Giusto per intenderci: non quelle magrebine o spagnole, ma quelle calabresi!!


Sui banchi dei mercati ortofrutticoli si trovano molto facilmente, in autunno, le Clementine, ma raramente si svolge una approfondita analisi e ricerca dell’origine di questo frutto cosรฌ allettante.
In effetti, รจ solo la clementina Igp delle Piana di Sibari che ha qualitร  organolettiche particolari, un sapore unico ed inconfondibile e l’assenza di semi.

L’analogo prodotto spagnolo o magrebino, infatti, comincia ad essere commercializzato giร  da metร / fine settembre, per durare anche fino a febbraio/marzo inoltrato.
Sono perรฒ i fattori ambientali e climatici di quello spicchio di Calabria, ma forse anche la limitatezza di produzione, che ne caratterizzano tale referenza.

In genere, gli agrumi coltivati sono originari per la maggior parte da regioni tropicali. Il fatto che non hanno bisogno di basse temperature invernali e di alte temperature estive hanno riscontrato invece nella Piana di Sibari il clima ideale per un ottima produzione.
La pianta del clementine รจ considerata un ibrido occidentale, tra il mandarino e l'arancio amaro, trovando la sua origine in Algeria intorno al 1890 nel convento-orfanotrofio di Misserghin, e dedicando il suo nome al direttore Padre Clemente.

I fattori pedo climatici, che nel passato avevano trovato altrove positivitร , fanno della Piana di Sibari, l'habitat naturale delle pregiate “clementine”.

La diffusione nel comprensorio di quest'agrume ha trovato riscontro anzitutto per la naturale predisposizione dei suoi terreni, dotati d'elementi silicei, ricchi di scheletro e con un fattore ph neutro.

Anche dal punto di vista climatico esistono condizioni favorevoli, per la vicinanza dei monti e l'assenza della traiettoria dei venti, visto che il Pollino e la Sila circostanti rappresentano una naturale barriera contro alcuni dei piรน tradizionali nemici del clementino: il vento e la grandine.

Il vento รจ fra i fattori climatici piรน sfavorevoli, in grado di provocare danni anche gravi alle piante, danneggiando gli impianti, con estese defogliazione, cascola dei fiori e dei frutti. Parimenti grave risulta l'azione dei venti caldi disseccanti come lo scirocco.
Anche la grandine provoca danni diretti agli alberi ed ai frutti, con deprezzamento commerciale e maggiore incidenza dello scarto; inoltre, attraverso le ferite procurate, puรฒ aprire anche la via alla penetrazione di pericolose malattie.

Tale barriera montana incide, ovviamente, anche sulla temperatura della zona, che condiziona la possibilitร  di coltivazione degli agrumi. La fase vegetativa degli agrumi inizia quando si raggiunge, di solito all'inizio della primavera, la temperatura di circa 12-13°C; la temperatura ideale per l'attivitร  delle piante รจ compresa tra i 20e i 30°C. Il riposo invernale comincia con temperature inferiori ai 7°C, ma anche in estate si puรฒ avere il blocco della vegetazione nel caso la temperatura superi i 38°C: la differenza al freddo รจ diversa in funzione delle specie, le clementine รจ tra le cultivar piรน resistenti alle basse temperature.


Come tutti gli agrumi, la clementina possiede un alto tasso di vitamina C, anti-stanchezza: 41 mg/100g. Due clementine (circa la metร  del fabbisogno giornaliero di vitamina C) forniscono solamente 50 Kcal. Nessun rischio per la linea quindi: meglio non privarsene. Tra l’altro, offre numerosi sali minerali, dei pigmenti che proteggono il sistema cardiovascolare e aumentano la resistenza dei capillari.

La clementina รจ piรน zuccherata dell’arancia e del pompelmo poichรฉ contiene meno acido citrico.Nulla di strano quindi se la clementina รจ gradita a tutte le etร , in particolare quando si รจ molto piccoli (succhi all’inizio, a spicchi in seguito), e a maggior ragione per le sue fibre tenere facilmente digeribili.

Il problema della filiera e del costo di trasporto รจ stato notevolmente risolto, invece, da alcuni siti di
prodotti tipici calabresi, i quali hanno notevolmente accorciato il relativo iter, mediante un rapporto di intermediazione minimo: si รจ provveduto,cioรจ, a creare quasi un filo diretto produttore/consumatore mediato al minimo negli scambi, con conseguente abbattimento dei relativi costi. Tali portali, infatti, si riforniscono direttamente da agrumicoltori del luogo, giusto in proporzione ai quantitativi ordinati sulle vetrine virtuali, ed in breve tempo consegnano al consumatore finale, in quantitativi ottimali per le esigenze familiari (cassettine da 5 kg o da 18 kg). Nessun problema, poi, per la relativa conservazione del prodotto, visto che (…se l’agrume รจ veramente fresco!!) non abbisogna di conservazione in frigo, ma puรฒ comodamente esser mantenuto sul balcone di casa: tanto, le temperature del periodo lo consentono!!

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