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Guarda che Look: Pittarello lancia il nuovo punto vendita di Limbiate con stile

<p><em>Finalmente anche per scarpe ed accessori (e non solo per profumeria e make-up) arriva il servizio di personal shopper in store.</em><br /> <br />    <em><img align="left" alt="guarda-che-look" height="370" hspace="5" src="http://demo.nascar.it/foto_comunicati/guardachelook1.jpg" title="guarda-che-look" width="270"/>Padova, 23 ottobre 2012 - </em>In occasione dell’apertura del nuovo punto vendita a Limbiate (MB) presso il Centro Commerciale Carrefour, sabato 27 ottobre 2012, Pittarello metterà a disposizione un esclusivo servizio di Personal Shopper: <strong>3 preparatissime fashion blogger</strong>, grazie alla loro passione ed il proprio intuito glamour, potranno dare i propri consigli di stile per aiutare i clienti a trovare la scarpa giusta per il look giusto, potendo contare sul più <strong>grande assortimento di scarpe e accessori</strong> ed una convenienza senza eguali con <strong>sconti fino al 40% su tutta la collezione</strong>.  <br /><br />  È possibile inoltre fissare un appuntamento direttamente con una delle Personal Shopper in modo da evitare code ed avere un servizio puntuale e dedicato; prenotarsi è facile: basta scrivere una e-mail a personalshopper@scarpepittarello.it per trovare con le Personal Shopper Pittarello l’orario ideale per il tour in negozio.  <br /><br />  Verrà inoltre allestito all’interno del centro commerciale il corner Pittarello<strong> “Guarda che Look”</strong>, dove le clienti con il look più trendy potranno ricordare l’evento grazie ad un <strong>personale servizio fotografico</strong>, che potrà essere condiviso con i propri amici su facebook: le migliori foto verranno pubblicate sulla pagina www.facebook.com/PittarelloRosso  per comporre un vero e proprio look-book della giornata.<br /><br />  Per scoprire di più sull’<strong>apertura di Limbiate</strong> e avere un’anteprima delle collezioni scarpe e accessori è possibile visitare il sito www.scarpepittarello.it. <br /><br />    <em>Pittarello è azienda leader nella distribuzione al dettaglio di calzature per donna,uomo e bambino. Una realtà che pone il consumatore al centro di tutto, sempre attenta a elementi quali la qualità, le tendenze, e la varietà e l’offerta di prezzi. L’azienda conta più di 70 punti vendita in Italia e all’estero. Pittarello è il luogo ideale dove acquistare calzature a prezzi accessibili senza rinunciare alla qualità del made in Italy e ai marchi più noti.</em><br /></p>

Guarda che Look: Pittarello lancia il nuovo punto vendita di Limbiate con stile

Finalmente anche per scarpe ed accessori (e non solo per profumeria e make-up) arriva il servizio di personal shopper in store. Padova,...

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NON VEDENTI SERVONO UNA CENA AL BUIO A RIOLO TERME (RA)

<div class="mobile-photo" style="border-bottom: medium none; border-left: medium none; border-right: medium none; border-top: medium none;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2N4xXIGQsw2vz5rU49xNhXUrYSiqLg3oUyUOMY6f9aoLyOfcRpDbWiJZZ8VyKtxJMkGw4QAWwIIDOj_P6iAJPn1BUOx5LSuziSL8uoksMNBjTD4Zspq_DGifACuMIfa6G6gKhRNb_uQQ/s1600/Cena+al+buio+%25282%2529-721115.jpg" style="clear: right; cssfloat: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5802217869681576514" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2N4xXIGQsw2vz5rU49xNhXUrYSiqLg3oUyUOMY6f9aoLyOfcRpDbWiJZZ8VyKtxJMkGw4QAWwIIDOj_P6iAJPn1BUOx5LSuziSL8uoksMNBjTD4Zspq_DGifACuMIfa6G6gKhRNb_uQQ/s320/Cena+al+buio+%25282%2529-721115.jpg" /></a>  <a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb4sjDiLtMoNi4geEw7Q2KjlgtuV0hvj0uk2WnMrkEUwB7mi-7gftyFi2UCrBD20vlGygopbn2IV4ibGjgdlLx0L_6jybtcAwkNQLMLy9Z_3Kf3dyCj4Rxo75ke5CfODegHYKNkHQzAZ0/s1600/Cena+al+buio+%25281%2529-723526.jpg" style="clear: left; cssfloat: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" border="0" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5802217885656890770" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjb4sjDiLtMoNi4geEw7Q2KjlgtuV0hvj0uk2WnMrkEUwB7mi-7gftyFi2UCrBD20vlGygopbn2IV4ibGjgdlLx0L_6jybtcAwkNQLMLy9Z_3Kf3dyCj4Rxo75ke5CfODegHYKNkHQzAZ0/s320/Cena+al+buio+%25281%2529-723526.jpg" /></a></div>
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<span style="color: #000066; font-family: CronosPro-SemiboldSubh; font-size: 14pt;"><span style="font-family: Times New Roman;"><var id="yui-ie-cursor"></var>Riolo Terme, 23 ottobre 2012 – Metti una sera a cena, nel buio più completo! La particolare iniziativa viene proposta dal ristorante dell'Albergo Alma di Riolo Terme per il giorno 10 novembre 2012, ore 20:00.  La peculiarità dell'appuntamento risiede nel fatto che la sala, dove verranno serviti i piatti del menù, non sarà illuminata e l'assistenza ai commensali sarà curata da personale non vedente. Insomma, un evento altamente sensoriale che Giuliana Montalti, titolare della struttura ricettiva, indica come "unico e coinvolgente da vivere come esperienza e raccontare". Di sicuro un'emozione profonda accompagnata dalla qualità e dal gusto.  La sensibilità dei partecipanti verrà stimolata in maniera completa e sarà una grande soddisfazione per i giovani non vedenti riuscire a dare il meglio in un ambiente che per loro rappresenta la quotidianità. Parte del ricavato sarà devoluto al Comitato Genutori dell'UICI di Bologna e API&ACI per progetti volti all'integrazione dei disabili visivi. Le prenotazioni possono essere effettuate (entro giovedì 8 novembre) a Giuliana Montalti "Restaurant Manager" telefono 0546-71097 oppure a mezzo posta elettronica: </span><a href="mailto:albergoalmariolo@alice.it" rel="nofollow" target="_blank" ymailto="mailto:albergoalmariolo@alice.it"><span style="font-family: Times New Roman;">albergoalmariolo<span style="font-family: CronosPro-Subh;">@alice.it</span></span></a></span><span style="color: #000066; font-family: CronosPro-Subh; font-size: 14pt;"><span style="font-family: Times New Roman;">  L'Albergo Ristorante Alma è ubicato alla via Firenze, 38 – cap.: 48025 Riolo Terme (Ra) – Tel.: 0546 71097 – 338 2856304.  </span></span></div>
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<div class="yiv182251846MsoNormal" style="background-color: white; color: black; font-family: garamond, new york, times, serif; font-size: 18pt; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
</div>
<div class="yiv182251846MsoNormal" style="background-color: white; color: black; font-family: garamond, new york, times, serif; font-size: 18pt; margin: 0cm 0cm 0pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #000066; font-family: CronosPro-Subh; font-size: 16pt;"><span style="font-family: Times New Roman;">                                                        <var id="yiv182251846yui-ie-cursor"></var>        Alfonso Aloisi  </span></span></b><b><span style="color: #000066; font-family: CronosPro-SemiboldSubh; font-size: 16pt;"></span></b></div>
<div style="background-color: white; color: black; font-family: garamond, new york, times, serif; font-size: 18pt;">
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NON VEDENTI SERVONO UNA CENA AL BUIO A RIOLO TERME (RA)

Riolo Terme, 23 ottobre 2012 – Metti una sera a cena, nel buio più completo! La particolare iniziativa viene proposta dal ri...

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Passo in avanti dell'EMBA di SDA Bocconi nel ranking Financial Times

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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-JznUhBBy9lo/UIV1rabahcI/AAAAAAAAABw/coH2JUvmAj4/s1600/sdabocconi.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="105" src="http://3.bp.blogspot.com/-JznUhBBy9lo/UIV1rabahcI/AAAAAAAAABw/coH2JUvmAj4/s400/sdabocconi.gif" width="400" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: normal; margin-bottom: .0001pt; margin-bottom: 0cm;">
<span style="font-family: "Times New Roman","serif"; font-size: 12.0pt; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L'<a href="http://www.sdabocconi.it/it/mba-executive-mba/executive-mba" target="_blank">Executive MBA</a> di SDA
Bocconi, dopo il debutto positivo l’anno scorso nel ranking del Financial Times,
fa un nuovo passo in avanti e sale di un gradino occupando il 66mo posto nel
mondo e 28mo in Europa. SDA Bocconi, unica scuola italiana presente in
classifica, riesce così a confermarsi nel ranking di prestigio internazionale
con un programma in lingua italiana, ideato per preparare i manager ad
affrontare le sfide dei mercati internazionali.<br />
<br />
La classifica dei programmi Executive MBA prende in considerazione una serie di
parametri tra cui l’incremento salariale ottenuto dai diplomati e il
miglioramento della loro carriera professionale, nonché la presenza di faculty
internazionale.<br />

<span style="color: black;"><br /><span style="color: black;"><a href="http://www.sdabocconi.it/it/faculty/morosetti-paolo" target="_blank"><b>Paolo Morosetti</b></a></span>, Direttore del programma ha
commentato:</span><i>"Siamo orgogliosi di questo risultato che qualifica
ulteriormente e dà visibilità all'Executive MBA di SDA Bocconi, nel contesto
nazionale ed internazionale, confermando di essere l'unico Executive MBA in
Italia per manager che desiderano potenziare e caratterizzare il proprio stile
di management e le capacità di leadership in diversi contesti organizzativi con
efficienza e integrità"</i>.<br />
<br />
L’Executive MBA di SDA Bocconi è un programma di 21 mesi in lingua italiana, alterna
moduli di frequenza in aula con fasi di distance learning e rende compatibili
studio e lavoro. È dedicato a manager con in media 10 anni di esperienza
professionale, ai partecipanti è anche offerta la possibilità di frequentare
corsi elective presso prestigiose scuole partner internazionali a Los Angeles,
Toronto, Tel Aviv e Ginevra.</span></div>

Passo in avanti dell'EMBA di SDA Bocconi nel ranking Financial Times

L' Executive MBA di SDA Bocconi, dopo il debutto positivo l’anno scorso nel ranking del Financial Times, fa un nuovo passo in ...

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<b> </b>
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<ol><div style="margin-bottom: 0cm;">
<i>Insegna diritto all’Università
 Bocconi di Milano e si occupa di giurisprudenza dalla seconda metà
 degli anni ‘70: Giuseppe Franco Ferrari è un avvocato milanese</i></div>
</ol>
<b><a href="http://www.slideshare.net/GiuseppeFrancoFerrari" title="Slideshare di Giuseppe Franco Ferrari">Giuseppe Franco Ferrari</a>,
 dal 1976 ad oggi, ha maturato una significativa esperienza nel campo 
della giurisprudenza. Egli svolge infatti diverse attività in questo 
settore. Nella sua pagina personale sul sito di doc sharing, Slideshare, 
troverete alcune presentazioni e documenti sul tema.</b><br />
<h2>
</h2>
<i><a href="http://www.youtube.com/user/gfrancoferrari">Giuseppe Franco Ferrari</a> <a href="http://it.linkedin.com/in/giuseppefrancoferrari">professione </a>e <a href="http://www.xing.com/profile/GiuseppeFranco_Ferrari">CV </a></i><br />
<h2>
GIUSEPPE FRANCO FERRARI E IL MONDO DELLA GIURISPRUDENZA</h2>
<a href="http://www.slideshare.net/GiuseppeFrancoFerrari" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;" title="Giuseppe Franco Ferrari - Slideshare"><img alt="Giuseppe Franco Ferrari" height="195" src="http://www.giuseppefrancoferrari.it/wp-content/uploads/2012/04/144-giustizia-economia1.jpg" title="Giuseppe Franco Ferrari" width="273" /></a>Laureato in Giurisprudenza e iscritto all'albo degli avvocati di Pavia, <b>Giuseppe Franco Ferrari</b>
 svolge la professione di docente universitario dal 1976, anno in cui 
gli è stato affidato l'insegnamento di "Istituzioni di diritto pubblico"
 all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.<br />Nel 1981 da 
avvio ad un'attività presso l'Università degli Studi di Pavia, dove 
diventa ricercatore per le materie pubblicistiche.<br />Due anni più tardi
 diventa poi anche professore associato per il corso di Diritto pubblico
 comparato sull'insegnamento di Istituzioni di diritto pubblico, presso 
la Facoltà di Economia e Commercio dell'Università Cattolica di Milano.<br />Da allora il <b>dott. Giuseppe Franco Ferrari </b>è titolare di diversi corsi di diritto presso alcuni atenei. <br />
<h2>
GIUSEPPE FRANCO FERRARI - ALTRI INCARICHI</h2>
Le attività professionali che l'avvocato <b>Giuseppe Franco Ferrari</b> svolge non sono legate solamente all'ambito accademico.<br />In
 primo luogo egli opera presso uno studio legale di cui egli stesso è 
titolare, lo studio GF Ferrari che ha sede in tre delle principali città
 italiane: Milano, Pavia e Roma.<br />Tra l'anno 1998 e l'anno 2001 il 
professore è stato membro del Direttivo della Associazione italiana dei 
costituzionalisti; è membro del comitato di direzione e del comitato 
scientifico di alcune riviste di settore ed è presidente di IFEL dal 
gennaio 2009.<br />
<br />
<a href="http://faculty.unibocconi.it/giuseppefrancoferrari/"><b>Giuseppe Franco Ferrari Bocconi</b></a><br />
<br />
<i><b> </b></i><br />
<a href="http://faculty.unibocconi.it/giuseppefrancoferrari/"><b>Giuseppe Franco Ferrari Studio Legale</b></a>
<br />
<br />
<i><b>Nella <a href="http://www.slideshare.net/GiuseppeFrancoFerrari" title="Giuseppe Franco Ferrari su Slideshare">pagina del dott. Giuseppe Franco Ferrari su Slideshare</a> sono presenti alcuni documenti su temi giuridici e di attualità.</b></i><br />
<br />
<a href="http://www.youtube.com/user/gfrancoferrari"></a><br />
<br />
<i><b> </b></i><br />
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<br />
<br />
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Insegna diritto all’Università Bocconi di Milano e si occupa di giurisprudenza dalla seconda metà degli anni ‘70: Giuseppe Franco Fer...

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LA MEDIAZIONE CONIUGALE AL WORD MEDIATION FORUM (VALENCIA 2012)

<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7VWEMu1rz0-D9BVimk_SBNc_YpnCEm5z0n3RJ1hIlZEPbxzKImuM-EY_fmXUjIgOendN8oG5ZdN-T_Ni-PWPTSGKGJJ54LFdD9bm8kiu313cN2mx1dGiu3nQaDMxLWtwZc9ONUv_aXA/s1600/Massimo+Silvano+Galli+al+World+Mediation+Forum.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7VWEMu1rz0-D9BVimk_SBNc_YpnCEm5z0n3RJ1hIlZEPbxzKImuM-EY_fmXUjIgOendN8oG5ZdN-T_Ni-PWPTSGKGJJ54LFdD9bm8kiu313cN2mx1dGiu3nQaDMxLWtwZc9ONUv_aXA/s320/Massimo+Silvano+Galli+al+World+Mediation+Forum.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-small;">Pubblichiamo la sintesi dell'intervento di Massimo Silvano Galli al <a href="http://www.worldmediationforum.com/?lang=en" target="_blank">World Mediation Forum</a> tenutosi a Valencia lo scorso fine settimana (18/21 ottobre 2012), in cui si teorizza il concetto di Mediazione Coniugale.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>

<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span> <span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span> <span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">La mediazione coniugale è un percorso ideato per affrontare la crisi della coppia in ottica riparativa, ma anche per anticiparla e prevenirla, sollecitando ogni suo protagonista a riconoscere la propria storia con rispetto e consapevolezza di sé e dell’Altro. Un percorso che aiuta la coppia a comprendere i comportamenti distonici che emergono nelle relazioni amorose, per poi procedere alla loro rivisitazione critica e alla loro ristrutturazione, senza evadere dai tòpoi della mediazione: il conflitto, la comunicazione, la relazione. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non si tratta, però, di tentare, semplicemente, una ricongiunzione, bensì di affrontare una possibile evoluzione: generando cambiamenti, trasformazioni positive, affinando la capacità dei singoli e della diade di conferire senso e valore al proprio mondo, sollecitando la consapevolezza del proprio specifico e ineliminabile contributo nella costruzione della realtà e sviluppando, al contempo, la capacità di mediare con l’Altro e con le sue interpretazioni del mondo.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sempre più spesso chi opera nei contesti di mediazione familiare, avverte la necessità di poter governare il processo di mediazione affrancato dalle rigide strutture di un’impostazione che vorrebbe il mediatore familiare vincolato ad accompagnare le parti solo negli articolati passaggi della separazione o del divorzio. La mediazione coniugale si apre, invece, alla possibilità della riconciliazione, aiutando i partner a ritrovarsi in una dimensione comunicativa più trasparente e coinvolgente, ristrutturando il conflitto in ottica costruttiva, riscoprendo il senso, la bellezza e l'importanza di una gestione consapevole, responsabile e progettuale dello stare insieme come, laddove vi sono dei figli, di una genitorialità completa e condivisa.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tuttavia, la differenza tra mediazione familiare e mediazione coniugale non si connota riduttivamente nel fatto che una è chiamata a dividere e l’altra ad unire, ma che una può accontentarsi di un buon accordo e l’altra non può fare a meno di generare un cambiamento, una trasformazione. Il senso della ri-congiunzione cui questa mediazione aspira, non va quindi letto unicamente come una ripresa più adeguata della convivenza, ma come la capacità del mediatore di coniugare (appunto) le istanze profonde del singolo partner con le esigenze della coppia.</span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Per questo, il mediatore coniugale, oltre alle tecniche specifiche della mediazione atte a governare il conflitto e a riaprire la comunicazione, è anzitutto un esperto delle cose dell’amore, poiché la mediazione coniugale è fondamentalmente un processo pervaso dall'idea dell’amore, inteso (al di là di ogni melensa configurazione) quale esercizio a fare bene, a farsi del bene, a ricercare il proprio ben-essere, dove il mediatore coniugale veste i panni di un vera e propria guida capace di aiutare le parti a ri-conoscere il proprio reciproco ben-essere, imparando il modo migliore per costruirlo con l'Altro.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Questo essere esperto nelle “cose dell’amore” al di là di ogni specificità tecnica, rappresenta il vero iato tra la mediazione familiare e questa nuova impostazione -anche, e forse soprattutto, dal punto di vista della formazione che risulta spesso incomprensibilmente avulsa dalle conoscenze dell’amore e, soprattutto, dell’amore contemporaneo, impropriamente sostituito da riflessioni e teorie sulle fasi della vita della coppia e della famiglia che altra cosa sono e che per altro rispondono solo parzialmente e per lo più psicologicamente ai tanti perché che la tematica impone.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il tempo e lo spazio non ci consentono qui di affrontare come meriterebbe questa riflessione sull'amore contemporaneo tanto importante per il mediatore coniugale. Accenniamo solo, a titolo esemplificativo, uno dei temi che tanto dovrebbero interrogare anche il mediatore familiare: ossia la rivisitazione critica della grande conquista del divorzio che, alla fioca luce dell’amore liquido, così <a href="http://www.blogger.com/"><span id="goog_1146462600"></span>Zygmunt Bauman<span id="goog_1146462601"></span></a> ha definito le relazioni di coppia del nostro tempo, sembra essersi trasformata fin troppo velocemente in una sconfitta a cui si ricorre più per aver smarrito le coordinate dell’amore che per aver smarrito le coordinate dell’amato. </span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sembra proprio che, in assenza di adeguati percorsi educativi capaci di accompagnare bambini e ragazzi a comprendere le contemporanee configurazioni dell’amore, la relazione di coppia, conquistata la possibilità di sciogliersi dai suoi vincoli sociali, invece di nutrirsi di nuove opportunità capaci di consolidare lo spazio del “noi”, si è aggrappata alle ondivaghe esigenze dell'io, preda delle stesse mareggiate di precaria identità connotata da una fragilità tanto estrema che, come mai prima d’ora, le separazioni hanno di fatto superato le unioni. </span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Lo spazio della mediazione coniugale si presta allora a divenire il luogo della cura dell’amore, in un tempo in cui le relazioni amorose sembrano non tenere il passo della stabilità. Un aiuto che non necessariamente deve passare da percorsi terapeutici, come troppo spesso il luogo comune vorrebbe, ma che può trovare soluzione e conforto proprio in esplorazioni meno invasive come la mediazione, con la sua capacità, in primo luogo, di guardare al futuro senza necessariamente risolvere tutti i problemi del passato: regolando i modelli comunicativi tra i partner e riconfigurando costruttivamente e positivamente la loro capacità di gestire e promuovere un sano conflitto evolutivo.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non si tratta, è bene sottolinearlo, di una posizione ideologica, votata all’idea della coppia come soggetto indissolubile, né mossa da qualsivoglia criticità verso l’istituto del divorzio; bensì di uno strumento che, nella complessità della gestione degli amori contemporanei, si offre laicamente alla coppia in crisi, come pure alla coppia che desidera darsi la possibilità di prevenire la crisi.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il mediatore coniugale non fornisce dunque ricette solutive, ma si propone alla coppia in crisi, come alla coppia che la crisi la vuole prevenire, quale possibile aiuto affinché i partner imparino a individuare e genere i ri-medi più efficaci non solo per sopperire alla crisi ma, soprattutto, per generare il loro benessere, fosse anche la scoperta che quel benessere deve necessariamente passare da una separazione.</span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ciò significa che questi ri-medi non hanno e non vogliono avere nessuna pretesa diagnostica o prognostica né, tantomeno, prescrittiva. La mediazione coniugale che sostiene questo intervento si distanzia, infatti, dalle pratiche della scienza positivista proprio perché non tratta le persone come oggetti di indagine, ma come soggetti che differiscono dagli oggetti per la loro irriducibile univocità, per la loro capacità di saper riflettere su di sé, per la loro abilità nel collaborare alla diagnosi dei “problemi” che li attanagliano e nel produrre quella conoscenza necessaria a risolverli.</span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Si tratta di un approccio fortemente situazionista, i cui interventi e le cui strategie non si fondano sulla ripetizione delle relazioni osservate in precedenza, ma sul contesto e sui soggetti che, per loro natura, differiscono ogni volta.</span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Scopo dell’intervento è risolvere un disagio che gli stessi soggetti partecipanti hanno contribuito a definire, essendo loro i soli detentori delle principali risorse che porteranno o meno a qualche soluzione. Un paradigma da cui, evidentemente, è assente qualsiasi etichettatura tesa a evidenziare disturbi o patologie e persino tassonomie che svierebbero il mandato del mediatore coniugale; insomma un modello che non è interpretativo ma dis-piegativo di quella materialità esistenziale che contestualizza e dà senso all’oggetto in esame permettendo di cogliere la pienezza dell’esperienza che produce e di interrogandosi sulla capacità/possibilità delle parti di dar vita al cambiamento, partendo dal riconoscimento delle potenzialità, latenti o manifeste, attraverso le quali affrontare, a partire dal contesto, la crisi o, in ottica preventiva, le possibili condizioni che scatenano la crisi.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L’azione di mediazione è qui dunque intesa, anzitutto come capacità del mediatore di sagomarsi alla realtà data, aiutando le parti a comprendere la realtà della crisi, facendo perno sulle loro risorse per superarla positivamente. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sono parte caratterizzante di questo approccio alcuni presupposti che favoriscono l’efficacia dell’intervento come, l’abbiamo già accennate ma è bene ribadirle: </span></div>
<div style="text-align: justify;">
</div>
<ul>
<li><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">approcciarsi alle parti in un’ottica maieutica affinché le soluzioni proposte e validate siano il frutto di una scoperta e di una consapevolezza maturata autonomamente nel confronto, e non l’esercizio di consigli e buone pratiche tratte da qualche “ricettario del mediatore”;</span></li>
<li><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">accompagnare le parti a prendere consapevolezza del processo attraverso il quale ognuna di esse percepisce, assimila, investe e svuota di senso le proprie condizioni esistenziali dando il proprio contributo alla costruzione di un personalissimo modello di interpretazione e di azione sul mondo;</span></li>
<li><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">lavorare alla conquista di una nuova autonomia dei soggetti coinvolti, affinché riconquistino fiducia in se stessi, modifichino positivamente gli eventuali atteggiamenti aggressivi o sottomissivi e si dispongano nella migliore condizione per scoprire nuove opportunità di determinarsi;</span></li>
<li><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">e, infine, ma non per ultimo, procedere lungo questi sentieri avvalendosi delle opportunità di conoscenza, di progettualità e di azione provenienti da tutte le forme e le espressioni della cultura umana, pensando alla mediazione coniugale come ad un contenitore dinamico dove i saperi tutti possono essere canalizzati per cogliere uno stesso oggetto da più punti di vista, svelando la moltitudine di verità che lo determinano e le possibilità tras-formative che cela, abbracciando e riconoscendo così la complessità di ogni storia d’amore e degli sguardi multidisciplinari necessari a comprenderla.</span></li>
</ul>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tale borderò, lungi dal voler promuovere qualsiasi lettura meccanicistica della mediazione coniugale, vuole ribadire invece la necessaria complessità di questo approccio, dettata anzitutto dalla fase di confusa transizione in cui siamo immersi dove l'amore annaspa in mezzo a un guado: trascinato da una parte dalle correnti del passato che hanno nutrito e nutrono un'idea dell'amore che, dall'altra parte, le correnti del presente faticano a capire e contemplare. </span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span>
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ed è a partire da questa confusione (che sempre emerge sulla scena della mediazione familiare) che si fa largo, la necessità di una <a href="http://amoreciao.blogspot.it/2012/07/pedagogia-dellamore-di-coppia.html" target="_blank">"pedagogia dell’amore di coppia"</a> che accompagni la mediazione coniugale non solo nell'affrontare la "crisi d'amore" ma anche, è importante ridirlo: per anticiparla, prevenirla e, potenzialmente, per fare davvero di ogni amore una storia vissuta, fino in fondo ai suoi confini e oltre i suoi confini, con pienezza, rispetto, consapevolezza, ossia con quella partecipazione capace di generare un produttivo benessere evolutivo per ognuno degli attori che vi sono coinvolti -ivi compresi gli eventuali minori.</span><br />
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">
</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Obiettivo di questa pedagogia dell’amore di coppia non è, dunque, quello di muovere riflessioni o escogitare strategie affinché le coppie non si separino o stiano insieme il più a lungo possibile, bensì che ogni coppia e i suoi singoli componenti trovino il modo migliore per vivere la relazione amorosa quale continua occasione di crescita, generatrice di felicità potenziali.</span></div>

LA MEDIAZIONE CONIUGALE AL WORD MEDIATION FORUM (VALENCIA 2012)

Pubblichiamo la sintesi dell'intervento di Massimo Silvano Galli al World Mediation Forum tenutosi a Valencia lo scorso fine settima...

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Allart 2.0: l’app per visualizzare oggi come sarà la tua casa domani

<br />
<div align="center" class="MsoNormal" style="text-align: center;">
<i>Il simulatore permette di interagire con il catalogo dei serramenti
dell’azienda Allart Center <br />
in pochi clic attraverso il proprio device preferito, per posizionare ogni
prodotto <br />
nell’ambiente prescelto e procedere all’acquisto con facilità e serenità.<o:p></o:p></i></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-4QCBi0niUqo/UIUVP0SdndI/AAAAAAAAAAY/oIXkUi6S0jQ/s1600/fotoiPhone.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="213" src="http://3.bp.blogspot.com/-4QCBi0niUqo/UIUVP0SdndI/AAAAAAAAAAY/oIXkUi6S0jQ/s320/fotoiPhone.png" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
19 Ottobre 2012 - <a href="http://www.allartcenter.it/">Allart
Center</a>, azienda leader nel settore dei serramenti in alluminio da più di 20
anni, lancia Allart 2.0, l’applicazione gratuita per <a href="https://itunes.apple.com/it/app/allart-2.0-hd/id566604119?mt=8">iPad</a>,
<a href="https://itunes.apple.com/it/app/allart-2.0/id566601682?mt=8">iPhone</a>
e <a href="https://play.google.com/store/apps/details?id=it.allartcenter.allart">Android</a>
che permette di visualizzare la scheda dettaglio di ogni prodotto, richiederne
un preventivo e condividere su Facebook o via email direttamente dal proprio <i>device</i>. </div>
<div class="MsoNormal">
Ma il cuore dell’applicazione è il <a href="http://www.youtube.com/watch?v=7P8boMSOth4">Simulatore</a>, che consente
di visualizzare i prodotti Allart nel contesto d’uso. Il funzionamento è
semplice: basta fotografare l’ambiente prescelto, selezionare un prodotto e
posizionarlo sulla foto, ridimensionarlo e ruotarlo fino a ottenere il
risultato ottimale. Terminata la simulazione si ha la possibilità di salvare
l'immagine sul proprio <i>device</i> e
richiedere un preventivo via email, allegando automaticamente l'immagine
prodotta.</div>
<div class="MsoNormal">
Completano l’applicazione Allart 2.0 la sezione <b>Informazioni</b>, con tutti i dati di
contatto dell’azienda, e il <b>Catalogo
Prodotti</b>, costantemente aggiornato, la cui navigazione è fluida e veloce.</div>
<div class="MsoNormal">
L’app Allart 2.0 per iPad e iPhone è scaricabile dall’<u><span style="color: #0070c0;">Apple Store</span></u>, mentre la versione per Android è
disponibile su <u><span style="color: #0070c0;">Google Play</span></u>. </div>

Allart 2.0: l’app per visualizzare oggi come sarà la tua casa domani

Il simulatore permette di interagire con il catalogo dei serramenti dell’azienda Allart Center in pochi clic attraverso il proprio device...

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Roma: la città da vedere e da gustare

<br />
<div class="MsoNormal">
Roma è una delle città più conosciute e frequentate al
mondo, capace di attirare ogni anno migliaia di visitatori grazie alle sue
bellezze artistiche, storiche e culturale. Grazie alla sua storia millenaria e
al suo ineguagliabile fascino, Roma è una città ideale sia per una vacanza più
lunga sia per un soggiorno anche solo per qualche giorno. </div>
<div class="MsoNormal">
Se avete intenzione di trascorrere qualche giorno di relax,
Roma è certamente un’ottima destinazione. Ma cosa visitare a Roma in qualche
giorno?</div>
<div class="MsoNormal">
La prima cosa da dire è che è difficile parlare di Roma in
poche parole e indicare solo qualche luogo da vedere, vista la vastità di cose
da visitare. Detto questo ci sono certamente dei posto che non bisogna
assolutamente perdere.</div>
<div class="MsoNormal">
Prima tappa è sicuramente il Colosseo, inaugurato con il
nome di Anfiteatro Flavio, e poi ribattezzato con il nome di Colosseo in onore
della statua Colosso del Dio Sole posta proprio nelle vicinanze della
struttura. Imperdibile sono poi il Pantheon romano, il primo edificio di culto
che eliminò le barriere tra sacro e profano, la Fontana di Trevi, progettata
dall’architetto Nicolò Salvi, e divenuta un luogo “provvidenziale” della città;
qui, infatti, i turisti vengono a gettare una monetina nelle sue acque per
prospettare un ritorno in città. </div>
<div class="MsoNormal">
E cosa dire dei musei di Roma? Si tratta di un ricchissimo
complesso di strutture incantevoli all’interno delle quali sono custodite opere
d’arte uniche e di inestimabile valore; da visitare i Musei Capitolini e i
Musei Vaticani, ma anche il Museo del Barocco e quello della Civiltà romana. </div>
<div class="MsoNormal">
Impossibile poi recarsi a Roma senza visitare le sue chiese,
o almeno qualcuna. Si perché Roma non è solo la capitale d’Italia ma anche il
cuore del Cristianesimo; lasciatevi quindi conquistare dalla bellezza delle
quattro basiliche papali, San Giovanni in Laterano, San Pietro in Vaticano, San
Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore, senza perdervi la Chiesa di Santa
Croce in Gerusalemme dove secondo la tradizione sono conservate le reliquie di
Cristo. </div>
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Dopo tanto camminare
certamente scatterà un po’ di fame; nessun problema anche dal punto di vista
culinario Roma offre una grande varietà. Potrete gustare la classica cucina
romana in una delle tante trattorie del centro, potrete <a href="http://www.crudop.it/">mangiare pesce a Roma</a>, vista la presenza di
tanti ristorantini dedicati, oppure potrete assaggiare qualcosa al volo mentre
continuate nella vostra visita. </span>

Roma: la città da vedere e da gustare

Roma è una delle città più conosciute e frequentate al mondo, capace di attirare ogni anno migliaia di visitatori grazie alle sue bellezze...

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Come organizzare un trasloco all’estero

<br />
<div class="MsoNormal">
Quando si decide di traslocare si devono affrontare una
serie di difficoltà e far fronte a moltissimi impegni che spesso possono essere
fonte di grande stress. Un trasloco, quindi, è sempre abbastanza complicato ma
lo diventa ancora di più quando ci si deve trasferire in un altro paese.</div>
<div class="MsoNormal">
E’ vero che l’unificazione dei paesi europei e, in generale
l’apertura delle dogane, hanno facilitato lo spostamento delle merci e delle
persone e semplificato, dal punto di vista dei traslochi, tutti gli aspetti di
carattere burocratico. Tuttavia la difficoltà organizzativa e materiale dei <a href="http://www.traslocase.it/traslochi/traslochi_nazionali_ed_internazionali.htm">traslochi
internazionali</a> permane, soprattutto quando il trasloco deve essere
definitivo.</div>
<div class="MsoNormal">
In questi casi l’unica soluzione possibile è organizzarsi al
meglio, rivolgendosi ad una ditta specializzata anche in questo tipo di servizi
che, evidentemente, sono molto più complessi rispetto ai traslochi nazionali. </div>
<div class="MsoNormal">
Prima della nascita dell’Unione Europea uno degli aspetti
decisamente più complicati del traslocare all’estero era rappresentato, come
detto, dalle pratiche burocratiche necessarie per accedere in un paese
straniero. Non solo documenti di carattere personale, ma anche autorizzazioni
per il passaggio di confine dei camion e dei container necessari per
trasportare mobili e oggetti vari. Oggi, grazie alla creazione dello spazio
comunitario, tutti questi inconvenienti sono stati eliminati, sebbene alcuni
oneri siano rimasti. Per questo quando si procede alla scelta della ditta alla
quale affidare il proprio trasloco è indispensabile verificare che l’azienda
sia in grado di affrontare anche queste problematiche che non sono di certo di
minore importanza. </div>
<div class="MsoNormal">
E’ quindi molto importanze, anzi addirittura indispensabile,
che la ditta alla quale ci si rivolge sia capace di garantirci assistenza anche
all’estero, e sia inoltre in grado di informarsi sulle norme e sulle leggi che
vigono in materia nel paese in cui si sta effettuando il trasloco .</div>
<div class="MsoNormal">
Ovviamente non si deve dimenticare di appurare con la dovuta
attenzione che l’azienda prescelta sia effettivamente in grado di gestire il
trasloco internazionale, sia ovvero dotata di servizi adeguati e all’altezza di
un trasloco così impegnativo. Ultima cosa da verificare è chiaramente il prezzo
del preventivo; è sempre bene fare una comparazione di tutte le tariffe senza
però dimenticarsi di comparare il costo agli effettivi servizi offerti. La
vostra priorità deve quindi essere sempre la qualità dei servizi garantiti
anche a fronte di un prezzo leggermente superiore. </div>

Come organizzare un trasloco all’estero

Quando si decide di traslocare si devono affrontare una serie di difficoltà e far fronte a moltissimi impegni che spesso possono essere fo...

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I prezzi dei traslochi a Roma

<br />
<div class="MsoNormal">
I traslochi a Roma ma in generale in tutte le grandi città
possono risultare molto pesanti e faticosi non solo dal punto di vista
materiale, ma anche relativamente a tutte le pratiche burocratiche che si
devono sbrigare, senza contare i lavori di ristrutturazione da fare nella nuova
abitazione, l’enorme peso dell’imballaggio di mobili e suppellettili, lo
smontaggio e il montaggio dei mobili e così via. Considerati tutti questi
fattori il trasloco può quindi trasformarsi in un vero e proprio calvario.</div>
<div class="MsoNormal">
L’unica via per ovviare a tutto ciò è quella di affidarsi ad
una ditta specializzata.</div>
<div class="MsoNormal">
Ma quali sono i costi <a href="http://www.mistertraslochi.it/">dei traslochi a Roma</a>?</div>
<div class="MsoNormal">
Diciamo subito che il costo di un trasloco è difficile da
prevedere in quanto è necessario tenere in considerazione una serie di
variabili, come ad esempio la distanza tra la vecchia e la nuova abitazione;
generalmente per traslocare entro i 100 km sono necessari 180 euro, 500 entro i
400 km e circa 850 entro gli 800 km. Se poi volete noleggiare un piccolo
furgone, sappiate che il costo si aggira sui 40 euro all’ora, avendo la
possibilità di usufruire anche di un operatore specializzato. </div>
<div class="MsoNormal">
Altro fattore che inciderà sul costo finale del vostro
trasloco riguarda l’occupazione del suolo pubblico; ad esempio se dovete
traslocare a Roma e occupate per un certo tempo il suolo pubblico, dovrete pagare
una cifra che va dalle 90 ai 150 euro al comune. Ci sono poi degli ulteriori
costi aggiuntivi da considerare: l’imballo e il disimballo dei mobili,
conteggiato a 20 euro orari, il montaggio e lo smontaggio dei mobili, il cui
costo dipende ovviamente dal numero di persone coinvolte nell’operazione.</div>
<div class="MsoNormal">
Se, invece, scegliete di fare da soli il trasloco, sappiate
che dovete essere abbastanza pratici con i lavori manuali e che dovrete contare
almeno sull’aiuto di qualche amico, in quanto traslocare tutto da soli è
praticamente impossibile. Inoltre dovrete anche essere dotati di una certa
capacità operativa e di una spiccata dote di ottimizzazione dei tempi. </div>
<div class="MsoNormal">
Se da soli non siete in grado di traslocare allora una ditta
specializzata è l’unica soluzione; sappiate anche che potrete risparmiare molto
sul trasloco muovendovi con un certo anticipo, oppure beneficiando di
particolari servizi che molte di queste aziende mettono a disposizione. Oltre
alla formula dei <a href="http://www.mistertraslochi.it/economy/restauro_mobili.htm">traslochi
economici Roma</a>, esistono poi soluzioni speciali come il trasloco condiviso
o come il trasloco a metà strada tra il fai da te e i servizi aziendali. </div>

I prezzi dei traslochi a Roma

I traslochi a Roma ma in generale in tutte le grandi città possono risultare molto pesanti e faticosi non solo dal punto di vista material...

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Storia e mito della cartomanzia

<br />
<div class="MsoNormal">
Cercare di ricostruire in maniera precisa le origini e
quindi la storia della cartomanzia non è affatto facile e questo perché si
tratta di un’arte magica molto antica le cui radici si perdono nel tempo. Le
prime tracce scritte <a href="http://www.vincenzofumarola.com/cartomanzia.htm">relative
alla cartomanzia</a> si possono rintracciare in alcuni testi di Jean-Baptiste
Alliette, noto al tempo come Ettetlla. Si tratta di pergamene del 1770 nelle
quali il nostro illustra alcune delle prime tecniche relative all’arte
divinatoria tramite il classico mazzo delle carte francesi. Successivamente,
nel 1783, sempre Etteilla si dedicò alla stesura dei primi testi e trattati
relativi alla divinazione per mezzo dei tarocchi.</div>
<div class="MsoNormal">
Dopo di lui u’altra autrice che si dedicò allo studio della
cartomanzia fu Marie Adelaide Lenormand, che grazie ai suoi studi riuscì a
conquistarsi la fiducia dei potenti di allora, prima tra tutti addirittura la
moglie di Napoleone Bonaparte. </div>
<div class="MsoNormal">
E’ proprio a questa cartomante che viene attribuito il
classico mazzo di carte noto con il nome di Sibille di Lenormand, sebbene molte
ricerche abbiano dimostrato che l’effettiva ideazione di questo mazzo di carte
non sia interamente o completamente da attribuire a lei. </div>
<div class="MsoNormal">
Da questa data, comunque, l’interesse per la cartomanzia è
notevolmente cresciuto e i testi relativi al suo studio si sono susseguiti con
una certa intensità. </div>
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 12.0pt; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-latin; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">Alcuni di questi libri
sono da considerarsi come dei veri e propri trattati; tra questi va certamente
annoverato il libro scritto da Court di Gebelin, che per primo diede una
spiegazione scientifica formulando l’idea che i tarocchi fossero correlati alla
divinazione egizia. Nel testo, Le Monde Primitif, infatti Gebelin sostiene che
gli Arcani maggiori dei tarocchi altro non sono che una derivazione di un
antico libro egiziano, il Libro di Thoth, nel quale viene illustrata l’origine
del mondo. Per spiegare l’arrivo dei tarocchi sino ai giorni nostri, Gebelin
ritiene che la diffusione si sia avuta grazie alla migrazione delle popolazioni
nomade, più precisamente gli zingari, considerati da Gebelin come una
popolazione antica le cui origini sono da ricercare proprio nell’antico Egitto. </span>

Storia e mito della cartomanzia

Cercare di ricostruire in maniera precisa le origini e quindi la storia della cartomanzia non è affatto facile e questo perché si tratta d...

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Anche per la nduja calabrese "l'abito non fa il monaco"....l'importante è la qualità!!

<i>Racconta un <b>proverbio calabrese</b> :</i><br />
<br />
“Mangia nduja cu r’a cipulla ca ti criscia 'a mirulla. (Mangia nduja con cipolla che ti cresce il cervello)”!!<br />
<br />
<i>Chi apprezza la buona cucina già sa di cosa si tratta, ma non si finisce mai di sottolineare l’esclusivo sapore ed i caratteri di questa prelibatezza calabrese, nota a <b>livello nazionale ed internazionale</b>. Essenzialmente si tratta di un <b>“salume atipico”</b> visto che, rispetto ad altri salumi calabresi acquistabili anche tramite <b><a href="http://www.saporidellasibaritide.it/">siti di prodotti tipici calabresi</a> </b>(giusto per esser certi che siano quelli “buoni ed originali), è <b>“morbida & spalmabile”, </b>quindi<b> non si può affettare né tantomeno usare a “tocchetti”:</b> strano ma vero!!!</i><br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://api.ning.com/files/W1d5k81TL1VRlFxCKFxu-VjRHSM0CX6hV0KGl67LlpSCNSGJlsxcZ3vp5JwvEr9g8twBK4xKJq1T3HhznyYZFeDIWk-pPUru/nduja.jpg" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img alt="" class="alignright" height="203" src="http://api.ning.com:80/files/W1d5k81TL1VRlFxCKFxu-VjRHSM0CX6hV0KGl67LlpSCNSGJlsxcZ3vp5JwvEr9g8twBK4xKJq1T3HhznyYZFeDIWk-pPUru/nduja.jpg" style="margin: 5px;" width="317" /></a></div>
<i>In origine la <b>Nduja calabrese</b> veniva prodotta nei comuni allocati in <b>provincia di Vibo Valentia</b>, anche se ormai un po’ <b>in tutta la Calabria</b> si trovano produzioni <b>di ottima qualità</b>. Nel rispetto della ricetta tipica v</i><i>iene preparata con <b>carne di suino</b> (quella destinata alle salsicce, il guanciale e la </i><i>pancetta, <b>evitando </b>le <b>frattaglie</b>), <b>grasso</b> (sempre di suino), <b>peperoncino</b> (piccantissimo, trito) e <b>conserva di peperoni</b> (dolci); alcune volte anche cotenna preventivamente sbollentata. Messo a </i><i><b>riposare</b> l’impasto, si </i><i>provvede poi ad inserito in <b>budello cieco</b> naturale (orbo), quindi <b>stagionato (affumicandolo</b> con erbe aromatiche): ma il segreto della produzione tipica ed artigianale è </i><i></i><i>che si riesca a cogliere quel <b>giusto grado di morbidezza</b> ed un esatto equilibrio tra <b>gusto e</b> <b>piccantezza</b>”, propri della tradizione. </i><br />
<i><br /> </i><br />
<i>Ed eccola pronta e servita, l’eccellenza della gastronomia regionale più nota ed apprezzata in “ogniddove”, da sperimentare in <b><a href="http://www.saporidellasibaritide.it/scheda.asp?id=145">vari usi di cucina</a></b>, oltre ovviamente a <b>quello più conosciuto </b>(spalmata su bruschette e crostini).</i><br />
<br />
<a href="http://api.ning.com/files/oPiLRtYZll-TzcoBjRc4GeRSwMKSrGxDVUwe3n7wVe1bjGosI0vsnbqrF8lLosqKXkFE6U4l57ya8Xd8872TYh1jlngVTSHN/ndujavaso2.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img alt="" class="alignleft" height="259" src="http://api.ning.com:80/files/oPiLRtYZll-TzcoBjRc4GeRSwMKSrGxDVUwe3n7wVe1bjGosI0vsnbqrF8lLosqKXkFE6U4l57ya8Xd8872TYh1jlngVTSHN/ndujavaso2.jpg" style="margin: 5px;" width="200" /></a><i>Eppure in commercio si ritrovano spesso <b>"vasetti" contenenti la nota nduja</b>.....come mai?? Nulla di strano, è tutto sotto controllo: è il s<b>uo utilizzo pratico</b> che ne ha <b>consigliato</b> l'adozione di questo n</i><i>uovo <b>"packaging"</b>!!</i><br />
<i><br /> </i><br />
<b><i>La pezzatura media</i></b><i> di questa referenza, nella versione “tradizionale” budello, si aggira infatti <b>intorno al mezzo kilo</b> e dato che è un <b>“prodotto di nicchia</b>” (nel senso che non viene </i><i>consumato con sistematicità) si è creato <b>un problema di “conservazione</b>” dopo averne gustato anche un bel po’ a tavola: allora<b>, come lo preserviamo il restante</b>??? <b>Congelarla non è</b> <b>il caso</b>, anzitutto perché il problema si riproporrebbe al successivo utilizzo; inoltre qualunque alimento, una volta scongelato, non è consigliabile riporlo nuovamente in freezer.</i><br />
<br />
<b><i>“Naturalmente”</i></b><i> qualche esperto buongustaio ha provato a <b>togliere la nduja</b> dal classico <b>budello</b> ponendola in un <b>vasetto di vetro</b>, <b>pigiandola </b>a dovere nel suo interno affinché si <b>evitasse </b>ogni “zona vuota<b>”</b> che ne avrebbe pregiudicato la tenuta e la conservazione, <b>coprendola</b> superiormente con dell’<b>olio extravergine</b>. </i><br />
<br />
<i>Caso risolto, visto che i risultati sono stati più che soddisfacenti: con tale metodo, infatti,si riusciva a conservare la ’nduja almeno per qualche mese!! </i><br />
<i>Un’occasione da non perdere, dunque, da parte delle aziende più “aperte” alle esigenze del cliente<b>: </b>ecco servita la <b>confezione “sottovuoto, in vetro</b>”, decisamente più <b>versatile, maneggevole e pronta per l’uso</b>: con la “<b>pastorizzazione”</b> si regala alla <b>nduja</b> così proposta anche <b>anni di durabilità</b>, comunque mantenendo inalterate le sue peculiarità in termini di sapore ed offrendo un servizio in più agli “estimatori” del prodotto.</i><br />
<br />
<i>Quindi….se il prodotto di base è<b> di buona fattura e qualità, è indifferente </b>preferirne la confezione in ”budello” o al contrario in “vetro”<b>: </b>resta solo<b> un problema di “praticità & versatilità” </b>d’uso<b>!!</b></i>

Anche per la nduja calabrese "l'abito non fa il monaco"....l'importante è la qualità!!

Racconta un proverbio calabrese : “Mangia nduja cu r’a cipulla ca ti criscia 'a mirulla. (Mangia nduja con cipolla che ti cresce il c...

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Il cellulare è cancerogeno, sentenza della Cassazione

<img alt="Cassazione- il cellulare provoca il tumore; lavoratore risarcito per malattia professionale" data-mce-src="http://www.laleggepertutti.it/wp-content/uploads/2012/10/Cassazione-il-cellulare-provoca-il-tumore-lavoratore-risarcito-per-malattia-professionale-472x270.jpg" data-mce-style="margin-right: 5px; float: left;" height="189" src="http://www.laleggepertutti.it/wp-content/uploads/2012/10/Cassazione-il-cellulare-provoca-il-tumore-lavoratore-risarcito-per-malattia-professionale-472x270.jpg" style="float: left; margin-right: 5px;" title="Cassazione- il cellulare provoca il tumore; lavoratore risarcito per malattia professionale" width="330" />Terrificante: secondo la <strong>Cassazione</strong> sarebbe stata raggiunta, in causa, la <a data-mce-href="http://www.laleggepertutti.it/16425_cassazione-il-cellulare-provoca-il-tumore-lavoratore-risarcito-per-malattia-professionale" href="http://www.laleggepertutti.it/16425_cassazione-il-cellulare-provoca-il-tumore-lavoratore-risarcito-per-malattia-professionale" target="_blank"><strong>ragionevole certezza che il cellulare sia cancerogeno</strong> </a>e che, quindi, giustifichi per il lavoratore il diritto al risarcimento del danno per la malattia professionale.<br />Non erano certo i profili risarcitori quelli che spaventavano il mondo dei consumatori all’uscita della sentenza della <strong>Suprema Corte n. 1743/2012</strong>.<br />Difatti, secondo i supremi giudici, bisogna dare massimo valore a studi indipendenti che dimostrerebbero come<strong> l’esposizione costante alle onde elettromagnetiche di cordless e cellulari sia concausa di malattia tumorali</strong>.<br />Dette ricerche sconfessano quindi quelle invece finanziate dall’industria del “mobile”, di segno opposto.<br />Nel caso deciso dalla Cassazione <strong>è stata riconosciuta l’invalidità</strong>
 a un ex dirigente esposto, per causa del proprio lavoro, alle onde di 
cellulari e cordless e che, in forza di ciò, aveva riportato un tumore 
al nervo trigemino sinistro.

Il cellulare è cancerogeno, sentenza della Cassazione

Terrificante: secondo la Cassazione sarebbe stata raggiunta, in causa, la ragionevole certezza che il cellulare sia cancerogeno e che, qu...

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