In tutta Italia si svolgono ogni anno molte celebrazioni religiose, sempre particolarmente sentite dalla popolazione, anche perché molte di queste sono ormai diventate delle vere e proprie feste popolari, andando al di là del loro semplice e originario significato religioso.
Una delle celebrazioni più importanti che si svolge nella città di Venezia è la Festa della Salute, che attira molte persone ogni anno, tra abitanti del luogo e visitatori, per il carattere religioso che continua a mantenere, ma anche perché si tratta di un'occasione unica per rivivere storia e tradizioni della città approfittando delle varie offerte viaggio Venezia.
L'origine della Festa della Salute è da identificarsi negli anni 1630-1631, biennio in cui la città venne colpita da una terribile epidemia di peste che sterminò gran parte della popolazione: le testimonianze parlano di quasi 47.000 morti (più di un quarto della popolazione), senza contare le 95.000 vittime del Dogado. La peste, arrivata a Venezia tramite un gruppo di persone di Mantova che erano venute a chiedere soccorso proprio perché la diffusione della stessa malattia nella loro città aveva paralizzato ogni attività, si diffuse velocemente e in modo impietoso. Nonostante il Governo cercasse di porre rimedio o almeno di limitare la diffusione della malattia, creando delle necessarie misure sanitarie (disinfezioni della città, attivazione dei lazzaretti, seppellimento dei cadaveri infetti con la calce), l'incedere del contagio non si arrestava, rendendo Venezia una città debole e statica anche dal punto di vista economico, nonché diffidente nei confronti di chi poteva essere considerato portatore del contagio.
L'unica soluzione rimasta sembrò dunque quella di chiedere una grazia alla Madonna: i sopravvissuti, circa 10.000 persone, diedero vita ad una processione e girarono per tre giorni e tre notti intorno a Piazza San Marco tenendo in mano candele e statue votive. Alla fine della processione, il 22 ottobre 1630 il Doge Nicoletto Contarini pronunciò a San Marco un voto per cui la città di Venezia si impegnava a costruire una chiesa grandiosa intitolata alla Salute per ottenere dalla Vergine Maria la cessazione della peste. Le preghiere dei fedeli vennero evidentemente ascoltate, e nel Novembre del 1631 la peste poté dirsi debellata. L'architetto incaricato di costruire la chiesa fu Baldassare Longhena, che progettò un'imponente edificio (adatto ad esaltare la Vergine e la grandiosità della Repubblica), dall'originale pianta circolare, simbolo della corona della Madonna e della sua verginità. La Salute venne costruita sulla Punta della Dogana, nel punto in cui in precedenza si trovavano degli abituri malsani.
Da allora e fino ad oggi ogni anno il 21 Novembre (giorno in cui venne consacrata la Chiesa) i Veneziani ricordano quei terribili anni e la grazia ricevuta dalla Vergine, e la festa della Salute è considerata come l'occasione per perpetuare il ringraziamento alla Madonna per aver placato la peste. Moltissime sono infatti le persone che ancora oggi si recano alla Salute per accendere un cero votivo alla Madonna, e per rendere la processione più fluida viene costruito ogni anno un ponte provvisorio su barche, il Ponte Votivo, che attraversa il Canal Grande collegando la zona di San Moisè e Santa Maria del Giglio con la Basilica del Longhena, conferendo alla città un nuovo aspetto, grazie anche alla partecipazione attiva delle strutture turistiche come la maggior parte dei bed breakfast a Venezia.
Ma la festa non è solo un evento religioso, ma anche laico, e molte persone partecipano alla processione più per rivivere le antiche tradizioni che perché mosse da un sincero sentimento religioso. I bambini, in particolare, si godono questa festa, grazie alle numerose bancarelle di dolciumi, palloncini e giocattoli che trovano spazio nei pressi della basilica. La Festa della Salute può anche essere un'occasione per i visitatori di assaggiare un gustoso piatto, che viene tradizionalmente preparato in questa giornata: la castradina, piatto a base di carne di montone che ricorda ciò che i veneziani mangiavano maggiormente durante la pestilenza, grazie ai rifornimenti alimentari concessi alla città dai Dalmati, sulle cui terre erano diffusi, appunto, i montoni.
Sia per la sua natura religiosa che per il suo carattere folcloristico, la festa della salute attira ogni anno un numero così elevato di visitatori e pellegrini da rendere necessario l'uso di sensi unici pedonali già dal ponte dell'Accademia.
Venezia è una città bellissima, ricca di storia, arte e cultura. Ognuna delle sue numerosissime chiese nasconde delle meraviglie da scoprire, e la Salute è sicuramente una delle Chiese più maestose e conosciute della città. La festa del 21 novembre è un'occasione per ammirarla in un contesto particolare, e per assaporare una ricorrenza molto amata dai Veneziani. Venezia può essere una città costosa e sovraffollata, ma se prenotate in anticipo un albergo economico oppure prendere in affitto case vacanze Venezia non dovreste avere problemi.
Biglietti: evento gratuito
Data: 21 Novembre 2008
Luogo: Chiesa della Salute, Dorsoduro, Venezia
Distribuzione a cura di Michele De Capitani
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