Due amici erano soliti incontrarsi ogni giorno sulla spiaggetta del paese, per fare insieme una bella passeggiata e regalarsi una piacevole pausa di relax. A volte chiacchieravano a lungo del più e del meno, altre volte camminavano in silenzio lasciando vagare piacevolmente i propri pensieri con in sottofondo il ritmico sciabordio delle onde.
Un bel giorno, uno come tanti, si incontrarono al solito posto, pronti a lasciarsi pervadere, ancora una volta, da quel mondo incantato che tanti momenti piacevoli aveva donato loro. Ma quel giorno era diverso dagli altri. Ben presto, infatti, una strana sensazione di incredulità, rabbia e fastidio si impadronì di loro. Un solo sguardo bastò a sgretolare il loro buonumore proprio come un’onda può fare con un castello di sabbia.Sparse qua e là, per un tratto di chilometri, centinaia, forse migliaia di bottiglie di plastica, di tutte le forme e di tutti i colori. Buste per la spesa, con tanto di griffe dei più noti supermercati, sacchetti vuoti di patatine, merendine, lattine di bibite più o meno riconoscibili; migliaia di cotton fioc. Chi l’avrebbe mai detto che c’erano così tanti cotton fioc in giro da quelle parti! E poi ancora bicchieri e piattini di plastica, persino una scarpa sfondata, e molto, molto altro ancora…
Per un attimo pensarono di aver sbagliato strada. “Come è possibile? Siamo finiti alla discarica?” “No, ecco lì il vecchio chiosco, la staccionata… è proprio lei, la nostra cara e bellissima spiaggia!” “Ma cosa ti hanno fatto?” “E’ colpa della mareggiata!” - sentenziò un vecchio pescatore con tono solenne, intuendo il loro disappunto.Già. Deve essere proprio così! Pensarono i due amici. Vatti a fidare del mare! Tu gli riservi amore incondizionato e quello ti ripaga in questo modo…
“Stanotte il mare era davvero nervoso. Vedete quel tronco enorme laggiù? Peserà centinaia di chili! Quando il mare è così agitato quaggiù arriva di tutto!”. Il pescatore continuava a parlare, forse per esorcizzare chissà quali pensieri.I due amici annuirono distrattamente, continuando a guardare tutt’intorno la loro irriconoscibile spiaggetta. Erano davvero arrabbiati. Si sentivano offesi, traditi, amareggiati, delusi… il loro angolo di paradiso era stato profanato! Il più giovane raccolse una bottiglia e la scagliò con rabbia il più lontano possibile, come a voler allontanare da sé quello squallore. Ma dopo pochi secondi le onde la depositarono nuovamente sulla battigia. Sembrava proprio che il mare ce l’avesse con loro! Come potevano fare a riconquistare il loro spazio e la loro serenità? Alcune nuvole grigie sembravano messe lì apposta a peggiorare il loro stato d’animo. Un velo di tristezza si impadronì di loro , accompagnato inevitabilmente da un crescente senso di impotenza e di inadeguatezza.
Continuarono a camminare mestamente, lamentandosi l’uno con l’altro dello scempio perpetrato sotto i loro occhi e dell’insospettato ed ingiusto tradimento del mare. Ad un tratto uno dei due notò a pochi metri di distanza qualcosa che attirò la sua attenzione. Luccicava….. Sembrava un semplice pezzo di vetro, ma per un indecifrabile motivo, i due si sentirono attratti da quell’oggetto misterioso e decisero ugualmente di recarsi a vedere di cosa si trattasse. Era uno specchio. Fu una rivelazione improvvisa…in quel momento tutto apparve incredibilmente chiaro ai loro occhi. Cominciarono per la prima volta a guardare le cose in modo diverso. Subito dopo, come per magia, il sole iniziò timidamente a fare capolino tra le nuvole. E i due ragazzi tornarono alla loro vita con una nuova consapevolezza…tratto da Relax. Vivere RilassataMente
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