Tratto da QualitiAmo - La Qualità gratis sul web
Molti pensano che la qualità sia prerogativa di quelle organizzazioni che vendono i propri prodotti o servizi a caro prezzo ma la qualità, come vedremo, può avere diverse dimensioni, si può esplicitare con poco.
Per un ristorante, ad esempio, qualità significherà sì ottimi prodotti ma anche il rispetto delle norme igienico-sanitarie, un’accoglienza cordiale, e un ambiente piacevole.
Per un'azienda che gestisce i trasporti cittadini, invece, saranno fondamentali la puntualità e la pulizia e potremmo continuare così all’infinito.
La competizione, oggi più di ieri, si gioca sulla ricerca continua della qualità e sulla capacità di farla recepire ai clienti nella maniera corretta.
Gli imprenditori avveduti hanno capito da un pezzo su quale terreno sfidare i concorrenti ma, spesso, incontrano ostacoli che sembrano insormontabili perché la qualità è, prima di tutto, cultura e la cultura va trasmessa e assorbita col tempo, a dispetto di coloro che credono che il vantaggio competitivo sia associato solo all’ottenimento del sospirato pezzo di carta: la certificazione.
Un altro ostacolo è rappresentato dai clienti stessi che, a volte, sembrano più interessati ai prezzi che alla qualità, soprattutto quando nell’aria aleggia l’estrema insicurezza dettata dalla crisi che ha investito il nostro Paese in questi ultimi anni.
Se è vero che il prezzo è importante, però, è ancora più vero che, a parità di prezzo, il cliente sceglierà il prodotto o il servizio che avrà la qualità migliore e che la qualità , intesa come metodologia, ci può aiutare a mantenere bassi i prezzi dei nostri prodotti, aumentando il valore intrinseco che il cliente vi associa.
Nonostante quello che si sente spesso ripetere, il mondo è pieno di esempi di prodotti di ottima qualità venduti a prezzi bassi.
Per citarne uno solo, ricorderemo gli orologi Swatch che, pur essendo prodotti precisi e praticamente indistruttibili (quindi di ottima qualità) e costruiti in Svizzera dove la manodopera non è certo a buon mercato, occupano la fascia di mercato bassa per quanto riguarda gli orologi.
È la dimostrazione che si può offrire qualità anche a prezzi bassi, generando il massimo valore con il minimo utilizzo di risorse.
Spesso, però, gli imprenditori sono ciechi davanti a questi esempi, preferendo un gioco al massacro per spuntare il prezzo più basso con i fornitori per l’acquisto delle materie prime invece che impostare con loro rapporti di patnership e di collaborazione, o utilizzando in maniera pesante un precariato demotivato o, ancora, aumentando indiscriminatamente i prezzi dei propri prodotti, magari in nome di quell'euro che, ormai da anni, porta via moltissime delle colpe imputabili, in realtà, solo ad una cattiva gestione interna.
I “furbetti del quartierino”, tanto per rimanere di attualità, coloro, cioè, che non puntano sulla qualità e sullo sviluppo ma sullo sfruttamento e sull’immobilismo non avranno però, a nostro giudizio, ancora una vita molto lunga.
I clienti stanno imparando a confrontare e a scegliere e hanno sempre più voglia di sapere e di conoscere ciò che acquistano, stimolati anche dalle numerose iniziative di comunicazione sulla qualità che, fortunatamente, investono tutti i settori anche se mai abbastanza.
Essere competitivi oggi e applicare la qualità significa semplicemente lavorare bene e non far pagare agli acquirenti le proprie inefficienze, valorizzando le risorse umane, il sapere e la tecnologia che sono la vera forza che ci distinguerà dalla massa aiutandoci a sviluppare la nostra impresa e diffondendo benessere sociale, con ovvi ritorni anche di immagine.
Abituiamoci a guardare alla qualità come ad una rivoluzione culturale che tutela sì i clienti e può costare notevoli sforzi ma che è destinata sempre più a orientare e a promuovere i consumi.
www.qualitiamo.com
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