Maria Luisa D’Onofrio nasce a San Bartolomeo in Galdo (Benevento), vive e lavora a ROMA. Pittrice per vocazione, naturalmente autodidatta, Maria Luisa, in arte Monal, fin da piccola si diverte a disegnare. Benché i suoi studi la portino in tutt’altra direzione non dimentica mai la sua innata passione. Artista versatile, guidata dalla passione, riesce sempre a cogliere, con spiccata sensibilità, sia le diverse estrinsecazioni dello stato d’animo che l’aspetto più delicato della natura, spaziando con disinvoltura dai colori ad olio, acrilici, tempere, acquerelli, carboncino fino anche alla pittura su vetro. Le sue immagini sono fluide istantanee di pensieri, fermo immagine di quel lungo e continuo scorrere della vita quotidiana, di donne che si fanno strame del paesaggio per respirare il fiato dell’anima fino a disegnare sulla tela quel lago immenso d’emozioni che diversamente sarebbero rimaste sotterraneo a languire. Ci si può perdere nel labirinto dei suoi monocromatismi blu in atmosfere di pace, cariche di quella sensualità con cui la natura seduce l’animo umano; che confonde, diffonde, avvolge, risucchia per poi lasciarti sulla spiaggia, naufrago stremato. I soggetti, talvolta miscelati quasi a ricercare un’atmosfera vagamente metafisica, arricchiscono i suoi monocromatismi con dei flash d’immagini volti a cogliere la complessità del pensiero umano in un’aspettativa d’attesa, di pace, preludio a nuovi sentimenti, ma sempre e comunque in armonia con la natura. La scelta monocromatica sembra voler sottolineare la visione unica, esclusiva della realtà. Realtà dell’inconscio umano, del sentimento che a volte noi congeliamo nel profondo dell’anima nell’attesa di liberarlo in un ritorno di passionalità di giovanile memoria. Allora la tela si fa mobile, il fuoco passa nelle vene, il respiro si fa basso caldo umido come vapore; arrivano zaffate di menta, fiori d’arancio e limone, arriverà mai la strega sannita Monal oltre la siepe per accenderci un gioco-faro di scintille sulle leggende che l’hanno vista nascere? In tutti i quadri del mondo c’è un po’ di quell’afrodisiaco mallo che la vedrebbe su una spiaggia o lungo un fiume a filastroccare: ”Unguento unguento portaci al noce di Benevento per acqua e ogni maltempo”. Monal ha allestito personali e ha partecipato a manifestazioni artistiche sia a livello locale sia nazionale, ottenendo sempre premi e riconoscimenti. In questo periodo le sue opere sono esposte in permanenza presso la galleria D.E.G.A.S. di Roma, località Ostia e nello studio d’arte “Il Ponte” di Via Monte Cimone a Roma. E’ possibile vederle anche sulla rete visitando i siti: www.monal.altervista.org - www.sannio.com/monal - info: monaleel@hotmail.com
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