"Un incontro auspicato, voluto, ma solo quando lo vorranno": Roberto Tomasi in un'intervista dichiara il desiderio di voler incontrare i parenti delle vittime del Ponte Morandi. L'AD parla inoltre del piano di trasformazione di Aspi e del progetto di sgravi sul pedaggio per chi deve subire i disagi delle manutenzioni.
Roberto Tomasi, AD Autostrade per l'Italia

Aspi, l'AD Roberto Tomasi: incontrare i parenti delle vittime per superare le comprensibili diffidenze

"Vorremmo provare a spiegare, con grande senso di umiltà, quello che abbiamo fatto in diciotto mesi, reagendo a questa immensa tragedia": è l'Amministratore Delegato di Autostrade per l'Italia Roberto Tomasi, in un'intervista ripresa da "La Stampa e dal "Secolo XIX", a spiegare come la società stia rispondendo a quanto accaduto il 14 agosto 2018 a Genova. "Ci siamo interrogati più volte su come dare vicinanza o attenzione ai familiari" ha sottolineato l'AD, auspicando di poter incontrare presto i parenti delle vittime. "Vorremmo rompere le diffidenze, le comprensibilissime diffidenze che si sono create. La nostra disponibilità ad un incontro è massima, ma senza forzare nessuno. Certamente sì, siamo disponibili: vorremmo incontrarli, ma solo quando e se loro lo riterranno. Portiamo addosso una ferita che non potrà mai essere rimarginata" aggiunge Roberto Tomasi, specificando come Aspi si stia impegnando "a far sì che quanto accaduto non possa più ripetersi". Lo dicono gli investimenti destinati alla sicurezza e i controlli avviati in 587 gallerie. Ma l'AD ai familiari delle vittime rivolge anche un altro pensiero: "Non ultimo, vorremmo dire che siamo loro vicini, per qualsiasi cosa avessero bisogno". E ancora, parlando della concessione: "Auspichiamo una soluzione razionale nell'interesse del Paese delle vittime e a tutti coloro che hanno subito le conseguenze della tragedia".

Roberto Tomasi: focus su investimenti in sicurezza e manutenzione

Nell'intervista, Roberto Tomasi fa il punto sui controlli avviati nelle 587 gallerie gestite dalla società. Sono "solo una parte delle attività di verifica e manutenzione che stiamo svolgendo, insieme a quelle su ponti, viadotti, barriere antirumore": al lavoro "una compagine di aziende ed esperti internazionali" che sta intervenendo sui tunnel "per fare una `verifica veloce' in 60 giorni delle condizioni di sicurezza, anche alla luce di quanto accaduto nella galleria Bertè (crollata parte della volta il 30 dicembre)". Che sia "impegnativo, considerando che Autostrade gestisce il 35% dei tunnel di tutta Europa" è l'AD a evidenziarlo: "Nel frattempo stiamo riverificando tutti gli elementi dell'infrastruttura, comprese pavimentazione e barriere di sicurezza: un piano importante per garantire agli italiani la massima sicurezza". E sul fronte degli investimenti, Roberto Tomasi illustra il piano di trasformazione di Aspi: "Contempla fino al 2023 una spesa di manutenzione corrente di 2 miliardi, vede un aumento di 700 milioni rispetto alla previsione di spesa elaborata nel 2018. Parliamo di un incremento del 40 per cento. È una manifestazione concreta dell'attenzione che vogliamo dare alla manutenzione. Se poi guardiamo i numeri in un'ottica di medio termine, è ancora più chiaro il nostro nuovo approccio: 14,5 miliardi di investimenti per ammodernamento e potenziamento della rete e oltre 7 miliardi di spese di manutenzione, da qui ai prossimi 18 anni". Consapevole dei disagi che i cantieri nelle autostrade stanno creando ai viaggiatori, l'AD anticipa che in sinergia con il Ministero "nelle prossime settimane definiremo un pacchetto di misure per agevolare gli utenti, se ci fossero problemi di traffico dovuti ai cantieri, considerando anche la velocità di percorrenza delle singole tratte, per esempio con sconti e riduzioni sui pedaggi in caso di scarsa fluidità".
 
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