Ascoli Piceno, 10 giugno 2012 - Testimonial d'eccezione dei 40 anni di Conad Adriatico, pioniere dell'idea di squadra e grande motivatore, Arrigo Sacchi ha conquistato il cuore di Ascoli Piceno. Il mister ha confessato la sua grande stima per Zeman e per il Pescara. "Non me ne voglia il Milan, ma la squadra più divertente della serie A quest'anno è stata la Juventus. Una formazione in cui il miglior marcatore ha messo a segno 10 reti(Matri), fa capire come tutti servono ma nessuno è indispensabile. In serie B il Pescara mi ha entusiasmato. Si vedeva che c'era l'impronta di Zeman. Questo è quello che rende differente un allenatore come un imprenditore. Ci sono persone che hanno un'impronta definita e questo è Zeman con il suo gioco divertente e aggressivo". Ex allenatore del Milan e della Nazionale, in rossonero l'allenatore romagnolo vinse due coppe dei Campioni, due coppe Intercontinentali, due Supercoppe Europee e uno Scudetto. Alla guida dell'Italia arrivò ad un passo dalla gloria, ma perse la finale mondiale a Usa 1994 ai rigori contro il Brasile. Chi meglio di lui, allora, poteva fare il punto sul valore del gruppo: "In Germania quando siamo diventati Campioni del Mondo, c'era uno spirito di squadra che dovrebbe essere da esempio per tutti. In quel periodo esplose Calciopoli, e la gente non voleva che la squadra partisse. Allora i giocatori e tutto lo staff misero da parte gli arrivismi e i protagonismi inutili, poi sappiamo tutti quello che è successo". E a qualche ora dall'esordio degli azzurri agli Europei 2012 Sacchi si è mantenuto cauto:  "Non me la sento di fare pronostici, mi auguro solo che la Nazionale disputi un buon Europeo".
                Pubblicazione a cura di Alfonso Aloisi
 
 


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