Alessandro Benetton prende come spunto l'opera di Lucio Fontana, mostrando alle sue spalle un quadro a cui è particolarmente legato, per spiegare come tutti gli italiani dovrebbero lasciarsi ispirare dal talento degli stranieri per creare a loro volta qualcosa di nuovo: siamo primi in tante cose e dobbiamo imparare a non sminuirci.
Alessandro Benetton

Alessandro Benetton: l'insegnamento di Lucio Fontana

"C'è una tendenza di noi italiani che mi ha sempre infastidito", afferma Alessandro Benetton. "Soffriamo di una sorta di complesso di inferiorità nei confronti degli altri Paesi, soprattutto quando si tratta di fare impresa. Pensiamo di essere sempre gli ultimi, ma non è assolutamente vero". L'imprenditore alla guida di 21 Invest parte dalla sua esperienza personale e professionale per parlare dell'Italia e della percezione che gli italiani hanno del loro Paese. In un recente episodio della video rubrica #UnCaffèConAlessandro, condivisa come di consueto anche sulle pagine online del "Corriere", Alessandro Benetton ha raccontato la storia del grande artista Lucio Fontana, autore del quadro che mostra orgogliosamente alle sue spalle, opera che arreda la sua casa e di cui l'imprenditore va particolarmente fiero. Durante la Biennale di Venezia del 1964, l'artista si lasciò ispirare dalla nuova pop art americana per dipingere il quadro che è ora in possesso dell'imprenditore: come Lucio Fontana, è importante che ci lasciamo ispirare dagli altri Paesi per scoprire la nostra capacità di creare qualcosa di nuovo e originale, senza sminuirci.

Alessandro Benetton: impariamo a raccontare anche i nostri successi

"Lo sguardo verso l'estero non deve essere l'occasione per lamentarci della nostra situazione ma un modo per trovare nuovi spunti e rubare idee dove possiamo", afferma Alessandro Benetton. "Non è vero che non abbiamo nulla da imparare dalle altre nazioni", ha sottolineato, ma tendiamo a vedere le altre grandi potenze economiche come la terra promessa. Anche la percezione che abbiamo di noi stessi è spesso errata: ci insegnano che siamo sempre gli ultimi, ma in moltissimi settori non è così. "Ci parlano di instabilità politica, eccessiva burocrazia, ma non possiamo lasciare che siano i nostri difetti a raccontare chi siamo. L'Italia è un brand e in quanto tale il suo valore dipende anche da come noi lo raccontiamo". Alessandro Benetton ha sottolineato l'importanza di raccontare anche i successi Made in Italy, cercando al contempo di risolvere le inefficienze. Fontana e il suo quadro rappresentano "la forza degli italiani nel mondo, una forza che spesso dimentichiamo di avere". "Siamo i primi in tante cose. Non dimentichiamolo e impariamo a raccontarlo", ha concluso Benetton.
 
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