L'artista italiano contemporaneo Massimo Falsaci in mostra al 3001Lab RossoSegnale di Milano

<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeyn_XSuxNqaCQoXBUal4xa_I3kxdzQxyFoh9PFAvn3t-1nBL35Lq28WUniVe5gpqNTYuzooCQs9282YofGDRXh3jlvMPyzLbdqa9pQDdgzZrpNTg8g0w3RRxNYYJjzXyuduyMhr8x1_DX/s1600/artista+italiano+contemporaneo.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="238" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjeyn_XSuxNqaCQoXBUal4xa_I3kxdzQxyFoh9PFAvn3t-1nBL35Lq28WUniVe5gpqNTYuzooCQs9282YofGDRXh3jlvMPyzLbdqa9pQDdgzZrpNTg8g0w3RRxNYYJjzXyuduyMhr8x1_DX/s320/artista+italiano+contemporaneo.jpg" width="320" /></a></div> Si inaugura 1l 16 settembre ore 18.00 al 3001Lb Rossosegnale di Milano la mostra personale dell’<b>artista Italiano contemporaneo</b> Massimo Falsaci.<br /> Le opere che vengono presentate in mostra catturano la natura, il suo scorrere in tempi differenti da quelli umani, ma anche sono capaci di fissare modelli artificiali, veloci, travolgenti, in cui la ricchezza più totale diventa vuoto.<br /> <br /> Le contro nature dell’artista Italiano contemporaneo Massimo Falsaci<br /> Ponti, hamburger, vetrate, ordinati carrelli del supermercato, torri, campi di grano, immondizia e poi piazze assolate, pescatori, grattacieli. Uno dietro l’altro, sembrano senza alcun ordine. E poi piccole figure che si allontanano, pensierose, staccate dalla realtà: nemmeno sopraffatte, ma semplicemente immerse nel chiarore abbagliante di un nulla, verso cui tutto l’insieme rutilante di sollecitazioni sembra spingerle.<br /> <br /> Nel percorso “CONTRO NATURE”, l’artista Massimo Falsaci ci chiede di dare un senso a quel vorticare infinito: sappiamo ancora riconoscere i colori della natura e le conseguenze del nostro agire? <br /> Dal vuoto che a volte riusciamo a creare attorno a noi...il troppo e il niente, l'essere alla massima potenza e l'annullarsi...due incredibili modi di interpretare l'essenza delle cose, quello della natura e quello dell’uomo, a volte capace di scorrere insieme altre volte di muoversi in sensi contrari...due nature contro…spesso ognuna di esse un vero e proprio essere "contro natura”, l’una per l’altra.<br /> 
<br /> 3001Lab RossoSegnale<br /> via Sacchini, 18 Milano<br /> mar-ven 10.30-12.30<br /> ingresso libero<br /> <div> <br /></div>

L'artista italiano contemporaneo Massimo Falsaci in mostra al 3001Lab RossoSegnale di Milano

Si inaugura 1l 16 settembre ore 18.00 al 3001Lb Rossosegnale di Milano la mostra personale dell’ artista Italiano contemporaneo Massimo F...

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Sabato 7 luglio 2012 ore 18.30 Palazzo Parasi Cannobio (VB) Massimo Falsaci “Utòpia”

<!--[if gte mso 9]><xml> <o:OfficeDocumentSettings> <o:AllowPNG/> </o:OfficeDocumentSettings> </xml><![endif]--><!--[if gte mso 9]><xml> <w:WordDocument> <w:Zoom>0</w:Zoom> <w:DoNotShowRevisions/> <w:DoNotPrintRevisions/> <w:HyphenationZone>14</w:HyphenationZone> <w:DisplayHorizontalDrawingGridEvery>0</w:DisplayHorizontalDrawingGridEvery> <w:DisplayVerticalDrawingGridEvery>0</w:DisplayVerticalDrawingGridEvery> <w:UseMarginsForDrawingGridOrigin/> </w:WordDocument> </xml><![endif]--> <!--StartFragment--> <br /> <div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"> <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7XjLbrdKvm3a7295FcTYCpiI00Bj1fYInZzx0E9PNgz5Alut7P16KKOcjW_Ty4R8fY4MEgc-daWIL6p8GOXuXmOoo7R5ko2vHXu8k0jlPXl8lWySXEmC1rFx13qCkU-s8OkWGaHAAtPOw/s1600/Senza-titolo---Acrilico-su-tela---105x70---2012.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="428" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7XjLbrdKvm3a7295FcTYCpiI00Bj1fYInZzx0E9PNgz5Alut7P16KKOcjW_Ty4R8fY4MEgc-daWIL6p8GOXuXmOoo7R5ko2vHXu8k0jlPXl8lWySXEmC1rFx13qCkU-s8OkWGaHAAtPOw/s640/Senza-titolo---Acrilico-su-tela---105x70---2012.jpg" width="640" /></a></div> <div class="MsoTitle"> <span class="Apple-style-span" style="font-size: 29px;"><br /></span></div> <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"> <span style="font-family: "Century Gothic"; mso-font-kerning: 0pt;">La galleria <b>“Galleria Camaver”</b></span><span style="font-family: "Century Gothic"; mso-font-kerning: 0pt;"> invita a scoprire la pittura del giovane artista piemontese <b>Massimo Falsaci</b></span><span style="font-family: "Century Gothic"; mso-font-kerning: 0pt;"> e la sua “Utòpia”, ispirata a quel </span><span style="font-family: "Century Gothic";">concetto di città ideale - fuori dal tempo e dallo spazio – espresso per la prima volta nel Cinquecento da Thomas More nella sua opera <i>Libellus vere aureus.</i></span><span style="font-family: "Century Gothic";"><o:p></o:p></span></div> <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"> <span style="font-family: "Century Gothic"; mso-font-kerning: 0pt;">Il percorso espositivo si articola in tre sezioni: nella prima l’artista si spinge <i>fuori</i></span><span style="font-family: "Century Gothic"; mso-font-kerning: 0pt;"> dai confini dove </span><span style="font-family: "Century Gothic";">dilagano il caos, il vagare nel buio senza una meta, il ricordo disordinato di un tempo passato, nel segno della frenesia e della solitudine; nella seconda egli si muove <i>all’interno</i></span><span style="font-family: "Century Gothic";"> della città dove tutto è giusto e perfetto, con spazi vivibili ordinati alternati a reti di canali e comunicazioni collettive, dove le tradizioni e le coscienze sono vive e presenti quotidianamente nell'agire di ogni individuo metropolitano; nella terza ci si lascia guidare dal simbolo del melograno: come i grani di questo frutto sono ordinati e collegati tra di loro secondo un preciso schema funzionale, così le immagini rubate di “Utòpia” rimandano a una rete di coscienze umane capaci di condividere, pienamente e nel rispetto più alto, il profondo significato della vita.</span><span style="font-family: "Century Gothic"; mso-font-kerning: 0pt;"><o:p></o:p></span></div> <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-hyphenate: auto; mso-layout-grid-align: none; text-align: justify; text-autospace: none;"> <br /></div> <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; mso-hyphenate: auto; mso-pagination: widow-orphan; text-align: justify;"> <span style="font-family: "Century Gothic"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt;"><b>Massimo Falsaci</b></span><span style="font-family: "Century Gothic"; mso-fareast-language: IT; mso-font-kerning: 0pt;"> è nato a Canobbio (VB) nel 1974. La sua formazione umanistica si è da subito messa in dialogo con un personale linguaggio artistico, iniziato negli anni Novanta, che coniuga l’espressività fumettistica ed editoriale (affinata nelle tecniche e nella soggettivistica con l'illustratore Karel Thole). A partire dal 2000 inizia a frequentare la scuola milanese di pittura di Gianna Berrettini dove esplora le tecniche artistiche scegliendo infine il connubio “immagine digitale – acrilico” Attualmente Falsaci è legato al filone della Nuova Figurazione, i suoi lavori sviluppano una rielaborazione asettica dell'immaginario contemporaneo prelevato dal vivere metropolitano e dalle figure quotidiane proposte dai mass media. Fotografie di attimi di vita rielaborate a computer, ridotte a quattro o cinque colori non sfumati, stampate su tela e riprese in acrilico: attraverso questa operazione Falsaci spoglia la vita delle apparenze e morde la forza dell'idea generatrice. Numerosi i premi vinti in questi anni: nel 2004 il Premio Gaber; nel 2007 il Diesel Wall; nel 2010 si è aggiudicato per il secondo anno consecutivo il Diploma d’onore al “Premio Arte Mondadori”, è stato finalista al concorso “It's Looks Good!” e ha vinto il concorso “Artefatto” promosso dal Comune di Trieste. <o:p></o:p></span></div> <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"> <span style="font-family: "Century Gothic";"><b>Galleria Camaver<o:p></o:p></b></span></div> <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"> <span style="font-family: "Century Gothic";">Palazzo Parasi<span style="mso-spacerun: yes;">  </span>Via Giovanola Cannobio (VB) Lago Maggiore<o:p></o:p></span></div> <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"> <span style="font-family: "Century Gothic";"><b>dal 07/luglio/2012 al 22/luglio/2012<o:p></o:p></b></span></div> <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"> <span style="font-family: "Century Gothic";"><b>Inaugurazione di Massimo Falsaci “Utòpia”: Sabato 7 luglio<span style="mso-spacerun: yes;">  </span>2012 ore 18.30<o:p></o:p></b></span></div> <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"> <span style="font-family: "Century Gothic";"><b>Catalogo in mostra<o:p></o:p></b></span></div> <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"> <span style="font-family: "Century Gothic";">- giorni feriali dalle ore 17.00 alle 19.00 <o:p></o:p></span></div> <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"> <span style="font-family: "Century Gothic";">- sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 17.00 alle 19.00<o:p></o:p></span></div> <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"> <span style="font-family: "Century Gothic";">- e su appuntamento: cel. 3282125180<o:p></o:p></span></div> <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%; text-align: justify;"> <br /></div> <div class="MsoNormal" style="line-height: 150%;"> <br /></div> <!--EndFragment-->

Sabato 7 luglio 2012 ore 18.30 Palazzo Parasi Cannobio (VB) Massimo Falsaci “Utòpia”

La galleria “Galleria Camaver” invita a scoprire la pittura del giovane artista piemontese Massimo Falsaci e la sua “Utòpia”,...

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C6? Da dove dgt? personale di Massimo Falsaci: scrive la Dott.ssa Valeria S. Lombardi

Un approccio diretto dei mezzi tecnologici del nostro vivere facocitante quotidiano, cosi' contemporaneo: dove tutto ci passa, tocca di sfuggita, dove poco purtroppo resta e solo raramente in pochissime persone viene poi rielaborato nel tempo; Ecco uno di questi, che vive proprio il suo tempo, che rielabora il veduto, percepito è l'artista Massimo Falsaci.<br />Un dovuto ampio respiro, un ennesimo riconoscimento è la splendida, importante mostra personale con circa una quindicina di opere tutte ad acrilico, che si terra' presso la libreria Rizzoli (Galleria Vittorio Emanuele II, 79 Milano) dal significativo titolo “C6? Da dove dgt? Cerchi?” dal 3-28 febbraio 2011 a cura di Marcello Cazzaniga (critico d'arte e curatore che lo segue ormai da molti anni).<br />Si potrebbe affermare che difatti: coloro che guardano, vogliono vedere oltre e Massimo Falsaci è capace di colmare questo desiderio in quanto è sempre già avanti rispetto agli altri. Un'artista che già dagli esordi pubblici è andato al centro dell'interesse e dell'attenzione: sia vincendo nel 2004 il Premio Gaber, sia nel 2007 vincendo il premio Diesel Wall presso le Colonne di San Lorenzo a Milano.<br />Un'artista che si è sempre contraddistinto per una ristretta gamma cromatica, colori spesso anti-naturalistici rispetto ai soggetti rappresentati: visi giovanili, sguardi e scorci di cittadini, eppure in quei “quasi” stridenti colori attorniati da un rosso, giallo e nero... sempre rappresentazioni convincenti, sorridenti, che quasi costituiscono delle icone infisse, congelate in loro stesse. Quasi appunto a volerci far riflettere che oltre al sorriso, all'immediato successo, bisogna considerare più aspetti di una persona, sapere appunto andar oltre alla sola apparenza, trovando così l'interiorita' del soggetto. Un'artista poliedrico Massimo Falsaci, che spesso non ha pure disdegnato a partecipare presso minute manifestazioni, solo per cercare di dare la dovuta attenzione dei media, alla sua zona d'origine ovvero il Verbano-Cusio-Ossola essendo lui di Cannobio. Un'artista che scoprendolo circa alla fine del 2007, ho avuto negli anni appunto modo di apprezzarne non solo la sua grandezza di artista, ma la sua intierezza di persona.<br />Un'arte pittorica come quella di Massimo Falsaci che colpisce in primis più profondamente gli addetti ai lavori, che conoscono il mercato: i suoi risvolti, i suoi limiti i suoi rari traguardi che passano poi alla storia, ecco dovutamente dico con certezza che Massimo Falsaci è uno di quei artisti, che pur, maturando, ha portato avanti la sua medesima ricerca artistica, arricchendola certamente, ma rimanendone fedele e che fara' storia. Un'arte poi che è troppo riduttiva dire che è avvicinabile alla cultura pop, perchè è un'arte immediata e contemporanea. Massimo Falsaci invece realmente è riuscita a trovare non solo la sua unica e personale via, ma che proprio non ha tangibili richiami è solo sua.<br />Poi altro dato saliente è un'artista che appaga non solo i suoi estimatori, scorgendo in lui sempre una costante ricerca a far di più e sempre un qualcosa di nuovo in cui soffermarsi del nostro vivere quotidiano. Ed è in questo contesto che si colloca la mostra odierna alla libreria Rizzoli ovvero quella di sottolineare questo passaggio fugace del tempo. E per davvero e più che non mai vi invito realmente ad andare a vedere questa mostra personale, uscendo da questa forse, nel contesto medesimo del centro città di Milano, vi sembrerà persino di essere divenuti parte di una futura opera di Massimo Falsaci.<br /><br />Dott.ssa Valeria s.Lombardi

C6? Da dove dgt? personale di Massimo Falsaci: scrive la Dott.ssa Valeria S. Lombardi

Un approccio diretto dei mezzi tecnologici del nostro vivere facocitante quotidiano, cosi' contemporaneo: dove tutto ci passa, tocca di ...

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Giallo e Dintorni - Rieti

<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmXniB_x1wVpR2CsMmh05UPiCDcCwVocvBY8phMnPa9pFSLzKRtBRSyBcCBXhfLi8GFU08Q4trZogZXZCxk2q0Lnr31Og3_KzYGuiBQldxGCFNwfDc2-__V_wHVUdNjhkE3upJUypE5zKo/s1600/MASSIMO+FALSACI-737923.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5563194449723514946" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhmXniB_x1wVpR2CsMmh05UPiCDcCwVocvBY8phMnPa9pFSLzKRtBRSyBcCBXhfLi8GFU08Q4trZogZXZCxk2q0Lnr31Og3_KzYGuiBQldxGCFNwfDc2-__V_wHVUdNjhkE3upJUypE5zKo/s400/MASSIMO+FALSACI-737923.jpg" style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 300px; height: 400px;" /></a><br />Titolo Giallo e dintorni<br />A cura di Barbara Pavan<br />Artisti Adriano Annino, Stefano Bergamo, Arianna Bonamore, Giovanni Chiarinelli, Stefano Cioffi, Valentina Crivelli, Massimo Falsaci, Eliana Frontini, Filippo Maria Gianfelice, LuBott, Patricia Mallia, Antonio Massimiani, Cristiana Pacchiarotti, Gianluca Ripepi e Clarice Zdanski<br />Sede espositiva Libreria Moderna<br /> Via Garibaldi 272, 02100 Rieti<br />Date 4 febbraio 2011 – 2 marzo 2011<br />Inaugurazione giovedì 3 febbraio 2011 ore 11.30<br />Orari 10-13 e 16-20<br />Ufficio stampa mostra Studio7.it www.associazionestudio7.it<br />e-mail studio7artecont@gmail.com<br />Info www.rietingiallo.it mob.+39 320 4571689<br />Catalogo in mostra<br /><br />Giovedì 3 febbraio 2011, alle ore 11.30, nell’ambito di A.A.A.Giallo Cercasi – Festival Biennale del Giallo e del Noir, promosso da Provincia di Rieti, Fondazione Varrone e Cariri, la Libreria Moderna, Via Garibaldi 272, a Rieti, inaugura GIALLO E DINTORNI, mostra d’arte contemporanea, a cura di Barbara Pavan.<br /><br />Quindici gli artisti in mostra: Adriano Annino, Stefano Bergamo, Arianna Bonamore, Giovanni Chiarinelli, Stefano Cioffi, Valentina Crivelli, Massimo Falsaci, Eliana Frontini, Filippo Maria Gianfelice, LuBott, Patricia Mallia, Antonio Massimiani, Cristiana Pacchiarotti, Gianluca Ripepi e Clarice Zdanski.<br /><br />Come già il cinema, spesso ispirato e alimentato dal genere letterario del giallo e del noir, anche l’arte vi attinge per questa mostra in cui gli artisti hanno ora ricreato atmosfere permeate di mistero, ora lasciato ‘tracce’ capaci di sottintendere trame sconosciute e misteriose.<br />E’ la suspense ciò che domina e accomuna le opere esposte che spaziano dalla pittura, alla scultura, alla fotografia. Si tratta, spesso, di frames di una storia oscura da immaginare, frammenti tratti da un ipotetico giallo mai scritto oppure tributi a personaggi che, da protagonisti, hanno animato le nostre letture. <br /><br />La mostra sarà visitabile fino al 2 marzo 2011.

Giallo e Dintorni - Rieti

Titolo Giallo e dintorni A cura di Barbara Pavan Artisti Adriano Annino, Stefano Bergamo, Arianna Bonamore, Giovanni Chiarinelli, Ste...

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Nova Phoenix: personale di Massimo Falsaci

<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUYTJrp8Zr8R2rGCpMFxIuS_Wzdh3MB4oFZhfeEmB8MNU4QA-iqG5h7NUrt5Tti1MOvUD6DlOTG58U0LMdJRRF4ZGKNWpQZmXAKYt9C_cm9nhDXfaCmSO2j-qD_RVslk3o6ef7_GnXag3Y/s1600/Riflessi.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5546482253552064642" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgUYTJrp8Zr8R2rGCpMFxIuS_Wzdh3MB4oFZhfeEmB8MNU4QA-iqG5h7NUrt5Tti1MOvUD6DlOTG58U0LMdJRRF4ZGKNWpQZmXAKYt9C_cm9nhDXfaCmSO2j-qD_RVslk3o6ef7_GnXag3Y/s400/Riflessi.jpg" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 131px; height: 200px;" /></a><br />Spazio espositivo: Banca Arditi Galati, Corso Mazzini 123, Cava dei Tirreni (SA)<br />Titolo della mostra: Nova Phoenix<br />Data di apertura: 18 dicembre 2010<br />Data di chiusura: 28 gennaio 2011<br />Orari di apertura: tutti i giorni dalle ore 8.30/13.30 - 14.30/15.30<br />curatore: MonnaLisa Salvati<br />autori: Massimo Falsaci<br />genere: arte contemporanea, personale<br />web: www.massimofalsaci.it<br />Le cinque opere di Massimo Falsaci, presentate nella mostra “Nova Phoenix”, intendono proporre riflessioni su due anelli della catena storica legata idealmente al ritorno ciclico della Fenice: il Rinascimento e l'epoca contemporanea. Queste tele, quasi fotograficamente, scoprono, gridano e anticipano a un mondo in continua trasformazione, l'esigenza di rinnovamento interiore ed esteriore. Falsaci, analizzando il rapporto temporale tra “prima” e “dopo”, arriva a considerare l'essere umano, che vive e agisce in una collettività, come “il solo” in grado di costruire e cambiare ciò che lo circonda. L'uomo, in ultima analisi, risulta, lui stesso, essere l'incarnazione di una nuova Fenice, capace di reinterpretarsi e tornare a nuova vita. Solo la speranza più pura, nascosta nel suo cuore, gli permetterà di vivere per altri 500 anni... (Alessio Lucchini)

Nova Phoenix: personale di Massimo Falsaci

Spazio espositivo: Banca Arditi Galati, Corso Mazzini 123, Cava dei Tirreni (SA) Titolo della mostra: Nova Phoenix Data di apertura: 18 dice...

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Dall'acqua nasce l'anima

<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2cCiiWFnM6e_KhUf7v7EEl39VaeXcKDVJYo0BeMWj2yMdbt9OXXYPluz__Jrqb7SZeQktuTPG39hd41SboTUxdTBnOo7MCBA7I4BJDIcEGgBPFH5Ov3CtpWt18pb5KAbVg9Ky4zX5hNO3/s1600/Massimo+Falsaci.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5492958370842785746" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2cCiiWFnM6e_KhUf7v7EEl39VaeXcKDVJYo0BeMWj2yMdbt9OXXYPluz__Jrqb7SZeQktuTPG39hd41SboTUxdTBnOo7MCBA7I4BJDIcEGgBPFH5Ov3CtpWt18pb5KAbVg9Ky4zX5hNO3/s400/Massimo+Falsaci.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 188px;" /></a><br /><a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCem20EZxUItTwvrOYvMKgGTTII7s-w93wmgXwcDZDDaMB2dZlTdcIU96CbbOhZ8OcoBftjiyf-x65zzl5s8Y46PPRntGDbn_E5b2S4nqjv6FWiXw-riGk4rm-GX_RsBYGvTXa3ZtUuYPv/s1600/Massimo+Falsaci.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5492956424468359714" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiCem20EZxUItTwvrOYvMKgGTTII7s-w93wmgXwcDZDDaMB2dZlTdcIU96CbbOhZ8OcoBftjiyf-x65zzl5s8Y46PPRntGDbn_E5b2S4nqjv6FWiXw-riGk4rm-GX_RsBYGvTXa3ZtUuYPv/s400/Massimo+Falsaci.jpg" style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 400px; height: 188px;" /></a><br />L’acqua è uno degli elementi più intimamente legati all’uomo, alla sua storia al suo stesso essere e alla sua psicologia . Un elemento che fin dalla notte dei tempi è stato considerato magico e misterioso e dunque legato a infinite simbologie e culti religiosi.<br />La città di Baveno trova un collegamento naturale con l’acqua essendo adagiata sulle sponde del lago Verbano o Lago Maggiore, specchiandosi nelle sue acque limpide , condividendone la bellezza il suo cambiare aspetto giorno dopo giorno ora dopo ora.<br />L’acqua sarà il mezzo per intraprendere un viaggio attraverso mondi altrimenti difficili da raggiungere e l’arte contemporanea sarà il traghettatore.<br />Dall’acqua noi nasciamo ed essa rappresenta da sempre la fonte di purificazione e quindi di rinascita. Immergersi nell’acqua ci catapulta in una dimensione particolare in cui tutto è distorto e ovattato: semplicemente diverso. Ci si trova allora in una dimensione molto simile a quella dell’immaginazionee dei sogni, proprio da dove l’artista estrae immagini forti o ricche di simbolismo e che sappiano comunicare a un livello più profondo. Inabissarsi in queste acque profonde che sono dentro di noi ci permette di varcare porte che si aprono nell’immaginifico permettendoci diplasmare un infinito numero di creature, pensieri, parole: arte.<br />Secondo le numerose leggende le creature misteriose che popolavano le acque dell’antichità altro non erano che le nostre intime paure che oggi sono altrove e prendonoforme diverse ma che sono tutte riconducibili a ciò che non conosciamo o che è insondabile come in passato erano le profondità marine. La nostra vita è stata spesso definita come la corrente di un fiume che scorre inesorabilmente senza mai fermarsi e così facendo ci arricchisce di esperienze e immagini nuove.<br />L’artista a volte sembra essere sulla riva di questo fiume e quindi capace di carpire immagini e realtà che chi è nel mezzo dei flutti non riesce a percepire se non in maniera superficiale. L’ispirazione per l’artista è un po’ come l’acqua: una sostanza primordiale informe da cui tutte le forme possono nascere con infinite potenzialità che ancora non sono manifeste.<br />L’acqua è tutto questo: è in grado di creare, purificare, dissolvere, cancellare, materializzare, donare la vita, guarire, ispirare saggezza, rendere immortali, essa è il primo specchio dell’uomo pensante, l’unico specchio che ci fornisce la capacità di vedere dentro le nostre emozioni.<br />L’acqua ci piace, ci affascina e ci ispira perché essa rappresenta un po’ noi stessi con la nostra energia vitale; all’apparenza sempre la stessa ma sempre diversa goccia dopo goccia se analizzata in profondità. L’acqua assomiglia all’anima dell’essere vivente, non ha principio e non ha fine, è differente e si presenta in innumerevoli forme.<br />Con questa mostra ospitata a Bavenocompiremo un viaggio a bordo della “nave arte” verso luoghi lontani e misteriosi, ma semplicemente dentro di noi.<br />La mostra rientra nel programma creato Antichi Palazzi creato da Camaver Kunsthaus<br /><br />Luogo: Sala Consiliare del Comune di Baveno<br />Piazza D. Alighieri, 14 - Baveno (VB)<br />Periodo: dal 17 al 25 luglio 2010<br />Inaugurazione: sabato 17 luglio dalle 18,00<br />Orari: Martedì - Domenica dalle 18 alle 22<br />Info: T. 3285930092 info@camaver.com<br />Artisti: Dalia Blauensteiner, Alejandro Capriles, Massimo Falsaci, Victoria Fontana, Isabelle Hosier, Jakub Jerabek, Emanuela Mezzadri, Urban Saxer, John Ligtenberg, Yari Ostovany, Rob Van Leeuwen.<br />Curatori: Marcello Cazzaniga (Camaver Kunsthaus)<br />Patrocini: Regione Piemonte, Provincia VCO, Distretto Turistico dei Laghi, Comune di Baveno, Camera di Commercio VCO.

Dall'acqua nasce l'anima

L’acqua è uno degli elementi più intimamente legati all’uomo, alla sua storia al suo stesso essere e alla sua psicologia . Un elemento che...

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Downtown a Locarno

<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgb-DhVs6uKPdPzDU1esyf9ARxFPb7rCAm9PjAKDbzmGjFSmI4tkX3ltkTnwSNsKjRQXD1HOP-YE1dIKkhNE0rE1nE4aAS9eeiQEu2auptMawOEic8EMEwcnI5uD-iy2OnodLWxCXL8DVQY/s1600/Riflessi.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5485143504150298402" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgb-DhVs6uKPdPzDU1esyf9ARxFPb7rCAm9PjAKDbzmGjFSmI4tkX3ltkTnwSNsKjRQXD1HOP-YE1dIKkhNE0rE1nE4aAS9eeiQEu2auptMawOEic8EMEwcnI5uD-iy2OnodLWxCXL8DVQY/s320/Riflessi.jpg" style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 210px; height: 320px;" /></a><br />Sabato 3 luglio 2010 alle ore 17.00, 36Mazal Contemporary, Lungolago G.Motta 2/a, a Locarno (Svizzera), inaugura la mostra d’arte contemporanea Downtown, a cura di Barbara Pavan. <br /><br />La mostra nasce intorno al lavoro di sette artisti italiani che affrontano, elaborano ed interpretano alcuni degli aspetti della relazione attuale tra l’uomo e il proprio ambiente: Stefano Bergamo, Daniela Caciagli, Giovanni Chiarinelli, Valentina Crivelli, Massimo Falsaci, Mariarosaria Stigliano e Meri Tancredi.<br /><br />I grandi agglomerati urbani che si espandono in maniera esponenziale costringono l’uomo contemporaneo ad affrontare e risolvere nuove sfide. La complessità delle società metropolitane pone problematiche non solo organizzative e logistiche, ma, soprattutto strutturali e relazionali la cui soluzione non può non tener conto delle implicazioni sociali, psicologiche e filosofiche sugli individui che abitano e vivono in megalopoli sempre più popolose. Gli aspetti, positivi e negativi, di questa evoluzione sollecitano anche gli artisti a porre l’attenzione sull’ambiente urbano che diventa terreno di studio e di ricerca non solo da un punto di vista paesaggistico ma anche e soprattutto umano.<br /><br />La città di STEFANO BERGAMO assomiglia ad un formicaio. Soffocati, omologati, compressi, gli individui si confondono in una folla rumorosa di persone e macchine creando, con una buona dose di ironia, un paesaggio surreale da cartone animato. Per DANIELA CACIAGLI è l’individuo l’elemento fondamentale di ogni forma di società organizzata, dalla più elementare alla più complessa delle grandi metropoli contemporanee. Le sue opere, come pagine di un libro senza fine, raccontano brevi attimi di singole vite, siano essi situazioni comuni e, a prima vista, banali o eventi straordinari in grado di cambiare il corso di un destino. Le opere di GIOVANNI CHIARINELLI nascono dalla sintesi alchemica dei linguaggi contemporanei: la fotografia diventa il medium attraverso il quale l’artista esprime concetti complessi con l’immediatezza e l’incisività di uno slogan pubblicitario. La parola diventa immagine in un gioco ironico di scambio continuo tra significato e significante, tra forma e sostanza. Le realtà urbane ci impongono ritmi e stili di vita spesso estranei alla nostra natura. Facciamo parte di un popolo di nomadi-stanziali-quotidiani che si sposta incessantemente, sempre attraverso i medesimi percorsi. Quello che ritrae VALENTINA CRIVELLI è il tempo, il nostro tempo; è il tempo lento che scandisce l’attesa al binario, è il tempo sospeso che si esaurisce tra un punto di partenza e uno di destinazione, è il tempo consumato che ci scivola via senza essere veramente vissuto. E’ il tempo infinito che tutti ci illudiamo di avere a disposizione. Sono le architetture urbane le protagoniste delle opere di MASSIMO FALSACI. Il paesaggio urbano, con i suoi monocromatismi, le sue linee perfettamente dritte, le forme squadrate dei palazzi, diventa la tela bianca su cui Falsaci stende i suoi colori, esaspera i toni, sottolinea la luce; il rigore dell’architettura si arricchisce della morbidezza del colore, l’artista ri-inventa la sua città, personalizza, come fa idealmente ognuno di noi, lo spazio che lo circonda. Intervenendo e modificando virtualmente il paesaggio, Falsaci sottolinea la necessità di trasformarsi da fruitore passivo a creatore attivo del proprio ambiente. Atmosfere crepuscolari e silhouettes che si muovono ora ordinatamente, ora confusamente, aggirandosi per la città come comparse su un palcoscenico: sono le ombre, in realtà, e non le persone, le vere protagoniste delle opere di MARIAROSARIA STIGLIANO. Ombre che paiono il vero motore dei manichini che si agitano intorno. La città della Stigliano è un luogo in cui l’individuo rischia continuamente di perdere la propria identità e la propria individualità, fagocitato da ritmi accelerati che non gli appartengono, costretto in spazi troppo ambigui, confinato in luoghi senza anima e senza bellezza. Arte, storia, filosofia si intrecciano confondendosi e sovrapponendosi nelle opere di MERI TANCREDI. Per l’artista l’opera d’arte non può prescindere dall’affondare le radici nel complessivo percorso della civiltà. Così la città, trasformazione e maturazione dell’antica polis, diventa luogo in cui le esperienze, le idee, le opportunità dei singoli individui si incontrano, si sommano, si scambiano, si arricchiscono. La metropoli diventa luogo di possibilità ulteriori di crescita e confronto non solo del singolo ma della collettività tutta.<br /><br /><br />Scheda tecnica:<br /><br />Titolo Downtown<br />A cura di Barbara Pavan<br />Artisti Stefano Bergamo, Daniela Caciagli, Giovanni Chiarinelli, Valentina Crivelli, Massimo Falsaci, Mariarosaria Stigliano e Meri Tancredi<br />Sede espositiva 36Mazal Contemporary<br /> Lungolago G.Motta 2/a<br /> Locarno (Svizzera)<br /> www.36mazal.com email: info@36mazal.com<br /> tel.(0041) 917510365<br />Date 3 luglio – 31 agosto 2010<br />Inaugurazione 3 luglio 2010 ore 17.00<br />Ufficio stampa Studio7.it www.associazionestudio7.it<br />e-mail studio7artecont@gmail.com<br /><br />Info mob.+39 320 4571689<br />Catalogo in mostra

Downtown a Locarno

Sabato 3 luglio 2010 alle ore 17.00, 36Mazal Contemporary, Lungolago G.Motta 2/a, a Locarno (Svizzera), inaugura la mostra d’arte contempora...

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Successioni nel tempo continuo

<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXZ5jpOBPVzlt2J4D53r9Wqz8NRAsoNbgZgmp8R-K8mb0aEgHp43jTz0vxk2v8XEBnt0OLVM4wgyDpZot9IM-Wt7490zciKYXzeLgTgh5t2g3JPIfGqSEh9e10iNf72Hz9hyHw7GNYgX0-/s1600/La-Gabbia1.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5477425902946440530" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXZ5jpOBPVzlt2J4D53r9Wqz8NRAsoNbgZgmp8R-K8mb0aEgHp43jTz0vxk2v8XEBnt0OLVM4wgyDpZot9IM-Wt7490zciKYXzeLgTgh5t2g3JPIfGqSEh9e10iNf72Hz9hyHw7GNYgX0-/s320/La-Gabbia1.jpg" style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 241px; height: 320px;" /></a><br />Spazio espositivo: Il Salotto dell'arte Gallery c/o Il Cortile Via Massimo D'Azeglio 73 28821 Cannero Riviera (VB)<br />Titolo della mostra: Successioni nel tempo continuo<br />Data di vernissage: 19 giugno 2010 ore 15.30<br />Data di apertura: 19 giugno 2010<br />Data di chiusura: 18 agosto 2010 <br />Orari di apertura: tutti i giorni dalle ore 11.00 alle ore 20.00<br />(possono variare, verificare sempre via telefono)<br />catalogo: a cura della Galleria Camaver Kunsthaus<br />Patrocini: Comune di Cannero Riviera<br />ufficio stampa: Galleria Camaver www.camaver.it<br />curatori: Marcello Cazzaniga<br />autori: Massimo Falsaci<br />genere: arte contemporanea, personale<br />web: www.massimofalsaci.it<br /><br />Presso Il Salotto dell'Arte Gallery di Cannero Rivera (VB) si terrà dal 19/06/2010 al 18/08/2010, la mostra del pittore Massimo Falsaci dal titolo “ Successioni nel tempo continuo” dove verranno esposte le opere dell'artista di taglio sperimentale indagativo; l'intento non è quello di realizzare un percorso antologico, quanto invece quello di puntualizzare gli sviluppi in successione di una dinamica di ricerca.<br />Come, quando si percorre un cammino, ci si arricchisce di esperienza, allo stesso modo l'affinarsi di Falsaci porta l'artista ad oltrepassare sempre più il confine della forma stagliando nella luce la vita nascosta dell'anima.<br />Il raggiungimento a tappe di questo stile pittorico-poetico ripropone reinterpretandola l'eterna sfida tra Ulisse e il limite umano.

Successioni nel tempo continuo

Spazio espositivo: Il Salotto dell'arte Gallery c/o Il Cortile Via Massimo D'Azeglio 73 28821 Cannero Riviera (VB) Titolo della most...

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AQUAE

<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgg2Xt1aEZZf7W8rB_ZXHujF9jb3KhJWAkTeRqTzXq16PV6Adp5wV0BjI_aSrYdcx87BhMRjzrS_lVymSFDyO_8jko2VbLA6gnKFlXrTmc6yCIFktTdlOzxKrctDABFAW-tdUbfQalgYqi4/s1600/Approdi---acrilico-su-tela-.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5474409161960302498" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgg2Xt1aEZZf7W8rB_ZXHujF9jb3KhJWAkTeRqTzXq16PV6Adp5wV0BjI_aSrYdcx87BhMRjzrS_lVymSFDyO_8jko2VbLA6gnKFlXrTmc6yCIFktTdlOzxKrctDABFAW-tdUbfQalgYqi4/s320/Approdi---acrilico-su-tela-.jpg" style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;width: 216px; height: 320px;" /></a><br />Sabato 12 giugno 2010 dalle ore 18.30 la Tenuta Due Laghi, Loc.Campigliano 29, Rivodutri (Ri), inaugura, nell’ambito della Rassegna Annuale ExArte, la mostra d’arte contemporanea AQUAE, a cura di Barbara Pavan, con l’intervento critico di Luca Arnaudo, promossa da Studio7.it, con il Patrocinio del Comune di Rivodutri.<br /><br />In mostra le opere di Artemad, Fabrizio Berardi, Giovanni Chiarinelli, Gianfranco De Felice, Giacomo Demurtas, Massimo Falsaci, Filippo Maria Gianfelice, LuBott, Claire Nelson e Meri Tancredi. <br />Performances musicali del Duo Dexter (Alessandro Petrucci e Luca Venzano) e di Luca Tosoni.<br /><br />L’acqua non è solo un elemento vitale e indispensabile alla nostra vita. Nutre e disseta anche la nostra anima, si lega indissolubilmente in qualche modo ai nostri pensieri e ai nostri ricordi. Potrebbe sembrare un tema anche troppo facile per una mostra d’arte, ma i dieci artisti di AQUAE pur non eludendo un doveroso tributo poetico all’acqua, hanno reso protagoniste delle opere le istanze urgenti della contemporaneità: inquinamento, abuso, spreco.<br /><br />Le due installazioni esterne di ARTEMAD, rimandano l’una ai pericoli di un’urbanizzazione selvaggia e indiscriminata che ci rende fragili ed in balìa di fatali eventi catastrofici, l’altra allo spreco sistematico e alla trasformazione di un elemento naturale in una fonte continua di inquinamento fino a diventare essa stessa rifiuto. I principi di rispetto ed economizzazione delle risorse non sono più negoziabili e l’urgenza di scelte coraggiose e costruttive non è più rimandabile. La gratuità e l’abbondanza dell’acqua ne offuscano il valore intrinseco, tanto che è nell’uso corrente dire che non c’è nulla di così facile come bere un bicchier d’acqua. L’opera fotografica di GIOVANNI CHIARINELLI riflette proprio sul significato delle parole che sottendono il grado di importanza che inconsciamente attribuiamo alle cose. Il bicchiere scheggiato e stretto nella morsa del filo spinato ricorda doverosamente che non sempre l’acqua è un bene scontato: milioni di persone non hanno accesso ad acque potabili o sicure; milioni di uomini soffrono la sete e ci sono luoghi in cui l’acqua è davvero un bene raro e prezioso e procacciarselo costa fatica e sofferenza. In un’altra opera in un bicchiere d’acqua purissima e trasparente galleggia un sottile strato nero di petrolio. Chiarinelli riesce con la forza di un linguaggio essenziale a dare una forma domestica ad una catastrofe reiterata di cui l’ultima immensa marea nera non è che uno degli innumerevoli episodi. Marea nera che ritorna anche nel Brutto anatroccolo di GIACOMO DEMURTAS realizzato riassemblando pezzi meccanici usati e inutili, originando una nuova forma di tutt’altro significato. Il principio ecologico del riutilizzo e del riciclo nelle intenzioni dell’artista, si scontra e si infrange contro questa catastrofe causata dall’incuria e dall’arroganza dell’uomo. L’anatroccolo ferito, avvolto e imprigionato nella spessa coltre nera, non si trasformerà nel meraviglioso cigno nero della fiaba. Con crudo e disincantato realismo, Demurtas ribadisce che senza un impegno serio e costante, la bellezza non avrà speranza. FABRIZIO BERARDI ci restituisce due diverse visioni del rapporto tra l’uomo e l’acqua. Quella delle società arcaiche, fondata su di un equilibrio di rispettoso utilizzo: all’acqua, madre e divinità, l’uomo riconosceva anticamente la magnanima generosità che consentiva la vita, temendone però la potenza e la forza distruttrice; e quella delle società industriali o post industriali in cui l’acqua è una merce, proprietà esclusiva degli uomini. Il carattere concettuale e sociologico dell’opera di MASSIMO FALSACI, – scrive Alessio Lucchini - articolata in due tele, propone l'acqua come altra soluzione possibile per recuperare il dialogo nel mondo svuotato di oggi. Da un lato l'uomo viene visto come un microcosmo abbandonato a contatti umani ridotti; dall'altro, il macrocosmo spersonalizzante degli scali-merce vede la realtà incanalata in numeri ordinati e la socializzazione continuamente soppiantata da sterili rapporti commissionali. L'acqua diventa uno strumento vivo ed efficace attraverso il quale si può rinsaldare e rafforzare quel flebile dialogo umano che rischia lo schianto nella desolazione. La forza dell’acqua trova voce nell’opera dei LUBOTT, La balena di Giona. In un tempo in cui l’uomo si erge a padrone e signore di tutti gli elementi, chi, se non l’uomo stesso, potrà salvare Giona dalla furia delle acque? Ecco, dunque, che il poderoso cetaceo biblico mandato da Dio in soccorso del profeta viene sostituito dallo scheletro di un prodotto industriale. Per salvare sé stesso e il proprio ambiente, l’uomo deve accettare e vincere la sfida che egli stesso ha lanciato. Sarà attraverso la sua intelligenza, la scienza, la tecnologia che dovrà elaborare nuove soluzioni e trovare un nuovo equilibrio, nuovi rapporti di forza tra sé e la natura. Nelle opere fotografiche di FILIPPO GIANFELICE l’indignazione violenta dell’acqua che ha travolto tutto, ha divorato la terra, si è ripresa repentinamente la sua libertà si cela dietro una silenziosa immobilità. E’ una bellezza tragica che nella calma irreale che segue all’ira devastante degli elementi, rimanda ad una dimensione in cui la vita e la morte giocano a rincorrersi, a volte si sfidano, a volte si sfiorano. A volte la vita soccombe. Altre volte la vita resiste. La fotografia di GIANFRANCO DE FELICE appare il tentativo estremo della bellezza di infiltrarsi tra lo squallore di cemento dei palazzi di periferia: un lembo di cielo che si insinua nello specchio d’acqua di una pozzanghera, stretta tra qualche rifiuto e una striscia di asfalto. CLAIRE NELSON, espone due sculture che rimandano un profondo senso di riappacificazione e di fusione, non solo con l’acqua, ma con tutti gli elementi dell’universo. Le due figure abbandonate, senza timori, senza conflitti, con la perfetta consapevolezza di essere, a pieno titolo, parte integrante del tutto. MERI TANCREDI propone un’opera complessa, frutto di una lunga ricerca storica e artistica, in ambito mitologico e religioso, del legame tra la donna e l’acqua. Due principi inesorabilmente associati alla nascita ed alla conservazione della vita, fino al traghettamento dell’anima oltre la morte. Un legame che dall’antichità ai giorni nostri si è coltivato in tutti i tempi ed in tutte le culture, tale da sovrapporre talvolta le due anime nella rappresentazione stessa della divinità. <br /><br />La mostra sarà visitabile fino al 15 agosto 2010. Catalogo in mostra.<br /><br /><br />Scheda tecnica<br /><br />Titolo Aquae<br />A cura di Barbara Pavan.<br />Intervento critico di Luca Arnaudo<br />Artisti Artemad, Fabrizio Berardi, Giovanni Chiarinelli, Gianfranco De Felice, Giacomo Demurtas, Massimo Falsaci, Filippo Maria Gianfelice, LuBott, Claire Nelson e Meri Tancredi.<br />Date 12 giugno – 15 agosto 2010<br />Inaugurazione 12 giugno 2010 ore 18.30<br />Sede espositiva Tenuta Due Laghi<br /> Loc. Campigliano 29 – Rivodutri (Ri)<br />Ingresso libero<br />Catalogo in mostra<br />Coordinamento Studio7.it www.associazionestudio7.it<br />Ufficio stampa Studio7.it e-mail studio7artecont@gmail.com<br />Info e-mail barbarart@tiscali.it Tel.320.4571689<br />Con il Patrocinio del Comune di Rivodutri

AQUAE

Sabato 12 giugno 2010 dalle ore 18.30 la Tenuta Due Laghi, Loc.Campigliano 29, Rivodutri (Ri), inaugura, nell’ambito della Rassegna Annuale ...

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Successioni nel tempo continuo: quando il confine vive l'anima

<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizPgLdmuxZOOttv7oyNIHWz-ne8fjQOBosxLCQS4LHZuTzPQ0uWa2aBODPALAIjenl2c6ZMgxS8aj0X8C_rnkW9yTlxJ8pvn43PAKOf6gQjnua6KX4nixyQQphbg85jRZu8Pi0Su5hXpCL/s1600-h/SSB-1486-10402.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5403170573106937106" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEizPgLdmuxZOOttv7oyNIHWz-ne8fjQOBosxLCQS4LHZuTzPQ0uWa2aBODPALAIjenl2c6ZMgxS8aj0X8C_rnkW9yTlxJ8pvn43PAKOf6gQjnua6KX4nixyQQphbg85jRZu8Pi0Su5hXpCL/s320/SSB-1486-10402.jpg" style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 214px; height: 320px;" /></a><span style="font-size:100%;"><span style="font-family:verdana;">Spazio espositivo: Studio Quadra Domodossola</span></span> <span style="font-size:100%;"><span style="font-family:verdana;"><br />Titolo della mostra: Successioni nel tempo continuo: quando il confine vive l'anima</span></span> <span style="font-size:100%;"><span style="font-family:verdana;"><br />Data di apertura: 28 novembre 2009 </span></span> <span style="font-size:100%;"><span style="font-family:verdana;"><br />Data di chiusura: 31 dicembre 2009</span></span> <span style="font-size:100%;"><span style="font-family:verdana;"><br /><br />Presso si terrà dal, la mostra del pittore Massimo Falsaci dal titolo “ Presso lo Studio Quadra di Domossola si terrà dal 28 novembre 2009, la mostra del pittore Massimo Falsaci dal titolo “ Successioni nel tempo continuo: quando il confine vive l'anima” dove verranno esposte le opere dell'artista di taglio sperimentale indagativo; l'intento non è quello di realizzare un percorso antologico, quanto invece quello di puntualizzare gli sviluppo in successione di una dinamica di ricerca.<br />Come, quando si percorre un cammino, ci si arricchisce di esperienza, allo stesso modo l'affinarsi di Falsaci porta l'artista ad oltrepassare sempre più il confine della forma stagliando nella luce la vita nascosta dell'anima.<br />Il raggiungimento a tappe di questo stile pittorico-poetico ripropone reinterpretandola l'eterna sfida tra Ulisse e il limite umano.<br /></span></span><span style="font-size:100%;"><span style="font-family:verdana;">Orari di apertura: 9-12 e 15-18 dal lunedi al sabato</span></span> <span style="font-size:100%;"><span style="font-family:verdana;"><br /></span></span><span style="font-size:100%;"><span style="font-family:verdana;">www.myspace.com/studioquadradomo</span></span>

Successioni nel tempo continuo: quando il confine vive l'anima

Spazio espositivo: Studio Quadra Domodossola Titolo della mostra: Successioni nel tempo continuo: quando il confine vive l'anima Data ...

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Sul Sentiero colorato della Fantasia: 5 artisti interpretano Rodari

<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2NqzVpHBnBQ5wIJ3660eMd89nYoj24H7o7WY6b05ADdd2_0KoMmb1Te_iXWLmvfXTuVOv3W9MK0HGZacvZ_qub_WCq2ZQvmJEIV3RLcAjJf2H7x6MNgXTqg4MOyalP2Ifb0VrRZINrZ9b/s1600-h/bastone.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5397291529285793474" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2NqzVpHBnBQ5wIJ3660eMd89nYoj24H7o7WY6b05ADdd2_0KoMmb1Te_iXWLmvfXTuVOv3W9MK0HGZacvZ_qub_WCq2ZQvmJEIV3RLcAjJf2H7x6MNgXTqg4MOyalP2Ifb0VrRZINrZ9b/s320/bastone.jpg" style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 192px; height: 320px;" /></a><br />Luogo: Parco della Fantasia “Gianni Rodari”, Omegna (VB)<br />Periodo: 7 novembre – 5 dicembre 2009<br />Inaugurazione: 7 novembre ore 15.00<br />Finissage: 5 dicembre ore 18.30 con meditazione musicale a cura del M. Alessio Lucchini.<br />orari: mart/ven 14.30-17.00 e sab/dom 10.00-12.00 e 14.30-18.00<br /><br />“Sul sentiero colorato della fantasia” è un titolo perfettamente adatto per indicare un progetto che si propone di stimolare la fantasia dei piccoli fruitori della ludoteca, unendo l’arte figurativa, di cinque artisti del territorio provinciale, con quella della parola del grande scrittore cusiano Gianni Rodari.<br />Perfettamente in linea con il programma pedagogico rodariano, il “Sentiero colorato” celebra la fantasia e allude al cammino di crescita che ogni bambino ha il diritto di percorrere nella serenità.<br />Gli artisti coinvolti nel progetto hanno deciso di illustrare il racconto “A giocare col bastone”, che Gianni Rodari scrisse per la raccolta “Favole al telefono”. Si tratta di un breve testo di grande poeticità: è una storia semplice -e proprio per questo consona a comunicare un messaggio costruttivo-, incalzante nel susseguirsi delle immagini e capace di destare continua meraviglia nel lettore, che senza fatica partecipa alle straordinarie avventure del piccolo Claudio, protagonista del racconto.<br />I diversi quadri fantastici, che Rodari inscena con brio, sono frutto di una sapiente tecnica narrativa che si basa su sintetiche descrizioni (“un bel vecchio con gli occhiali d’oro”, “un solenne cammello”, “un’astronave che fendeva lo spazio”…) che non vincolano entro stretti legami la fantasia del lettore, ma, al contrario, forniscono lo spunto per continuare ad immaginare. E proprio partendo dal presupposto di non imbrigliare mai la fantasia, gli artisti di Artevariante sono riusciti ad interpretare la favola con libertà, ciascuno attraverso il proprio originale linguaggio creativo.<br />Gianluca Ripepi, Chiara Buccio, Massimo Falsaci, Luca Benetti, Emanuela Mezzadri dopo aver diviso il racconto in otto momenti, lo hanno saputo illustrare fornendo un bel saggio delle loro capacità espressive. Ai lavori che rappresentano la favola, sono affiancate altre cinque opere raffiguranti esclusivamente il bastone magico.<br />Ogni artista ha realizzato un prodotto estremamente originale, avvalendosi della propria abilità comunicativa.<br /><br />Biglietto: ingresso libero<br />Orario del vernissage: 15.00<br />Orario Finissage: 05 dicembre ore 18.30<br />Recapiti specifici dell'evento: info@artevariante.it<br />Curatore: Associazione Artevariante<br />Patrocinio: Fondazione Comunitaria del VCO, Provincia del VCO, Comune di Omegna, Parco della Fantasia “Gianni Rodari” di Omegna e Fondazione Museo Arti ed Industria<br />Artisti: Benetti Luca, Buccio Chiara, Falsaci Massimo, Mezzadri Emanuela, Ripepi Gianluca

Sul Sentiero colorato della Fantasia: 5 artisti interpretano Rodari

Luogo: Parco della Fantasia “Gianni Rodari”, Omegna (VB) Periodo: 7 novembre – 5 dicembre 2009 Inaugurazione: 7 novembre ore 15.00 Finissage...

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Nuova Figurazione di Massimo Falsaci per la giornata del comtemporaneo

<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvAiEQvDmHwfuAEXJyBTfqVdfMc8PAyUxTn8nOMHtCRcqDLPEiBW54Ji-ilalhZYUVyz7NKrIE5DZVYnIaveTEskAjZ_595uHqfA2HMrVcEP1QvL-VfND7lVRsyxf14VdwJVTAQL1aCey3/s1600-h/Riflessi+80x53+acrilico+su+tela+2009.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5386801482084227186" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhvAiEQvDmHwfuAEXJyBTfqVdfMc8PAyUxTn8nOMHtCRcqDLPEiBW54Ji-ilalhZYUVyz7NKrIE5DZVYnIaveTEskAjZ_595uHqfA2HMrVcEP1QvL-VfND7lVRsyxf14VdwJVTAQL1aCey3/s320/Riflessi+80x53+acrilico+su+tela+2009.jpg" style="margin: 0pt 10px 10px 0pt; float: left; cursor: pointer; width: 210px; height: 320px;" /></a><br /><div style="text-align: justify; font-family: verdana;"><span style="font-size:100%;">Spazio espositivo: Salone Vogue P.za Vittorio Emanuele I, 31 28822 Cannobio (VB)<br />Titolo della mostra: Nuova Figurazione<br />Vernissage: sabato 03 ottobre 2009 ore 11.00<br />Data di chiusura: 31 ottobre 2009<br /><br />Presso il Salone Vogue di Cannobio si terrà dal 01 al 31 ottobre, la mostra del pittore Cannobiese Massimo Falsaci dal titolo “Nuova figurazione”.<br />L'inaugurazione ufficiale si terrà sabato 3 ottobre alle ore 11.00 in concomitanza con la giornata del contemporaneo indetto dall'AMACI.<br />L’esposizione presenta nuovo modo di intendere l'arte figurativa in cui la cultura dell'immagine, tipica dei nostri anni e l'influenza dei mass media emergono in forse originali.<br />L'artista Massimo Falsaci, vincitore del premio internazionale Diesel Wall 2007, utilizza la tela bianca come uno spazio pervaso dalla luce, nella quale i suoi soggetti si immergono risucchiati da candore e privati delle loro caratteristiche; sfruttando in uno spazio senza coordinate, un'unione con esso quasi purificatoria. Con una tavolozza ridotta a pochi colori, come rosso, giallo, nero e con un tratto pittorico minimizzato, l'artista cannobiese dipinge giocando con la luce e il colore, creando immagini che sorgono e si disintegrano senza identità.<br />Nell'ansia di ridurre tutto all'essenziale, i suoi dipinti sembrano dimostrarci che con pochi elementi si possa ancora ottenere molto.<br /><br />Orari di apertura: dal martedì al sabato dalle 9-12 e dalle 15 alle 18<br />Chiuso domenica e lunedi<br />Patrocinio: AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani)<br />Artista: Massimo Falsaci<br /></span></div>

Nuova Figurazione di Massimo Falsaci per la giornata del comtemporaneo

Spazio espositivo: Salone Vogue P.za Vittorio Emanuele I, 31 28822 Cannobio (VB) Titolo della mostra: Nuova Figurazione Vernissage: sabato 0...

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Emozioni Metropolitane personale di Massimo Falsaci

<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqAGlDEwJFmJwZmr-cFW4e4MiBxvwujsHPV54Xxc7gSHROdh2795lmAHZ3RwZG-vYojgMOcXlqim5BaleD31mkF2pKkNj5b_WEa5B8V4KTT0iej-7JevsW2sty7XJfK2yg9HdTt4f_xmII/s1600-h/Sugoi.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5313142618634709778" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjqAGlDEwJFmJwZmr-cFW4e4MiBxvwujsHPV54Xxc7gSHROdh2795lmAHZ3RwZG-vYojgMOcXlqim5BaleD31mkF2pKkNj5b_WEa5B8V4KTT0iej-7JevsW2sty7XJfK2yg9HdTt4f_xmII/s320/Sugoi.jpg" style="display:block; margin:0px auto 10px; text-align:center;cursor:pointer; cursor:hand;width: 320px; height: 209px;" /></a><br />Presso i Parrucchieri Anadema di Milano si terrà dal prossimo 23 marzo fino al 5 giugno 2009, la mostra del pittore Massimo Falsaci dal titolo “Emozioni Metropolitane”.<br />L’esposizione presenta nuovo modo di intendere l'arte figurativa in cui la cultura dell'immagine, tipica dei nostri anni e l'influenza dei mass media emergono in forse originali.<br />L'artista Massimo Falsaci, vincitore del premio internazionale Diesel Wall 2007, utilizza la tela bianca come uno spazio pervaso dalla luce, nella quale i suoi soggetti si immergono risucchiati da candore e privati delle loro caratteristiche; sfruttando in uno spazio senza coordinate, un'unione con esso quasi purificatoria. Con una tavolozza ridotta a pochi colori, come rosso, giallo, nero e con un tratto pittorico minimizzato, l'artista cannobiese dipinge giocando con la luce e il colore, creando immagini che sorgono e si disintegrano senza identità.<br />Nell'ansia di ridurre tutto all'essenziale, i suoi dipinti sembrano dimostrarci che con pochi elementi si possa ancora ottenere molto.<br /><br />Vernissage: martedì 23 marzo 2009 ore 20<br />Data di chiusura: 5 giugno 2009<br />Orari di apertura: martedi-sabato 10-13 e 15-19.<br />Ingresso libero

Emozioni Metropolitane personale di Massimo Falsaci

Presso i Parrucchieri Anadema di Milano si terrà dal prossimo 23 marzo fino al 5 giugno 2009, la mostra del pittore Massimo Falsaci dal tito...

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Massimo Falsaci in mostra al Chiostro del Bramante, Sala delle Sibille

Il successo riscontrato dal progetto “Codice 01”, tenutosi presso il Chiostro del Bramante nel periodo <br />novembre 07-gennaio 08, ha confermato inequivocabilmente la necessità di soddisfare specifiche <br />istanze espresse da due tra i principali ruoli componenti il sistema dell’arte: l’artista e il collezionista. <br />Attraverso l’esposizione in sede museale di opere di giovani artisti acquisibili a costi accessibili, <br />l’iniziativa ha permesso di convalidare l’idea secondo cui i meccanismi ricorrenti e usuali del mercato <br />dell’arte risentano oramai di un anacronismo nocivo non solo ai ruoli di cui sopra, ma all’intero metodo <br />d’approccio, mentale e fisico, attuato dal fruitore nei confronti dell’opera d’arte. <br /> <br />La nuova edizione del progetto, “CODICE 02”, si terrà presso la Sala delle Sibille, nuovo spazio <br />pensato appositamente per esposizioni di giovani artisti. <br /> <br />Coinvolgendo due dei principali punti cardinali del meccanismo arte (artista e collezionista), “CODICE <br />02” vuole permettere l’instaurazione di un rapporto diretto tra i due, riducendo al minimo indispensabile <br />le mediazioni che solitamente intervengono all’interno dei perimetri classici – e ormai fuori corso – <br />dell’arte contemporanea. <br /> <br />Garantiti dal tenore qualitativo proposto, i visitatori avranno modo, oltre che prendere visione di una <br />selezione esemplificativa delle recenti tendenze dell’arte, di “investire” sul futuro di alcune di loro <br />attraverso l’acquisizione immediata dei lavori presenti, improvvisandosi collezionisti e affidando <br />esclusivamente al proprio sguardo e senso estetico quali opere preferire, quali creazioni portare a casa . <br /> <br />Gli artisti potranno invece, da un lato, godere di una vetrina prestigiosa e, dall’altro, aprirsi ai riscontri <br />spontanei del gusto e soddisfare una delle loro richieste più frequenti: l’opportunità. <br /> <br />“CODICE 02” si propone quale punto di riferimento per un nuovo pensare l’arte contemporanea e i suoi <br />processi di esposizione/acquisizione, rivoluzionando l’idea solita di collezionismo e concedendo <br />all’artista l’opportunità di un confronto diretto con se stesso, i “colleghi” presenti e il mercato. <br /> <br />“CODICE 02” rivoluziona i metodi di trasmissione dell’arte attuale, accorciando l’iter di sempre e <br />connettendo tra loro, senza ruoli superflui, artista e collezionista. <br /> <br />“CODICE 02” è una mostra dove guardare e toccare, volere ed avere, in perfetta sintonia con l’agilità <br />delle istanze sempre più spontanee dell’era in corso.

Massimo Falsaci in mostra al Chiostro del Bramante, Sala delle Sibille

Il successo riscontrato dal progetto “Codice 01”, tenutosi presso il Chiostro del Bramante nel periodo novembre 07-gennaio 08, ha confermato...

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vco Talenti Emergenti a Cannobio

Spazio espositivo: Salone Vogue, Piazza Vittorio Emanuele III, 21 Cannobio (VB)<br />Titolo dell'evento: VCO Talenti Emergenti<br />Data di apertura: 15 novembre 2008<br />Data di chiusura: 20 novembre 2008<br />Data di vernissage: 15 novembre 2008 ore 18.30<br /><br />Abstract di presentazione: Si inaugura il 15 novembre alle ore 18.30 presso il Salone di bellezza Vogue, con il patrocinio del comune di Cannobio, la mostra collettiva del progetto VCO Talenti Emergenti per la valorizzazione degli artisti della provincia del Verbano Cusio Ossola.<br />Terza mostra collettiva, dopo i successi di Verbania e Baveno, comprensiva di ben 11 artisti tra pittori, scultori, fotografi, e scrittori.<br />Ospiti della mostra gli artisti Maria Sabetti e Cino Creazioni autori di una camera d'albergo presso l'Alexander Museum Palace di Pesaro.<br />L'intera manifestazione è inoltre legata alla raccolta fondi per Emergency.<br />Tutte le informazioni sul blog http://vcotalentiemergenti.blogspot.com<br /><br />Orari di apertura: 9-12 e 15-18 chiuso la lunedi e domenica<br />Biglietto: ingresso libero<br />Orario del vernissage: 18.30<br />Recapiti specifici dell'evento: info@artevariante.it<br />Curatore: Massimo Falsaci<br />Patrocinio: Comune di Cannobio<br />Artisti: Cino creazioni, Chiara Buccio, Emanuela Mezzadri, Laura Ferraris, Luca Bassi, Maria Sabetti, Marisa Cortese, Massimo Falsaci, Mirko Zullo, Paolo Meschio e Rossana Lozzio.

vco Talenti Emergenti a Cannobio

Spazio espositivo: Salone Vogue, Piazza Vittorio Emanuele III, 21 Cannobio (VB) Titolo dell'evento: VCO Talenti Emergenti Data di apertu...

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LA "NUOVA FIGURAZIONE" DI MASSIMO FALSACI dal 1 Dicembre sul sito Webartmagazine

<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBqWKhVhsEznmLUPI4ZtcFDFB-EG8u6liCisP0dNSVK78ibgw694Si6pF8E5awochVO_KisDpVQERVicNnr4JKAHEByWbpivKRKaxV4CTI4EJaHGc6iqEqzS0kkQB9o5fd48TJK76eowaa/s1600-h/1999.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5137227555633261538" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBqWKhVhsEznmLUPI4ZtcFDFB-EG8u6liCisP0dNSVK78ibgw694Si6pF8E5awochVO_KisDpVQERVicNnr4JKAHEByWbpivKRKaxV4CTI4EJaHGc6iqEqzS0kkQB9o5fd48TJK76eowaa/s400/1999.jpg" style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" /></a><br />L'artista trae ispirazione dalle fotografie che egli stesso scatta, dai giornali, riviste ecc., comunque da immagini che al di fuori della loro bellezza gli trasmettono delle emozioni.<br />Falsaci ha tutto un suo modo particolare di dipingere: scompone la figura sulla tela in aree alle quali corrispondono diversi colori, come in un puzzle.<br />L'effetto è simile a quello della fotografia, ma qui le emozioni e i sentimenti vengono espressi dal colore, di solito forte e vivido, per creare contrasti decisi.<br />Le opere sembrano illuminate da una luce intensa, quasi irreale.<br />Falsaci non ritrae i protagonisti dello star-system, come potrebbe sembrare per un moderno ritrattista (troppo facile e scontato), ma personaggi comuni, presentandoceli nella sua personale visione, nella chiave umanistica che lo contraddistingue, dal paesaggio umano a quello naturale, quasi astratto (vedi certe immagini di fiori).<br />Falsaci gioca con i sensi dello spettatore, sfruttando luci e prospettive, mette in scena la sua anima di artista, a prescindere dal soggetto dipinto, registrando con disinvoltura, oltre alla tecnica, il sentimento e la sensibilità.<br />Tutti i ritratti di Falsaci sembrano la metafora del suo stato d'animo, le immagini delle sue emozioni.<br />Sono tutte "storie dal volto umano" dove in ognuna di esse si può facilmente riconsscere il carattere, sia nell'espressione che negli atteggiamenti; una figurazione legata ad immagini che l'artista ama ritrarre anche fotograficamente o tratte da giornali e riviste.<br />Questi volti sarebbero piaciuti all'amico Andy Warhol, che per le sue imnmagini pop-artistiche usava prima la polaroid, poi la tecnica serigrafica, ma mentre l'artista americano si avvaleva di volti noti (Marilyn Monroe, Liz Taylor o Elvis Presley) e di avare cromie, Falsaci usa immagini di volti sconosciuti in quanto a lui non interessa far risaltare la notorietà ma quello che c'è all'interno di un volto (lo spirito e l'anima del volto stesso), sarebbe sufficiente osservare opere come "Il ricordo di un amore", "La vendetta", "Metropolitana", "Nelll'intimità", "New Generation" o "Pensiero stupendo" per renderci conto di quanto abbiamo detto sull'anonimato dei personaggi che descrive questo artista.<br />Due cose simili ma fortemente contrastanti; più tecnica e retorica quella di Warhol, più artisticità, personale e introspettica, quella di Falsaci. Mentre Warhol fornisce una forma ai volti noti, Falsaci dipimnge le gioie e le inquietudini dei volti sconosciuti, allo scopo di reinventare una figurazione più "nobile", che oltre alle fattezze ci faccia intuire anche i sentimenti, buoni e cattivi che siano.<br />L'artista dipinge e sembra voler parlare con i personaggi che disegna, come a cercare di liberare da quelle figure i fantasmi dell'inconscio e convertirli in stimoli per l'osservatore.<br />Si tratta di un nuovo linguaggio non verbale per arrivare all'anima delle cose, all'essenza della pittura classica in chiave moderna.<br />In definitiva, mentre Warhol, usando i mezzi della fotografia e della serialità, rende più evidente il senso della perdita di identità (se il volto non fosse noto non comunicherebbe alcuna emozione), Falsaci, usando la pittura e il colore vivo, non si interessa della riconoscibilità del soggetto, ma della sua interiorità.<br />E' questo il ruolo del vero artista, quello di reinventare cose già esistenti, scavando nel loro più profondo, come un profeta o un veggente.<br />Eraldo Di Vita

LA "NUOVA FIGURAZIONE" DI MASSIMO FALSACI dal 1 Dicembre sul sito Webartmagazine

L'artista trae ispirazione dalle fotografie che egli stesso scatta, dai giornali, riviste ecc., comunque da immagini che al di fuori de...

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Nuova Figurazione - Personale di Massimo Falsaci

<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlq35SPdi540TW7Aovce4TiwUEwPzxi46ALULlL-Ff8Zw0EJkc4_HSfqNLsIEDlvjPYDnE0Dl6M940ECq99W-WBjPVd6yPewGDw0d1sdvr5BHbvzthEGI3MUAiDxlYhQnClSgd_RzXa-LZ/s1600-h/Alsole.jpg"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5098167092328303986" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlq35SPdi540TW7Aovce4TiwUEwPzxi46ALULlL-Ff8Zw0EJkc4_HSfqNLsIEDlvjPYDnE0Dl6M940ECq99W-WBjPVd6yPewGDw0d1sdvr5BHbvzthEGI3MUAiDxlYhQnClSgd_RzXa-LZ/s400/Alsole.jpg" style="float:left; margin:0 10px 10px 0;cursor:pointer; cursor:hand;" /></a><br />Presso La Fabbrica di Villadossola si terrà dal prossimo 14 settembre al 22, la mostra del pittore Massimo Falsaci dal titolo “Nuova figurazione”.<br />L’esposizione presenta nuovo modo di intendere l'arte figurativa in cui la cultura dell'immagine, tipica dei nostri anni e l'influenza dei mass media emergono in forse originali.<br />L'artista Massimo Falsaci, vincitore del premio internazionale Diesel Wall 2007, utilizza la tela bianca come uno spazio pervaso dalla luce, nella quale i suoi soggetti si immergono risucchiati da candore e privati delle loro caratteristiche; sfruttando in uno spazio senza coordinate, un'unione con esso quasi purificatoria. Con una tavolozza ridotta a pochi colori, come rosso, giallo, nero e con un tratto pittorico minimizzato, l'artista cannobiese dipinge giocando con la luce e il colore, creando immagini che sorgono e si disintegrano senza identità.<br />Nell'ansia di ridurre tutto all'essenziale, i suoi dipinti sembrano dimostrarci che con pochi elementi si possa ancora ottenere molto.<br /><br />Orari di apertura: lunedi-giovedi su appuntamento (tel. 3282125180) venerdi-sabato-domenica 10-13 e 15-19.<br />Ingresso libero<br />Recapiti: 3282125180<br />Patrocinio: Commissione giovani e dell'Assessorato alla Cultura del comune di Villadossola

Nuova Figurazione - Personale di Massimo Falsaci

Presso La Fabbrica di Villadossola si terrà dal prossimo 14 settembre al 22, la mostra del pittore Massimo Falsaci dal titolo “Nuova figuraz...

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