Non solo una bibita diversa dal solito, ma tanti suggerimenti in cucina per poter assaporare tutta la naturalezza della pasta di mandorla.

Il latte di mandorla รจ una bevanda decisamente dissetante e tonificante, tipica delle nostre regioni meridionali, inserita nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani. Acquistabile anche presso
siti di commercio elettronico di prodotti tipici, i quali ne propongono la referenza artigianalmente prodotta e giร  pronta per l’uso, la sua produzione risale a tempi antichissimi, essendo stata infatti sperimentata inizialmente in alcuni monasteri.

La ricetta originale prevede la realizzazione di un infuso a freddo, che richiede 2/3 di mandorle ed 1/3 di zucchero. L’ideale sarebbe lavorare mandorle fresche, ma puรฒ essere preparato anche con quelle secche dopo averle fatte opportunamente reidratare in acqua per qualche ora. Dopo aver pelato le mandorle, si triturano finemente, si miscelano con lo zucchero e si pone la pasta ottenuta in un canovaccio a maglie larghe. Il canovaccio va poi messo in acqua e tenuto in infusione per almeno 6 ore. Dopodichรฉ va strizzato bene per recuperare tutte le gocce del prezioso liquido, che va versato in una bottiglia e messo in frigorifero. Ovviamente le maglie larghe del canovaccio permettono il passaggio di qualche pezzetto di mandorla di piccolo calibro, che facilmente si ritroverร  nel composto, offrendo cosรฌ la possibilitร  di gustare, oltre quanto รจ naturalmente apprezzabile dal liquido prodotto, anche il vero sapore delle mandorle del nostro sud.

Fino a non molti anni fa era una bevanda tipica preparata direttamente dal barista e somministrata sfusa a bicchiere a clienti ed avventori; da qualche anno il prodotto รจ presente con un certo successo anche in rete. Le referenze proposte dai
menzionati portali, in genere, prevedono un prodotto in versione per cosรฌ dire “disidratata” (in vasetti o in panetti), ma che riacquista tutto il suo indiscusso gusto e sapore semplicemente e facilmente miscelandolo in acqua. Ad esempio, un vasetto da 400 grammi di pasta di mandorla รจ sufficiente per la produzione di circa 2 litri di bevanda, che si puรฒ normalmente conservare in frigorifero, dunque da tenere pronta, disponibile e da servire per ogni necessitร  eventuale.

Questa versione da uso immediato e domestico ha consentito, inoltre, lo “sbizzarrirsi” da parte dei vari produttori artigianali nelle tipologie e nei gusti proposti, sicchรฉ la pasta di mandorla la si puรฒ trovare in versioni piรน o meno variegate: si parte cosรฌ dal tipo tassativamente tradizionale, a quello alla menta, alla fragola, al caffรจ ed infine (ultima nata) alla liquirizia, ma che sia ovviamente ed esclusivamente quella calabrese.

E tale nuova sperimentazione nell’offerta ha fatto si, inoltre, che della pasta di mandorla si potessero comodamente provare delle alternative d’uso in cucina, sicchรฉ la referenza puรฒ dimostrare tutta la sua versatilitร  tra le delizie del palato. Infatti puรฒ
esser facilmente utilizzata nella preparazione del gelato fatto in casa, unendola al composto in fase di lavorazione e garantendo una connotazione di originalitร  e gusto; oppure, ove il gelato sia quello industriale normalmente acquistato nella distribuzione, usandolo a piccoli tocchetti per guarnire le coppette prima di essere servite (una piccola attenzione che certo non passerร  inosservata ai conviviali, nel fine pasto); o infine, sulle macedonia di frutta fresca, e sicuramente il periodo รจ quello ottimale.

Dunque un modo tutto nuovo e diverso per gustare delle rinfrescanti bevande: altro che bibite gassate.

0 commenti:

Posta un commento

 
Top