“Ho una pessima memoria”. L’hai mai detto? Se sì, non disperare. Alcuni semplici suggerimenti e un piccolo sforzo possono davvero migliorare la tua memoria. Non sottovalutare il tuo cervello. Ha capacità sbalorditive, te lo assicuro.
Esistono vari tipi di memoria, fra cui la memoria sensoriale, la memoria a breve termine e la memoria a lungo termine. Se vuoi immagazzinare informazioni per un tempo illimitato devi inserire queste informazioni nella memoria a lungo termine. E' possibile? Come si può fare?
Ci sono delle tecniche e dei metodi ben precisi da attuare. Studiali uno alla volta e mettili in pratica, sicuramente ti saranno di grande aiuto, così come lo sono stati per me.
Andiamo a scoprirli insieme:
Interesse: Coltiva interesse per il soggetto che stai studiando e ricorda a te stesso i motivi per cui lo stai studiando. Come probabilmente saprai, la memoria viene potenziata quando si riesce a coinvolgere la sfera emotiva.
Attenzione: “Molti ‘vuoti di memoria’ sono il risultato di cali di attenzione”, dice il libro Mysteries of the Mind. Cosa può aiutarti a concentrarti? Mostra interesse, e se possibile, prendi appunti. Prendere appunti non solo ti aiuta a concentrarti meglio, ma ti permette, poi con calma di ripassare il materiale.
Comprensione: Se non capisci un concetto o non afferri bene un punto, è probabile che poi farai fatica a ricordarlo o non lo ricorderai affatto. Comprendere qualcosa significa afferrare il nesso esistente fra le varie parti e fare i giusti collegamenti per formare un concetto logico. Per esempio, se studi meccanica e capisci bene come funziona un motore, poi ricorderai più facilmente i vari elementi che lo compongono. Assicurati, quindi, di aver capito bene un concetto prima di andare avanti.
Verbalizzazione: Ripeti ad alta voce le cose che vuoi ricordare (per esempio una parola o un’espressione in un’altra lingua). Questo rafforzerà le connessioni neuronali. Come? Primo, pronunciando una parola sei
costretto a prestare attenzione. Secondo, puoi avere un riscontro immediato da parte dell’insegnante. Terzo, l’ascolto, anche della tua voce, chiama in causa altre aree del cervello.
Visualizzazione: Crea un’immagine mentale di ciò che vuoi ricordare. Potresti anche fare un disegno o uno schema. Come nel caso della verbalizzazione, la visualizzazione permette di sfruttare aree diverse del cervello. Più sensi riesci a coinvolgere, più riuscirai ad imprimere le informazioni nella memoria a lungo termine.
Associazione: Quando impari una cosa nuova, mettila in relazione con qualcosa che già conosci. Associando nuovi pensieri, a ricordi già immagazzinati faciliti la codifica e il recupero di quelle informazioni, perché l’associazione funge da indizio. Per esempio, per ricordare il nome di una persona mettilo in relazione con una caratteristica buffa del suo aspetto o con qualcos’altro che te lo fa venire in mente. Più l’associazione è divertente o assurda, più sarà facile ricordare.
Consolidamento: Devi concederti il tempo necessario per elaborare le informazioni, per “metabolizzarle”. Uno dei modi migliori per farlo è ripassare ciò che hai imparato, magari ripetendolo a qualcun altro. Se si dice che la ripetizione è la madre della memoria, una ragione ci sarà pure!
Non dimentichi mai il tuo nome, le lettere dell’alfabeto o come si adopera una forchetta o una matita, vero? Perché? Perché sono cose che ripeti o usi tutti i giorni. Con l’uso frequente i ricordi si imprimono più profondamente, e diventa più facile richiamarli alla memoria.


Secondo alcuni studi, entro 24 ore da che si è imparato qualcosa, se ne può dimenticare fino all’80 per cento, almeno temporaneamente. Comunque non ti scoraggiare perché un po’ o buona parte di quell’80 per cento, lo puoi richiamare alla mente ripassando il materiale.
Applica nei tuoi studi, uno alla volta, i segreti che abbiamo visto insieme e vedrai migliorare la tua memoria giorno per giorno.
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A presto. Simone Moroni.

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