C'era una volta un contadino che un giorno vide arrivare presso la sua fattoria un bellissimo cavallo......
che si dimostrò essere un valido aiuto nel traino dell'aratro. Quando i suoi amici lo vennero a sapere si recarono alla fattoria a vedere se fosse veramente così. Una volta sul posto e dopo avere costatato la veridicità di tali "voci" dissero quasi in coro al contadino: "sei stato veramente fortunato". La risposta del contadino, contrariamente a quanto tutti si aspettavano, colse tutti di sorpresa. Infatti questi disse: "Forse!" Passarono i giorni e si diffuse la voce in paese che il cavallo del contadino...era fuggito. Gli amici allora si recarono nuovamente alla fattoria e dopo averne avuto conferma personalmente dal fattore, esclamarono: "Che sfortuna". Anche questa volta l'affermazione che seguì dall'altra parte lasciò tutti di stucco: "Forse!". I paesani al ritorno verso le proprie case cominciavano a dubitare della sanità mentale dell'uomo...chissà il caldo...il troppo lavoro... Altri giorni passarono ed un'altra notizia percorse il piccolo paese: il cavallo che era scomparso era ritornato con altri tre magnifici quadrupedi. Senza neanche più discutere sul da farsi, la gente si avviò di corsa alla stalla dell'uomo per costatare con i propri occhi l'avvenimento. Già, quattro magnifici cavalli stavano sistemati nella stalla ed il fattore era lì ad accudirli con attenzione e cura. Che fortuna, che fortuna, gridarono verso l'indaffarato uomo. Questi, giratosi verso il gruppo che stava oltre il recinto, si portò una mano verso la bocca come un piccolo altoparlante e rispose forte: "Forse!" Gli sguardi attoniti degli astanti esprimeva più di ogni commento verbale l'imbarazzo e così l'improvvisata assemblea si sciolse. Passa il tempo e questa volta una notizia poco felice attraversa le case del paese: il figlio del contadino montando su uno di quei cavalli era caduto e si era fratturato in malo modo una gamba. Neanche il tempo di descrivere da queste righe la notizia che il gruppo di persone, a dir del vero sempre più numeroso, è gia a casa del fattore. Che sfortuna, che sfortuna dicono adesso le donne presenti. Il contadino, seduto accanto il figlio coricato sul letto, alzando lo sguardo profondo e sereno, prontamente esclamò:..."Forse!" Dopo questa ennesima risposta con fare scomposto tutta la gente se ne andò. Passa qualche mese e venti di guerra attraversano quelle regioni. Arrivano dopo poco tempo al villaggio le chiamate alle armi per tutti i giovani maschi, ma il figlio del fattore viene escluso a causa dell'infortunio ancora non superato avuto tempo prima. La gente del luogo cominciò dunque a dire "che fortuna, che fortuna", ed il contadino rispondeva a quanti incontrava "Forse,...forse"...
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