusione, il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia ribadisce il proprio impegno elettorale per le prossime elezioni amministrative in Sicilia.
Senza dimenticare l'assoluta e acclarata non democraticità del voto in Sicilia, pressoché totalmente gestito e indirizzato da clientelismo, voto di scambio e metodologie di controllo del voto stesso.
Ribadendo con forza l'assoluta libertà che ogni sostenitore, membro, simpatizzante del MIS ha nel formulare le proprie scelte, elettorali e non, perché non si può lottare per la libertà negandola o cercando, al pari dei partiti italiani, di gestire quella dei propri associati, il MIS suggerisce quindi di non recarsi a votare, annullare la scheda elettorale o, preferibilmente, di praticare l'astensione attiva.
Essa si concretizza firmando il registro della sezione elettorale, facendo vidimare le schede elettorali ma rifiutandole facendo verbalizzare al Segretario della sezione stessa, che per legge (D.P.R. 30 marzo 1957, n°361) è tenuto a farlo senza reticenze, il seguente testo di protesta (non "reclamo"), che potrà, per semplicità e per evitare l'esternazione vocale di opinioni politiche, essere sottoposto e fatto allegare in forma scritta o stampata:
«Rifiuto le schede elettorali in quanto ritengo l'attuale procedimento elettorale in Sicilia come irregolare, non democratico, viziato e influenzato da dinamiche illegali, in cui l'espressione del voto non è libera, personale e segreta, e animato da un sistema di partiti che mi rifiuto di riconoscere in quanto antidemocratico, abusivo, colonialista e allogeno, teso a mettere in atto politiche e norme autoreferenziali, autoperpetuanti ed escludenti verso nuove forze politiche ad esso realmente contrapposte».
Tale testo dovrà, sempre per la stessa normativa, essere letto presso la Camera dei Deputati in sede di convalida del risultato delle elezioni.
Tale scelta, se effettuata in maniera serena, composta e circostanziata, non può in alcun caso consistere in «turbativa del procedimento elettorale» e non è in alcun modo proibita dalle normative vigenti. Si ricorda che è possibile, senza far ricorso ad inutili e dannose discussioni, sempre ai sensi della stessa normativa rivolgersi alla forza pubblica per richiedere l’intervento dell’ufficiale giudiziario che può avere accesso alla sezione elettorale per notificare al Presidente proteste e reclami relativi alle operazioni della sezione stessa.
Nel caso in cui l'elettore indipendentista, conscio delle circostanze attuali di alto rischio per la Sicilia, dovesse decidere comunque esprimere un voto valido (si sconsigliano sempre e comunque le schede bianche, troppo semplici da "votare" per furbe mani in sede di spoglio) di "emergenza", il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia invita a tenere conto di alcuni elementi.
In primis, data l'assoluta importanza ed identità con la stessa lotta indipendentista che il MIS attribuisce alla lotta antimafia, si sconsiglia di conferire la propria preferenza a liste e candidati di quelle forze politiche i cui membri abbiano dimostrato e/o esternato accondiscendenza al fenomeno mafioso, senza che tale comportamento sia necessariamente stato oggetto di rinvii a giudizio o condanne, o comunque si siano resi artefici di comportamenti e dichiarazioni contrarie all'etica degli indipendentisti siciliani.
Tali liste sono riassumibili nelle seguenti: "Popolo della Libertà", "Lega Nord", "Movimento per l'Autonomia" (comprese le liste sussidiarie regionali "Sicilia Forte e Libera" e "Democratici Autonomisti"), "Unione di Centro", "La Destra", "Aborto No Grazie", "Partito Democratico" (compresa la lista sussidiaria regionale "Anna Finocchiaro Presidente per la Sicilia"), "Italia dei Valori", "Partito Socialista".
In seconda istanza, si invita a concedere la preferenza a quelle liste/candidati che si siano impegnati a contrastare il fenomeno mafioso e almeno alcune delle altre minacce che pendono come una spada di Damocle sulla testa dei Siciliani, soprattutto il Ponte sullo Stretto.
Infine, tra questi è da preferirsi sempre e comunque quanti, nella propria comunicazione e nei loghi elettorali, abbiano, per ragioni diverse, evitato di far ricorso alla retorica italianista e all'uso del tricolore italiano.
In conclusione, il Movimento per l'Indipendenza della Sicilia ribadisce il proprio impegno elettorale per le prossime elezioni amministrative in Sicilia.
Catania, 11 Aprili 2008
A cura dell'Ufficio Stampa, Comunicazione e Propaganda del M.I.S.
Movimento per l'Indipendenza della Sicilia
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Fax (+39) 095 29 37 230
Mobile (+39) 349 6933580
internet: www.siciliaindipendente.org
email: mis1943@gmail.com
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«Noi vogliamo difendere e diffondere un’idea della cui santità e giustizia siamo profondamente convinti e che fatalmente ed ineluttabilmente trionferà».
Andrea Finocchiaro Aprile, 1944
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QUESTO MESSAGGIO PUÒ ESSERE LIBERAMENTE E GRATUITAMENTE INOLTRATO, NELLA SUA INTEREZZA ED ATTRIBUENDONE L'ORIGINE, A CHIUNQUE RITENIATE POSSA ESSERE INTERESSATO AI CONTENUTI ESPRESSI E ALLE INIZIATIVE DEL M.I.S.
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