Il diabete è una malattia del metabolismo glucidico cioè dello zucchero, che comporta un aumento del livello di zucchero (glicemia) nel sangue.
 Si distingue di tipo I° (più raro 10% dei casi, indipendente dall’alimentazione) e tipo II° il più frequente che rappresenta il 90 % dei casi, legato per lo più all’alimentazione.

Il mantenimento del livello costante di glicemia (zucchero) nel sangue dipende fondamentalmente da 3 meccanismi complementari ed in sintonia tra loro:

* la stimolazione della secrezione di insulina, ormone prodotto del pancreas;
* l’inibizione della produzione di zucchero (glucosio) da parte del fegato, sempre mediata dall’insulina;
* la stimolazione dell’utilizzo dello zucchero da parte dei tessuti, sempre mediata dall’insulina.

Grazie a questi meccanismi i livelli di glicemia circolante restano costantemente nella norma, ma un eccessivo apporto di calorie soprattutto dai carboidrati – zuccheri viene compensato da un aumento della secrezione dell’insulina da parte del pancreas.

L’insulina immagazzina gli zuccheri nelle cellule adipose e il peso corporeo aumenta. Se questa condizione non viene corretta con un adeguamento della dieta, con la riduzione del peso corporeo, con un aumento dell’attività fisica, la produzione di insulina può gradualmente esaurirsi causando l’aumento della glicemia e quindi il diabete.

Allo stesso modo un eccesso di colesterolo e acidi grassi nel sangue provoca un effetto tossico sul pancreas che riduce la produzione di insulina, evento precoce nello sviluppo del diabete.

Il diabete è una malattia metabolica tipica dei paesi occidentali, in continuo aumento che è stimato del 50% negli ultimi 10 anni ed è tuttora in continuo aumento in tutto il mondo.

Secondo recenti stime entro il 2025 circa il 10 % della popolazione adulta sarà affetto da questa patologia, parliamo di più di 500 milioni di persone!

E’ un nemico silenzioso che danneggia inesorabilmente e progressivamente i vasi.

La malattia coronarica e l’infarto sono la principale causa di mortalità nei soggetti diabetici.

In Italia ci sono circa 4.000.000 diabetici ma il 25% non viene neppure diagnosticato e quindi circa 1.000.000 di persone pur avendo il diabete non viene trattato farmacologicamente con gravissime conseguenze per la salute: per le gravi conseguenze di questa patologia solo in Italia circa 100.000 persone subiscono attacchi cardiaci, 20.000 vanno incontro ad insufficienza renale e circa 6.000 subiscono un’amputazione degli arti; ricordiamo inoltre che il diabete è la prima causa di cecità nell’adulto.

Nel diabete il livello di zucchero nel sangue (glicemia) è elevato, porta ad un processo di auto ossidazione chiamata glicazione che è l’unione delle proteine con gli zuccheri e in tal modo si formano composti tossici che aumentano la formazione di radicali liberi innescando il processo degenerativo dell’ aterosclerorosi.

Il meccanismo con il quale la glicemia (quantità di zucchero nel sangue) aumenta è legato alla produzione di insulina da parte del pancreas.

L’ insulina è un ormone che ha svariate funzioni fondamentali per l’accrescimento corporeo ed è considerato l’ormone dell’ingrassamento.

Nei soggetti diabetici il pancreas produce insulina ma le cellule grasse adipose diventano sempre più grosse e più avide, meno sensibili all’insulina e quindi insulino resistenti.

Questo costringe l’organismo a produrre ancora più insulina: più insulina produciamo più abbiamo fame, più mangiamo e più ingrassiamo.

Questo meccanismo, presente anche nei soggetti obesi è l’iperinsulinismo che fa accumulare grassi all’organismo, di conseguenza si ingrassa anche senza mangiare.

Con il passare del tempo il pancreas, sottoposto a un super lavoro, riduce le sue capacità di produrre insulina fino ad esaurirsi: in questo caso l’insulina andrà somministrata come terapia, altrimenti la glicemia aumenta ulteriormente, danneggiando organi ed apparati e nei casi più gravi portando al coma diabetico.

E’ quindi opportuno per la nostra salute iniziare a contenere l’ assunzione di carboidrati, specie zuccheri raffinati, già dalla giovane età, mantenere un peso corporeo ottimale, bruciare le calorie in eccesso con l’attività fisica regolare, e controllare periodicamente la glicemia, il valore di glucosio-zucchero nel sangue.

Dott. Guidalberto Guidi
Centro Specialistico Cardiologico Vascolare
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