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Eni For 2019, quattordicesimo Report Sostenibilità: il commento dell’AD Claudio Descalzi

<em><strong>La transizione energetica e la decarbonizzazione, i diritti umani, lo sviluppo locale: l'impegno di Eni nel report di sostenibilità 2019, presentato dall'AD <a href="https://www.agi.it/economia/news/2020-05-13/eni-cescalzi-impegno-sostenibilit-8598004/" title="Claudio Descalzi, report sostenibilità Eni 2019">Claudio Descalzi</a>. </strong></em><br />
<a href="https://www.agi.it/economia/news/2020-05-13/eni-cescalzi-impegno-sostenibilit-8598004/" title="Claudio Descalzi - eni for a just transition 2019"><img alt="Claudio Descalzi" src="https://images.agi.it/pictures/agi/agi/2020/05/13/090239195-f895ee13-b3fa-4aee-b96d-ff03a193c431.jpg" width="120" /></a><br />
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Claudio Descalzi: 'Eni for - A just transition 2019', l'importanza della sostenibilità per il gruppo </h2>
Il quattordicesimo report di sostenibilità di Eni parla chiaro: l'impegno sul fronte dello sviluppo sostenibile porta a risultati concreti ed è destinato a rafforzarsi, nonostante lo scenario complesso in cui il gruppo è chiamato a muoversi oggi. <em>"Il momento storico che stiamo attraversando sta mettendo sul nostro cammino sfide complesse, ma siamo convinti che dalle difficoltà possano nascere nuove opportunità"</em> ha sottolineato l'AD <strong>Claudio Descalzi</strong> nell'introdurre 'Eni for - A just transition 2019', il report che illustra i più recenti risultati della trasformazione avviata dall'azienda negli ultimi 6 anni oltre ai nuovi impegni definiti nel Piano Strategico di Lungo Termine al 2050. Qualche numero: la riduzione dell'intensità delle emissioni di gas a effetto serra (-27% rispetto al 2014 in linea con il target di -43% al 2025); il calo delle emissioni fuggitive di metano (-44% rispetto al 2018), che ha permesso il raggiungimento con 6 anni di anticipo del target al 2025 di riduzione dell'80% rispetto al 2014; lo sviluppo di tecnologie, in particolare nel settore delle fonti rinnovabili (biocarburanti e solare); la formazione in materia di diritti umani per un totale di 25.845 ore erogate; la verifica e valutazione di circa 6.000 fornitori in tema di sostenibilità ambientale e sociale (es. salute, sicurezza, ambiente, diritti umani, anti-corruzione, compliance); gli investimenti per lo sviluppo locale (circa 95,3 milioni). E per i prossimi anni il gruppo guidato da <strong>Claudio Descalzi</strong> ha individuato tre aree di intervento prioritarie: neutralità carbonica nel lungo termine, modello per l'eccellenza operativa e alleanze per lo sviluppo locale.<br />
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Claudio Descalzi: l'impegno di Eni a favore della sostenibilità ancora più forte oggi</h2>
Il percorso di trasformazione intrapreso da Eni negli ultimi sei anni, ispirato agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, ha portato a un nuovo modello di business che ha permesso alla società dell'energia di diventare "più semplice, veloce e resiliente" e di integrare la sostenibilità in ogni attività. Come evidenzia l'AD <strong><a href="https://www.agi.it/economia/news/2020-05-13/eni-cescalzi-impegno-sostenibilit-8598004/" title="Claudio Descalzi - report eni 2019 sostenibilità">Claudio Descalzi</a></strong>, <em>"gli impegni che abbiamo preso per portare avanti il processo di trasformazione sono ancora più forti oggi, così come la nostra determinazione al contrasto del cambiamento climatico e il nostro sforzo per una transizione energetica equa, che tenga conto di tutti i fattori in gioco: dalla necessità di ridurre l'impronta carbonica nella direzione dell'Accordo di Parigi all'esigenza di uno sviluppo globale della collettività"</em>. Non a caso il report include anche un documento incentrato esclusivamente sul percorso di neutralità carbonica nel lungo termine: tra gli obiettivi della nuova strategia l'azzeramento delle emissioni nette GHG scope 1 + scope 2 entro il 2040 e il raggiungimento al 2050 di una riduzione dell'80% delle emissioni nette GHG sull'intero ciclo di vita dei prodotti energetici (comprensive di emissioni scope 1, scope 2 e scope 3), oltre la soglia del 70% indicata dall'Agenzia Internazionale dell'Energia nello Scenario di Sviluppo Sostenibile (SDS), compatibile con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi. Non solo: in linea con quanto più volte espresso anche dall'AD <strong>Claudio Descalzi</strong> in merito alla valorizzazione delle persone e delle competenze, nel 2019 Eni ha investito 33,4 milioni di euro nella formazione, incrementando del 16,5% le ore dedicate a questa attività rispetto al 2018. Una sezione del report è inoltre dedicata alle collaborazioni strette con istituzioni, agenzie di cooperazione, università, organizzazioni della società civile e stakeholder locali per promuovere lo sviluppo locale dei territori in cui il gruppo è presente.

Eni For 2019, quattordicesimo Report Sostenibilità: il commento dell’AD Claudio Descalzi

La transizione energetica e la decarbonizzazione, i diritti umani, lo sviluppo locale: l'impegno di Eni nel report di sostenibilità 2019...

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#UnCaffèConAlessandro: secondo Alessandro Benetton dobbiamo imparare a raccontare i successi italiani

<em><strong><a href="https://video.corriere.it/economia/consigli-alessandro-benetton/ma-davvero-altri-paesi-sono-migliori-nostro/7ee4c29e-9091-11ea-b981-878bbbd902eb" title="Alessandro Benetton: l'insegnamento di Lucio Fontana">Alessandro Benetton</a> prende come spunto l'opera di Lucio Fontana, mostrando alle sue spalle un quadro a cui è particolarmente legato, per spiegare come tutti gli italiani dovrebbero lasciarsi ispirare dal talento degli stranieri per creare a loro volta qualcosa di nuovo: siamo primi in tante cose e dobbiamo imparare a non sminuirci.</strong> </em><br />
<a href="https://video.corriere.it/economia/consigli-alessandro-benetton/ma-davvero-altri-paesi-sono-migliori-nostro/7ee4c29e-9091-11ea-b981-878bbbd902eb" title="Alessandro Benetton e l'insegnamento di Lucio Fontana"><img alt="Alessandro Benetton" src="https://www.topmanagers.it/SharingFolder/TopManager/it/ManagerProfilePhoto/Photo/benetton-topmanager.jpg" width="120" /></a><br />
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Alessandro Benetton: l'insegnamento di Lucio Fontana</h2>
"<em>C'è una tendenza di noi italiani che mi ha sempre infastidito"</em>, afferma <strong>Alessandro Benetton</strong>. <em>"Soffriamo di una sorta di complesso di inferiorità nei confronti degli altri Paesi, soprattutto quando si tratta di fare impresa. Pensiamo di essere sempre gli ultimi, ma non è assolutamente vero"</em>. L'imprenditore alla guida di 21 Invest parte dalla sua esperienza personale e professionale per parlare dell'Italia e della percezione che gli italiani hanno del loro Paese. In un recente episodio della video rubrica #UnCaffèConAlessandro, condivisa come di consueto anche sulle pagine online del "Corriere", <strong>Alessandro Benetton</strong> ha raccontato la storia del grande artista Lucio Fontana, autore del quadro che mostra orgogliosamente alle sue spalle, opera che arreda la sua casa e di cui l'imprenditore va particolarmente fiero. Durante la Biennale di Venezia del 1964, l'artista si lasciò ispirare dalla nuova pop art americana per dipingere il quadro che è ora in possesso dell'imprenditore: come Lucio Fontana, è importante che ci lasciamo ispirare dagli altri Paesi per scoprire la nostra capacità di creare qualcosa di nuovo e originale, senza sminuirci.<br />
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Alessandro Benetton: impariamo a raccontare anche i nostri successi</h2>
<em>"Lo sguardo verso l'estero non deve essere l'occasione per lamentarci della nostra situazione ma un modo per trovare nuovi spunti e rubare idee dove possiamo"</em>, afferma <strong><a href="https://video.corriere.it/economia/consigli-alessandro-benetton/ma-davvero-altri-paesi-sono-migliori-nostro/7ee4c29e-9091-11ea-b981-878bbbd902eb" title="Alessandro Benetton: italia impari a raccontarsi">Alessandro Benetton</a></strong>. <em>"Non è vero che non abbiamo nulla da imparare dalle altre nazioni"</em>, ha sottolineato, ma tendiamo a vedere le altre grandi potenze economiche come la terra promessa. Anche la percezione che abbiamo di noi stessi è spesso errata: ci insegnano che siamo sempre gli ultimi, ma in moltissimi settori non è così. <em>"Ci parlano di instabilità politica, eccessiva burocrazia, ma non possiamo lasciare che siano i nostri difetti a raccontare chi siamo. L'Italia è un brand e in quanto tale il suo valore dipende anche da come noi lo raccontiamo"</em>. <strong>Alessandro Benetton</strong> ha sottolineato l'importanza di raccontare anche i successi Made in Italy, cercando al contempo di risolvere le inefficienze. Fontana e il suo quadro rappresentano <em>"la forza degli italiani nel mondo, una forza che spesso dimentichiamo di avere"</em>. <em>"Siamo i primi in tante cose. Non dimentichiamolo e impariamo a raccontarlo"</em>, ha concluso Benetton.

#UnCaffèConAlessandro: secondo Alessandro Benetton dobbiamo imparare a raccontare i successi italiani

Alessandro Benetton prende come spunto l'opera di Lucio Fontana, mostrando alle sue spalle un quadro a cui è particolarmente legato, pe...

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Paola Severino: il valore della cybersecurity oggi nell’editoriale sul “Corriere della Sera”

<em><strong>L'emergenza Coronavirus rivela anche la fragilità della rete, oggetto di uno sciacallaggio sempre più preoccupante: le riflessioni di <a href="https://www.corriere.it/opinioni/20_marzo_23/gli-sciacalli-informaticial-tempo-coronavirus-80ddc260-6d25-11ea-ba71-0c6303b9bf2d.shtml" title="Paola Severino: editoriale corriere della sera sulla cybersecurity">Paola Severino</a>, Vice Presidente e Professore di Cybersecurity dell'Università LUISS Guido Carli, in una lettera al "Corriere della Sera".</strong></em><br />
<a href="https://www.corriere.it/opinioni/20_marzo_23/gli-sciacalli-informaticial-tempo-coronavirus-80ddc260-6d25-11ea-ba71-0c6303b9bf2d.shtml" title="Paola Severino: editoriale delinquenza sul web"><img alt="Paola Severino" src="https://www.luiss.it/sites/www.luiss.it/files/images/news/95/Severino.jpg" width="120" /></a><br />
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La delinquenza web nei giorni del Coronavirus: Paola Severino scrive al "Corriere della Sera"</h2>
<em>"Proprio oggi che tutti abbiamo scoperto quanto insostituibile sia Internet, rileviamo anche quanto la Rete sia pericolosamente fragile e penetrabile da malintenzionati"</em>: in una lettera al "Corriere della Sera", <strong>Paola Severino</strong> invita a riflettere su un fenomeno <em>"invasivo e preoccupante"</em>, molto difficile da contrastare perché <em>"non ha confini e non è delimitabile con l'isolamento"</em>. Lo sciacallaggio informatico <em>"è sempre stato un fenomeno legato a periodi di crisi e a momenti tragici della storia delle nazioni"</em> ma oggi, in giorni in cui la rete è diventata quasi insostituibile, necessaria per portare avanti attività formative e professionali, ne rivela la fragilità. Nella sua analisi <strong>Paola Severino</strong> si interroga anche su chi possa trarre vantaggio nel diffondere in tutto il mondo e in tempi brevissimi questa forma di cybervirus particolarmente aggressiva: <em>"Senza voler pensare a implicazioni fantascientifiche, di interferenze volte a fornire false informazioni al complesso apparato istituzionale che sta governando la crisi, la motivazione più probabile e più ovvia è quella di un interesse economico"</em>. La captazione dei dati rappresenta infatti <em>"una forma di arricchimento illecito e veloce, facilmente monetizzabile con la rivendita degli stessi a chi li userà nel mercato"</em>.<br />
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Paola Severino: misure per arginare il fenomeno dello sciacallaggio informatico </h2>
Esiste dunque una scienza informatica funzionale a combattere un fenomeno così invasivo? <strong><a href="https://www.corriere.it/opinioni/20_marzo_23/gli-sciacalli-informaticial-tempo-coronavirus-80ddc260-6d25-11ea-ba71-0c6303b9bf2d.shtml" title="sicurezza informatica, l'editoriale di Paola Severino ">Paola Severino</a></strong> riprende in merito gli ultimi dati disponibili, relativi a un report del 2019 <em>"che evidenzia un aumento di cyberattacks del +77,8% nel quinquennio 2014-2018 e del 37,7% nel solo biennio 2017-2018, precisando poi che l'aumento più rilevante, sempre in tale biennio, ha riguardato il mondo sanitario ed è stato orientato prevalentemente al furto di dati personali"</em>. La Vice Presidente dell'Università LUISS Guido Carli suggerisce quindi a un primo livello l'eliminazione di spam e mail con indirizzi sospetti e l'attivazione di mezzi di autotutela: <em>"Se vogliamo poi passare ai rimedi strutturali, riservati agli addetti ai lavori, dovremmo incentivare percorsi professionali destinati a costruire esperti della cybersecurity che sappiano fare della multidisciplinarità il segreto del loro innovativo sapere"</em>. E <strong>Paola Severino</strong> conclude sottolineando come eventi drammatici come quello del Coronavirus se da un lato forniscono l'opportunità per il diffondersi di comportamenti di sciacallaggio informatico, dall'altro <em>"rappresentano l'occasione per diffondere tra il maggior numero di persone la consapevolezza della gravità del fenomeno e per accrescere l'impegno a tenere il passo rispetto alla velocità e alle capacità tecniche della delinquenza informatica"</em>.

Paola Severino: il valore della cybersecurity oggi nell’editoriale sul “Corriere della Sera”

L'emergenza Coronavirus rivela anche la fragilità della rete, oggetto di uno sciacallaggio sempre più preoccupante: le riflessioni di Pa...

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Intervista ad Angelo Bortignon fondatore di Applitenda - Tende da Sole e da Interno a Verona

<div class="XzvDs _208Ie tFDi5 blog-post-text-font blog-post-text-color _2QAo- _1iXso _7G6-i tFDi5 public-DraftStyleDefault-block-depth0 public-DraftStyleDefault-ltr" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: inherit; direction: ltr; font-family: avenir-lt-w01_35-light1475496, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 1.5; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-line;">
Le parole di Angelo Bortignon, fondatore di <a href="http://www.applitenda.it/" target="_blank">Applitenda</a>, Verona.</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZTfo8gQzvKObVwkYAjQMGH9R5nj5wVSF-buAP96Q1BWIi2iBZRHeDnlsDjik4GsCCfT9g8LEiJvRw0TO13pLAoKwkNqTWzzqTGgUdj8QCyxw94uOZ7pgB0-IskAMvyckPCYs0qfpQ2nyN/s1600/Verona+Applitenda+50+anni.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="689" data-original-width="412" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjZTfo8gQzvKObVwkYAjQMGH9R5nj5wVSF-buAP96Q1BWIi2iBZRHeDnlsDjik4GsCCfT9g8LEiJvRw0TO13pLAoKwkNqTWzzqTGgUdj8QCyxw94uOZ7pgB0-IskAMvyckPCYs0qfpQ2nyN/s640/Verona+Applitenda+50+anni.jpg" width="382" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Applitenda, dal 1970 sulle Finestre e Balconi di Verona</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="XzvDs _208Ie tFDi5 blog-post-text-font blog-post-text-color _2QAo- _1iXso _7G6-i tFDi5 public-DraftStyleDefault-block-depth0 public-DraftStyleDefault-ltr" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: inherit; direction: ltr; font-family: avenir-lt-w01_35-light1475496, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 1.5; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-line;">
<br /></div>
<div class="XzvDs _208Ie tFDi5 blog-post-text-font blog-post-text-color _2QAo- _1iXso _7G6-i tFDi5 public-DraftStyleDefault-block-depth0 public-DraftStyleDefault-ltr" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: inherit; direction: ltr; font-family: avenir-lt-w01_35-light1475496, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 1.5; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-line;">
"<i>Nel 1970 <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ho dato inizio all’attività</span> di una <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">azienda specializzata nella costruzione</span>, <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">distribuzione e posa in opera di tendaggi e accessori per gli interni di case e uffici e per l’esterno di protezioni solari e zanzariere.</span></i></div>
<div class="XzvDs _208Ie tFDi5 blog-post-text-font blog-post-text-color _2QAo- _1iXso _7G6-i tFDi5 public-DraftStyleDefault-block-depth0 public-DraftStyleDefault-ltr" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: inherit; direction: ltr; font-family: avenir-lt-w01_35-light1475496, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 1.5; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-line;">
<i>
Premetto che la mia formazione professionale proveniva da ben <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">16 anni di lavoro dipendente</span> presso un’importante <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">azienda di ferramenta,</span> dove ho imparato e fatto esperienza in questo settore.
Era però un <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">settore molto disarticolato</span>, con pochi sistemi, dai profili in alluminio con scorrevoli in plastica ai bastoni in ferro rivestiti in plastica simil-legno, alle tavolette in legno con binari in plastica per sostenere le tende e nulla di più.
<span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Per le tende di casa il cliente veniva in ferramenta</span> dove comprava gli accessori di sostegno per le tende , andava presso altre rivendite per l’acquisto dei tessuti e i nastri e c’era ancora il problema della confezione, in ultimo la posa in opera e il risultato finale non era sempre ottimale con dei costi elevati.
Per gli uffici esistevano le tende alla veneziana in soli tre colori e con lamelle larghe da 50 mm.
Per le protezioni solari era ancora più problematico. C’era un telaio in ferro con due braccetti laterali ancorati alla parete e un rullo avvolgi-tela, i tessuti erano in cotone e i colori solamente il blu, verde, marrone. <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Serviva l’opera del fabbro</span> o <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">del muratore</span> per la posa in opera oltre alla sarta per cucire il tessuto. Una gran <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">dispersione di tempo e denaro</span>.
Fu così che mettendo insieme tutte queste problematiche, <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">pensai di organizzare un punto vendita con laboratorio</span> dove il cliente potesse <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">acquistare quanto gli serviva con tutti i relativi servizi</span>, dalla posa in opera, alla confezione al post vendita ed ottenere un risultato qualitativo di sicurezza e immagine di gran lunga superiore.</i></div>
<div class="XzvDs _208Ie tFDi5 blog-post-text-font blog-post-text-color _2QAo- _1iXso _7G6-i tFDi5 public-DraftStyleDefault-block-depth0 public-DraftStyleDefault-ltr" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: inherit; direction: ltr; font-family: avenir-lt-w01_35-light1475496, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 1.5; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-line;">
<i><span style="background-color: initial; font-family: inherit; font-size: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: 700;">Nel mese di maggio dell’anno 1970 mi sentivo pronto per iniziare questa grandissima avventura a cui ho dato il nome di Applitenda!</span> </i></div>
<div class="XzvDs _208Ie tFDi5 blog-post-text-font blog-post-text-color _2QAo- _1iXso _7G6-i tFDi5 public-DraftStyleDefault-block-depth0 public-DraftStyleDefault-ltr" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: inherit; direction: ltr; font-family: avenir-lt-w01_35-light1475496, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 1.5; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-line;">
<i>E fin dall’inizio ebbi un insperato successo, tanto che dovetti chiedere subito un ampliamento degli spazi del laboratorio di via Nizza in centro storico.
<span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Così con tanto impegno, tanta determinazione, creatività e certezza di soddisfare sempre il cliente, primo obiettivo aziendale, iniziò il lungo cammino di Applitenda.</span>
<span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Nell’anno 1990 </span>l’azienda aveva bisogno di molto più spazio, il lavoro era aumentato in modo
esponenziale e in seguito alla limitazione del traffico automobilistico del centro storico, fu presa la decisione di <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">trasferire l’azienda</span> nella <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">zona industriale di Verona in</span></i></div>
<div class="XzvDs _208Ie tFDi5 blog-post-text-font blog-post-text-color _2QAo- _1iXso _7G6-i tFDi5 public-DraftStyleDefault-block-depth0 public-DraftStyleDefault-ltr" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: inherit; direction: ltr; font-family: avenir-lt-w01_35-light1475496, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 1.5; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-line;">
<i><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Viale delle Nazioni n.2a.</span>
Nel corso degli anni è diventata un’azienda la cui filosofia imprenditoriale è sempre stata rivolta al futuro, attraverso un <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">costante aggiornamento stilistico e tecnologico</span>, oltre alla continua ricerca della qualità totale . Grazie alla sua flessibilità produttiva e capacità di <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">anticipare i gusti del cliente</span>.
Applitenda è in grado di fornire soluzioni valide e attuali sia sul piano estetico che su quello tecnico.
<span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La voglia di fare e di progredire è sempre la stessa fin dal primo giorno.</span>
<span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Sono trascorsi 50 anni dal quel 10 maggio 1970.</span>
<span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ora sono i miei figli</span>, e ne sono orgoglioso, che <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">portano avanti con impegno e passione</span> questo nobilissimo <span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">lavoro che ha dato tante soddisfazioni</span>.
Il mio augurio è che possano ancora continuare per molti anni e magari passare le consegne a qualche loro figlio.
<span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 700; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tanti auguri ! E Buon 50° Applitenda"</span><span style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px; border: 0px; box-sizing: inherit; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">   </span></i><span style="background-color: initial; font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant-caps: inherit; font-variant-ligatures: inherit; font-weight: 700; white-space: pre-wrap;">Angelo</span> </div>
<div class="XzvDs _208Ie tFDi5 blog-post-text-font blog-post-text-color _2QAo- _1iXso _7G6-i tFDi5 public-DraftStyleDefault-block-depth0 public-DraftStyleDefault-ltr" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: inherit; direction: ltr; font-family: avenir-lt-w01_35-light1475496, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 1.5; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-line;">
<br /></div>
<div class="XzvDs _208Ie tFDi5 blog-post-text-font blog-post-text-color _2QAo- _1iXso _7G6-i tFDi5 public-DraftStyleDefault-block-depth0 public-DraftStyleDefault-ltr" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: inherit; direction: ltr; font-family: avenir-lt-w01_35-light1475496, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 1.5; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-line;">
Contatto Stampa</div>
<div class="XzvDs _208Ie tFDi5 blog-post-text-font blog-post-text-color _2QAo- _1iXso _7G6-i tFDi5 public-DraftStyleDefault-block-depth0 public-DraftStyleDefault-ltr" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: inherit; direction: ltr; font-family: avenir-lt-w01_35-light1475496, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 1.5; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-line;">
Dott.ssa Rossella Biondani</div>
<div class="XzvDs _208Ie tFDi5 blog-post-text-font blog-post-text-color _2QAo- _1iXso _7G6-i tFDi5 public-DraftStyleDefault-block-depth0 public-DraftStyleDefault-ltr" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: inherit; direction: ltr; font-family: avenir-lt-w01_35-light1475496, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 1.5; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-line;">
C/O Applitenda S.n.c.</div>
<div class="XzvDs _208Ie tFDi5 blog-post-text-font blog-post-text-color _2QAo- _1iXso _7G6-i tFDi5 public-DraftStyleDefault-block-depth0 public-DraftStyleDefault-ltr" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: inherit; direction: ltr; font-family: avenir-lt-w01_35-light1475496, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 1.5; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-line;">
Viale delle Nazioni 2/a</div>
<div class="XzvDs _208Ie tFDi5 blog-post-text-font blog-post-text-color _2QAo- _1iXso _7G6-i tFDi5 public-DraftStyleDefault-block-depth0 public-DraftStyleDefault-ltr" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: inherit; direction: ltr; font-family: avenir-lt-w01_35-light1475496, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 1.5; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-line;">
Verona</div>
<div class="XzvDs _208Ie tFDi5 blog-post-text-font blog-post-text-color _2QAo- _1iXso _7G6-i tFDi5 public-DraftStyleDefault-block-depth0 public-DraftStyleDefault-ltr" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0); background: 0px 0px rgb(255, 255, 255); border: 0px; box-sizing: inherit; direction: ltr; font-family: avenir-lt-w01_35-light1475496, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: 1.5; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline; white-space: pre-line;">
info@applitenda.it</div>

Intervista ad Angelo Bortignon fondatore di Applitenda - Tende da Sole e da Interno a Verona

Le parole di Angelo Bortignon, fondatore di Applitenda , Verona. Applitenda, dal 1970 sulle Finestre e Balconi di Verona " N...

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Roberto Casula: la carriera in Eni

<em><strong>Dopo gli studi in Ingegneria Mineraria e la prima esperienza professionale in Agip, <a href="https://www.greengoenergy.eu/tag/roberto-casula/" title="Roberto Casula, greengoenergy">Roberto Casula</a> avvia un percorso che lo porta a ricoprire incarichi di crescente responsabilità all'interno del Gruppo Eni. </strong></em><br />
<a href="https://www.greengoenergy.eu/tag/roberto-casula/" title="Roberto Casula: greengoenergy"><img alt="Roberto Casula" src="http://www.greengoenergy.eu/wp-content/uploads/2018/04/roberto-casula--200x300.jpg" width="120" /></a><br />
<h2>
I primi incarichi professionali di Roberto Casula nel settore energetico</h2>
Nato a Cagliari nel 1962, <strong>Roberto Casula</strong> completa il suo percorso formativo laureandosi nel 1988 in Ingegneria Mineraria presso l'Università di Cagliari. In seguito, avvia la carriera professionale nel comparto degli idrocarburi, presso Agip S.p.A. Qui è impiegato fino al 1991 in qualità di Reservoir Engineer: tale ruolo lo vede inizialmente operativo nelle prove di produzione e nell'acquisizione dati sui pozzi. In un secondo momento si concentra invece sui lavori di reservoir modelling, concernenti la supervisione della modellizzazione numerica del comportamento dinamico dei giacimenti petroliferi. Nel 1992 si trasferisce nella società controllata del Gruppo Agip Angola Ltd a Luanda, nell'Africa Centro-Occidentale. Qui ha il compito di gestire le operazioni di mantenimento e sviluppo. Nel 1997 <strong>Roberto Casula</strong> ritorna in Italia, questa volta come Development and Production Coordinator, con il compito di coordinare le operazioni in tutte le nazioni dell'Africa Occidentale e dell'Asia Centrale in cui è presente Eni.<br />
<h2>
Le iniziative di Roberto Casula in Eni</h2>
Nel 2000 <strong><a href="https://www.greengoenergy.eu/tag/roberto-casula/" title="Roberto Casula, profilo greengoenergy">Roberto Casula</a></strong> comincia il suo percorso di crescita professionale all'interno del Gruppo Eni, all'inizio in qualità di Responsabile dei Servizi Tecnici di progetto in Iran, e in un secondo momento come Dirigente e Project Director delle fasi 4 e 5 del piano Giant South Pars Gas. Svolge diversi sopralluoghi di progetto in loco, ragione per cui torna ad abitare a Teheran, in Iran. Rientrato in Italia nel 2004, riparte alla volta di Tripoli, in Libia. Qui è prima Managing Director per il Nord Africa e successivamente Senior Vice President della Regione Sub-Sahariana. Nel luglio 2014, <strong>Roberto Casula</strong> viene nominato Chief Development Operations & Technology Officer, ruolo che lo porta ad interfacciarsi in prima persona con l'AD di Eni per quanto riguarda i compiti tecnici, operativi, progettuali e di ricerca e sviluppo. In questo periodo, il manager è attivo in prima linea nella salvaguardia di accesso ai Paesi in via di sviluppo alle risorse energetiche disponibili, evitando per quanto possibile conseguenze negative per economia e ambiente.

Roberto Casula: la carriera in Eni

Dopo gli studi in Ingegneria Mineraria e la prima esperienza professionale in Agip, Roberto Casula avvia un percorso che lo porta a ricopri...

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Riva Acciaio, la divisione italiana del Gruppo siderurgico

<em><strong><a href="http://www.webbrand.it/Riva-Acciaio/" title="Riva Acciaio - webbrand">Riva Acciaio</a> è stata fondata dai fratelli Riva nel decennio successivo alla Seconda Guerra Mondiale: nata come società di raccolta e vendita di rottami ferrosi, oggi è un'eccellenza riconosciuta a livello internazionale.</strong></em><br />
<a href="http://www.webbrand.it/Riva-Acciaio/" title="Riva Acciaio: webbrand"><img alt="Riva Acciaio" height="46" src="http://www.webbrand.it/images/comprofiler/0_5e720762248d8.png" width="131" /></a><br />
<h2>
Le origini di Riva Acciaio</h2>
Storica realtà attiva nel settore della siderurgia, <strong>Riva Acciaio</strong> è la divisione italiana controllata dalla capogruppo Riva Forni Elettrici. Il primo stabilimento produttivo dell'azienda nasce nel 1957 a Caronno Pertusella, in provincia di Varese: grazie all'installazione di un forno elettrico ad arco con una capacità di 25 tonnellate per colata, la fabbrica arriva a produrre già dopo pochi anni circa 190 mila tonnellate. Il 1964 è l'anno in cui la società decide di adottare, grazie alla collaborazione con il Gruppo Danieli, un impianto a colata continua. La nuova tecnologia si dimostra fin da subito un investimento vincente, tale da spingere ulteriormente il processo di espansione dell'azienda sia a livello nazionale che estero. Dalla metà degli anni '60 a oggi gli stabilimenti in Italia sono infatti aumentati a 5, con l'aggiunta di quelli di Lesegno, Sellero, Malegno e Cerveno in Valle Camonica. Con all'incirca mille dipendenti, <strong>Riva Acciaio</strong> è diventata la prima azienda di siderurgia in Italia e tra i principali operatori in Europa.<br />
<h2>
Gestione qualità e sicurezza: i pilastri di Riva Acciaio</h2>
Il successo di <strong><a href="http://www.webbrand.it/Riva-Acciaio/" title="Riva Acciaio, webbrand">Riva Acciaio</a></strong> è strettamente collegato alla ricerca e allo sviluppo di nuove tecnologie, come testimonia il laboratorio nato negli anni '90 nello stabilimento di Lesegno. Un vero e proprio Centro di Ricerca con all'attivo collaborazioni con realtà come il Politecnico di Milano e diverse altre importanti università italiane. Uno degli obiettivi dell'azienda è infatti quello di sviluppare prodotti sempre più all'avanguardia. Per raggiungerlo tutti gli stabilimenti adottano un Sistema di Gestione per la Qualità nel rispetto delle norme UNI EN ISO 9001 e IATF 16949. Ma la qualità va di pari passo con la sicurezza e la tutela dell'ambiente. Oltre ad essere soggetti alle norme degli standard UNI EN ISO 14001 e BS OHSAS 18001, tutti gli impianti produttivi di <strong>Riva Acciaio</strong> adottano le Migliori Tecniche Disponibili (MTD o BAT). Infine, gli stabilimenti di Lesegno, Caronno, Cerveno e Sellero sono in possesso dell'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), mentre quello di Malegno dell'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA).

Riva Acciaio, la divisione italiana del Gruppo siderurgico

Riva Acciaio è stata fondata dai fratelli Riva nel decennio successivo alla Seconda Guerra Mondiale: nata come società di raccolta e vendit...

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Enel, Francesco Starace nella European Alliance for a Green Recovery: focus sull’iniziativa

<em><strong>Enel, <a href="https://www.blitzquotidiano.it/energia/coronavirus-starace-enel-3174399/" title="Francesco Starace, AD Enel, nell'european alliance for a green recovery">Francesco Starace nella European Alliance for a Green Recovery</a>: è l'unico AD italiano a firmare l'appello per una "ripresa verde" dell'economia europea nel post-emergenza Coronavirus.</strong> </em><br />
<a href="https://www.blitzquotidiano.it/energia/coronavirus-starace-enel-3174399/" title="Francesco Starace firma alleanza ue green"><img alt="Francesco Starace, AD Enel" src="https://static.blitzquotidiano.it/wp/wp-content/uploads/2020/04/starace-enel.jpg" width="120" /></a><br />
<h2>
Coronavirus, alleanza UE: l'AD di Enel Francesco Starace firma per una ripresa green dell'economia</h2>
Fare del Green Deal europeo "la strategia di rilancio" per uscire dall'emergenza Coronavirus: <strong>Francesco Starace</strong> è l'unico Amministratore Delegato italiano ad aver sottoscritto la European Alliance for a Green Recovery. Nata su iniziativa di Pascal Canfin, Presidente della Commissione per l'ambiente del Parlamento europeo, coinvolge 180 personalità di rilievo del mondo politico e imprenditoriale provenienti da 17 Paesi UE. L'appello, al quale hanno aderito leader politici, europarlamentari di diversi gruppi politici, dirigenti d'azienda ed esponenti di sindacati, ONG e gruppi di riflessione, nasce con un obiettivo ben preciso: invitare a sostenere una strategia economica che preveda <em>"investimenti green"</em> e piani di rilancio funzionali anche alla lotta contro il cambiamento climatico e a incentivare la biodiversità. Dei 37 manager d'azienda che ne fanno parte l'unico italiano è l'AD e DG di Enel <strong>Francesco Starace</strong>. I membri dell'Alleanza, come riporta una nota, <em>"si sono impegnati a lavorare insieme per creare, supportare e implementare soluzioni per preparare le nostre economie per il mondo di domani"</em>.<br />
<h2>
Francesco Starace: il Green Deal è una grande opportunità, pronti ad accelerare sulle rinnovabili</h2>
In merito al post-emergenza e alla ripresa economica, l'AD di Enel <strong><a href="https://www.blitzquotidiano.it/energia/coronavirus-starace-enel-3174399/" title="Francesco Starace: alleanza UE Green Deal">Francesco Starace</a></strong> si era già espresso in un'intervista rilasciata ad "Avvenire" lo scorso 5 aprile. <em>"Per molti governi ed economie il rilancio passerà proprio dal rinnovo in chiave ecologica dell'infrastruttura dell'energia"</em> aveva sottolineato l'AD, rispondendo a una domanda sulle conseguenze economiche legate all'epidemia e in particolare al crollo delle quotazioni del petrolio: <em>"In Europa abbiamo il Green Deal che è una grande opportunità"</em>. Un percorso che Enel ha intrapreso da tempo, come sottolineato da <strong>Francesco Starace</strong>, e su cui ora intende accelerare <em>"perché le rinnovabili sono sempre più competitive"</em>. Parole che si rispecchiano nella European Alliance for a Green Recovery e nel documento sottoscritto: i membri dell'Alleanza infatti <em>"condividono la convinzione che la ripresa economica arriverà solo con ingenti investimenti e con la creazione di posti di lavoro"</em>. Sarà necessario quindi <em>"supportare tutte le aziende, Paesi e settori che hanno sofferto dallo stop improvviso dell'economa"</em>.

Enel, Francesco Starace nella European Alliance for a Green Recovery: focus sull’iniziativa

Enel, Francesco Starace nella European Alliance for a Green Recovery : è l'unico AD italiano a firmare l'appello per una "ripre...

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Gli incarichi e le competenze del dirigente di Enel Claudio Machetti

<em><strong>La carriera di <a href="https://www.executivemanager.it/Claudio-Machetti/" title="Claudio Machetti, executive manager">Claudio Machetti</a> in Enel inizia nei primi mesi del 2000: da allora il manager ha svolto incarichi dirigenziali di crescente importanza, fino ad arrivare alla guida della Global Trading Business Line, ruolo che ricopre dal 2014. </strong></em><br />
<a href="https://www.executivemanager.it/Claudio-Machetti/" title="Claudio Machetti: executive manager"><img alt="Claudio Machetti" src="https://www.executivemanager.it/images/comprofiler/0_5abbca3e5fde7.jpg" width="120" /></a><br />
<h2>
Claudio Machetti: formazione e primi incarichi professionali </h2>
Originario di Roma, classe 1958, <strong>Claudio Machetti</strong> è l'attuale Direttore della Global Trading Business Line di Enel. Laureato in Scienze Statistiche presso l'Università La Sapienza, avvia il suo percorso professionale nel 1983 in Banco di Roma in qualità di impiegato presso la filiale di Milano. Dopo il suo passaggio alla Direzione Centrale di Roma, si occupa di valutare la situazione creditizia di importanti gruppi industriali italiani. Tale esperienza da analista finanziario lo porta a specializzarsi nel comparto equity, diventando funzionario della Direzione Finanziaria, ufficio Analisi Finanziarie. Viene promosso Responsabile del nucleo Analisti Finanziari nel 1990. <strong>Claudio Machetti</strong> entra anni dopo in Ferrovie dello Stato, guidando l'Unità Mercati Finanziari. Nel 1996 gli viene invece affidata la Direzione Finanza Operativa. È al contempo Amministratore Delegato di Fercredit, società finanziaria che ha contribuisce a fondare. L'ingresso nel Gruppo Enel avviene nel marzo del 2000. <br />
<h2>
Claudio Machetti: la carriera in Enel </h2>
<strong><a href="https://www.executivemanager.it/Claudio-Machetti/" title="Claudio Machetti, profilo executive manager">Claudio Machetti</a></strong> ha ricoperto il ruolo di Responsabile dell'Area Finanza e, allo stesso tempo, ha collaborato alla nascita di Enelfactor, che guida in qualità di Amministratore Delegato. È stato inoltre Presidente di Fondenel, fondo pensione integrativo per i dirigenti Enel, nonché di Fopen, fondo pensione per operai, impiegati e quadri del Gruppo. Nel 2005 gli viene affidato l'incarico di Direttore Finanziario, a diretto riporto dell'AD. È inoltre impegnato nei board di diverse consociate quali Endesa, Terna e Wind Telecomunicazioni. Nel 2009 diventa Direttore della Direzione Risk Management di Enel, mentre a metà 2014 è chiamato a dirigere la neonata Direzione Global Trading. La Business Line lo vede in prima linea nella gestione del sourcing di carbone, gas e olio combustibile e per quanto riguarda l'operatività dei mercati all'ingrosso di gas ed energia elettrica nei Paesi in cui Enel è attiva. <strong>Claudio Machetti</strong> è inoltre Presidente e successivamente Amministratore Unico di Enel Global Trading S.p.A., il veicolo societario italiano legato alla Business Line Global Trading.

Gli incarichi e le competenze del dirigente di Enel Claudio Machetti

La carriera di Claudio Machetti in Enel inizia nei primi mesi del 2000: da allora il manager ha svolto incarichi dirigenziali di crescente ...

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Coronavirus, Anna La Rosa: “Rischio disinformazione molto elevato”

<em><strong>Attualmente <a href="https://www.annalarosa.eu/" title="Anna La Rosa, sito">Anna La Rosa</a> è Managing Director di yourNEXT, società di comunicazione strategica e istituzionale di YOURgroup: l'ex conduttrice di "TeleCamere", è membro della Fondazione "Cure Focus Research Alliance" e responsabile dell'informazione per l'Italia.</strong></em><br />
<a href="https://www.annalarosa.eu/" title="Anna La Rosa: sito"><img alt="Anna La Rosa, giornalista" src="https://www.annalarosa.eu/wp-content/uploads/2020/01/anna-la-rosa-3-960x540.jpg" width="120" /></a><br />
<h2>
Saper comunicare: l'analisi di Anna La Rosa</h2>
In un momento storico come quello attuale le modalità di diffusione di notizie e informazioni sono più che mai cruciali. L'emergenza sanitaria scoppiata a livello mondiale è un evento di portata storica e come tale è stato fin da subito oggetto di diverse interpretazioni, fake news ed errori, causati anche dalla scarsa conoscenza del virus. In un editoriale pubblicato su "La Discussione", <strong>Anna La Rosa</strong> ha denunciato il pericolo grave che l'Italia corre per via di una comunicazione poco adeguata. La divulgazione medico-scientifica è un settore nel quale i pericoli sono maggiori: una notizia falsa o un'informazione scorretta, spiega la giornalista, possono <em>"mettere a repentaglio vite umane"</em>. È il motivo per cui è fondamentale agire con estrema attenzione: le Istituzioni e gli esperti devono informare in maniera chiara, meglio se coadiuvati da professionisti della comunicazione. L'Italia ha dimostrato diverse difficoltà, tanto da inizialmente essere considerato il Paese europeo responsabile della diffusione del contagio dalla maggior parte della stampa internazionale: <em>"Purtroppo non stiamo comunicando bene come Paese. Abbiamo tutte le risorse necessarie per uscire da questo cono d'ombra nel quale siamo finiti</em> - scrive <strong>Anna La Rosa</strong> - <em>e cominciare ad evidenziare quanto di positivo è stato fatto sul fronte della ricerca e della prevenzione"</em>.<br />
<h2>
Comunicazione scientifica: le esperienze di Anna La Rosa</h2>
Volto noto della televisione italiana, <strong><a href="https://www.annalarosa.eu/" title="sito ufficiale anna la rosa">Anna La Rosa</a></strong> ha collaborato con la RAI per oltre vent'anni. Giornalista di origini calabresi e laureata in Filosofia e Pedagogia, ha raggiunto l'apice del successo grazie alla trasmissione "TeleCamere", uno dei primi rotocalchi d'informazione politico-economica del Paese. È stata autrice e conduttrice, direttore di Rai Parlamento e promotrice del talk show "Alice Nel Paese delle Meraviglie". Grazie alle esperienze in Rai è diventata una professionista della comunicazione istituzionale, lavorando anche come docente di Giornalismo Televisivo presso l'Università Luiss Guido Carli. È stata, inoltre, l'ideatrice di "TeleCamere Salute", il primo programma televisivo a portare in diretta operazioni chirurgiche. Ma <strong>Anna La Rosa</strong> è anche professore associato di Comunicazione Scientifica e Biomedica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università La Sapienza. Infine, collabora con la rivista scientifica statunitense "CellR4", giornale ufficiale dell'associazione The Cure Alliance, impegnata nella ricerca contro le malattie che colpiscono l'umanità.

Coronavirus, Anna La Rosa: “Rischio disinformazione molto elevato”

Attualmente Anna La Rosa è Managing Director di yourNEXT, società di comunicazione strategica e istituzionale di YOURgroup: l'ex condut...

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[Urgente!] Il tempo vola così in fretta. Stai bene

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https://tenconsnightemp1950.blogspot.com/ Un abbraccio,Francesca Ross

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ASPI: la storia di Roberto Tomasi

<em><strong>Il profilo di <a href="http://www.roberto-tomasi.it/" title="Roberto Tomasi, sito">Roberto Tomasi</a>: AD di Autostrade per l'Italia, vanta competenze sia in ambito operations che di direzione tecnica, sviluppate in seguito alle numerose esperienze formative e professionali.</strong></em><br />
<a href="http://www.roberto-tomasi.it/" title="sito ufficiale Roberto Tomasi"><img alt="Roberto Tomasi" src="https://roberto-tomasi.it/wp-content/uploads/2020/02/Tomasi_014-scaled-1.jpg" width="120" /></a><br />
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Roberto Tomasi: formazione e primi incarichi professionali</h2>
Nato nel 1967 a Merano, in provincia di Bolzano, <strong>Roberto Tomasi</strong> si iscrive alla facoltà di Ingegneria Meccanica dell'Università di Padova. Dopo essersi laureato, completa la sua formazione con un master in Finance e Project Control presso la SDA Bocconi di Milano. Fondamentali anche due esperienze all'estero: l'Executive Program organizzato dalla Harvard Business School di Boston e l'International Executive Program all' INSEAD, in Francia. L'iter professionale ha inizio nell'esercito: in principio entra nella divisione mezzi militari presso l'IVECO di Bolzano, per poi approdare alla FIAT AVIO, dove si occupa di impianti di energia elettrica in contesti internazionali. È il 1996 quando il Gruppo Enel lo nomina Direttore delle Unità di Business delle Centrali di produzione di energia elettrica in Liguria: durante il primo dei numerosi incarichi per il Gruppo, <strong>Roberto Tomasi</strong> gestisce un piano di ambientalizzazione, oltre a sviluppare "Spezia 2000", progetto nato con l'obiettivo di migliorare l'organizzazione dei siti.<br />
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Roberto Tomasi: i percorsi in Enel e in Autostrade</h2>
A 5 anni dall'avvio della collaborazione, <strong><a href="http://www.roberto-tomasi.it/" title="Roberto Tomasi website">Roberto Tomasi</a></strong> diventa Responsabile dell'Area Cicli Combinati di Enel, con oltre 7.000 MW installati. Nel 2004 un ulteriore step di carriera: la nomina a Senior Vice President con il ruolo di Responsabile delle Grandi Commesse. Due anni più tardi assume la carica di Executive Vice President della Business Unit di Ingegneria, occupandosi della progettazione e realizzazione di impianti di produzione convenzionale. Nello stesso periodo è anche membro di diversi Board Director di alcune controllate Enel sia nazionali che internazionali. L'incarico lo vede gestire più di mille dipendenti in attività sparse in Russia, Spagna e Slovacchia. Conclusasi l'esperienza in Enel, nel luglio del 2015 <strong>Roberto Tomasi</strong> viene nominato Co-Direttore Generale di Autostrade per l'Italia (ASPI), dove è protagonista di un piano di investimenti che sfiora i 15 miliardi. Anche in Autostrade le sue competenze vengono riconosciute con la nomina a Direttore Generale e successivamente ad Amministratore Delegato: il manager ha impostato le linee guida del nuovo piano di trasformazione della società.

ASPI: la storia di Roberto Tomasi

Il profilo di Roberto Tomasi : AD di Autostrade per l'Italia, vanta competenze sia in ambito operations che di direzione tecnica, svilup...

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Riva Acciaio: i fondatori, le peculiarità, i traguardi raggiunti

<em><strong>Con i cinque stabilimenti di Caronno Pertusella (VA), Lesegno (CN), Sellero, Malegno e Cerveno in Valle Camonica (BS), <a href="https://www.pinterest.it/rivaacciaio/" title="Riva Acciaio, pinterest">Riva Acciaio</a> impiega oggi circa mille dipendenti. Grazie alle certificazioni ottenute e al continuo impegno nell'ambito della ricerca e sviluppo, l'azienda garantisce prodotti di alta qualità. </strong></em><br />
<a href="https://www.pinterest.it/rivaacciaio/" title="Riva Acciaio - pinterest"><img alt="Riva Acciaio" height="46" src="http://www.h2biz.net/images/Plats/20200228114044.png" width="130" /></a><br />
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Riva Acciaio, garanzia di qualità </h2>
Con oltre 60 anni di attività, <strong>Riva Acciaio</strong> si è guadagnata una posizione di leadership all'interno del panorama siderurgico italiano. Controllata dalla capogruppo Riva Forni Elettrici, conta oggi circa mille dipendenti e possiede cinque stabilimenti ubicati a Caronno Pertusella (VA), Lesegno (CN), Sellero, Malegno e Cerveno in Valle Camonica (BS). Qui la produzione interessa sia il mercato italiano che quello europeo. Certificati secondo le norme UNI EN ISO 9001, gli stabilimenti di <strong>Riva Acciaio</strong> garantiscono prodotti di qualità, innovazione ed affidabilità. L'analisi dei sistemi di gestione viene effettuata attraverso un costante e attento monitoraggio, per garantire che gli stakeholders siano sempre al centro delle politiche aziendali. Per migliorare sistematicamente le performance, gli stabilimenti sono certificati e sottoposti a verifiche di enti terzi ed indipendenti, che accertano la conformità della gestione degli impianti industriali. Gli stabilimenti di Lesegno, Caronno, Cerveno e Sellero possono operare secondo l'Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), mentre quello di Malegno secondo l'Autorizzazione Unica Ambientale (AUA). Quest'ultimo inoltre, insieme al reparto per le lavorazioni a freddo dello stabilimento di Cerveno, ha ottenuto la certificazione IATF16949 per fornire il mercato dell'auto. <br />
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Riva Acciaio: la storia</h2>
<strong><a href="https://www.pinterest.it/rivaacciaio/" title="Riva Acciaio, profilo pinterest">Riva Acciaio</a></strong> è stata fondata nel 1954 in seno al <strong>Gruppo Riva</strong>: l'intuizione vincente è opera della lungimiranza e dello spirito imprenditoriale dei fratelli Emilio e Adriano Riva, che hanno intuito con anticipo le enormi potenzialità del settore siderurgico negli anni del dopoguerra. Negli oltre 60 anni di attività ed esperienza nel comparto, <strong>Riva Acciaio</strong> è diventata un attore principale per la realizzazione di prodotti lunghi e acciai di alta qualità. Gli investimenti in ricerca e sviluppo hanno portato l'azienda ad ottenere il primato per l'adozione nei suoi impianti della colata continua, ancora non sperimentata in Italia all'epoca. Oggi possiede un laboratorio all'avanguardia che ha sviluppato importanti collaborazioni con realtà di rilievo quali l'Università di Pisa, il Politecnico di Torino e il Politecnico di Milano. Nello stabilimento di Lesegno, il centro sfrutta le più recenti tecnologie come ad esempio il simulatore termomeccanico "Gleeble 3800". È grazie a queste attività che l'azienda garantisce costante sviluppo e innovazione.

Riva Acciaio: i fondatori, le peculiarità, i traguardi raggiunti

Con i cinque stabilimenti di Caronno Pertusella (VA), Lesegno (CN), Sellero, Malegno e Cerveno in Valle Camonica (BS), Riva Acciaio impiega...

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